Capitolo XXIX

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Axel teneva Furan stretta a se e lei si era stretta a lui.

Axel continuava a pensare al comportamento di Furan ma più metteva insieme i pezzi più la conclusione lo spaventava.

Quando arrivarono a casa Hirakawa ad accoglierli furono Flora con le varie domestiche.

Appena videro Furan in quello stato andarono subito chi a preparare la cena e chi a sistemare la camera da letto e la camera degli ospiti.

L'unica a rimanere davanti alla porta fu Flora che prese delicatamente per le spalle Furan e la abbracciò.

Le cantilenò una melodia che la calmò subito.

In quel momento sembrava una meravigliosa orchidea di cristallo che stava cadendo dal ripiano su cui era posta.

Appena si fu calmata del tutto sciolse l'abbraccio.

"Flora lui è Axel Blaze, un mio caro amico, vorrei fosse trattato come un ospite d'onore... Lui mi ha salvato da me stessa"

Flora annuì, probabilmente il giorno dopo Furan le avrebbe raccontato tutto quindi non fece domande.

"Axel io vado a cambiarmi, Flora mostra ad Axel la sua camera e istruisci le altre"

"Come vuole signorina, signorino Axel la prego di seguirmi"

"Furan io..."

"Axel dopo parleremo, ma ora ho bisogno di cambiarmi, verrò nella tua camera tra cinque minuti d'accordo?"

Axel sospirò.

"Non credo di avere scelta... D'accordo"

E insieme a Flora si incamminarono verso il piano superiore.

Furan li guardò salire per poi dirigersi verso la sua camera.

Percorse il lungo corridoio che si apriva su un bivio, andò verso destra e aprì la porta della sua camera.

A destra della porta si trovava un pianoforte a coda bianco e oro con vicino un violino nero e argentato, sotto di essi un tappeto nero.

Il pavimento di marmo a scacchiera era freddo come sempre, le piaceva camminare scalza sopra il marmo, la rilassava.

Davanti al pianoforte e a destra di esso vi era un enorme specchio che lo circondava da entrambi i lati.

Il letto con baldacchino bianco era posizionato al centro della parete di fondo.

Dietro al pianoforte, attaccata alla parete vi era la scrivania nera.

Alla sinistra del letto vi era una porta che conduceva all'enorme cabina armadio.

Alla sinistra della porta invece vi era una specie di piccola zona relax con televisione a muro con sotto un grande camino.

Davanti ad esso vi erano due poltroncine nere e sotto di esse un tappeto bianco.

Adorava il contrasto tra il nero e il bianco, le ricordava un po' se stessa.

Furan si diresse verso la cabina armadio.

Indossò una camicia bianca e un pantalone lungo nero.

"Non posso credere a ciò che è successo"

Si accasciò sul pavimento, aveva vissuto troppe emozioni per un solo giorno.

E poi vi era la questione di Axel.

Provava delle forte emozioni verso il ragazzo.

Quegli occhi apparentemente neri l'avevano conquistata.

I suoi lineamenti e il suo fisico l'avevano colpita fin da subito.

Ma quello che la conquistò definitivamente fu il suo carattere, quel carattere apparentemente freddo ma che alla fine era solo una maschera.

Finalmente aveva capito una cosa, una cosa che le avrebbe cambiato la vita per sempre:

Si era innamorata di Axel Blaze.

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Capitolo XXIX, spero vi piaccia, ho voluto descrivere la stanza di Furan per farvi capire un po' il suo stile.
Baci

Francis

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