Allucinazioni.

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Si girò di scatto dietro di lui, e notò la bestia.
La bestia della sera prima.
Qualche istante dopo, scomparve, lasciando una folata di aria gelida in tutta la camera, talmente pungente che Stiles ebbe i brividi.
Rimase fermo, immobile. La paura lo aveva pietrificato. Lo sguardo feroce, terrificante e bestiale di quella figura lo ghiacciò.
Deglutì lentamente, quando dietro di lui sentì un rumore fastidioso, tremendamente assordante come il vetro che viene intagliato crudamente.
Si girò di scatto verso la finestra, e diede un pugno violento contro la finestra, frantumandola in tanti grandi frammenti.
"Basta..basta..BASTA!"
Urlò furioso Stiles, non riuscendo più a sopportare tutto ciò, per poi lentamente portare lo sguardo verso le proprie mani. Cominciava a tremare.
Rabbia. Paura. Terrore. Furia.
Strinse le mani in due saldi pugni, fino a far diventare le nocche bianche.
Alzò velocemente lo sguardo verso la finestra ormai rotta, e guardò il cielo sopra di lui. Il sole era alto nel cielo, e c'erano poche nuvole, un venticello entrava nella stanza, passando tra i capelli di Stiles.

In qualche secondo, prese tutto l'occorrente, e scese le scale prendendo le chiavi che erano poggiate sul davanzale.
Uscì dirompente fuori la casa, sbattendosi violentemente la porta alle spalle.
Entrò nella sua jeep, dirigendosi successivamente verso il bosco, il grande bosco di Beacon Hills.
Parcheggiò la jeep all'entrata del bosco, e scese, calpestando il terreno fertile e creando un leggero tonfo, prendendo poi un gran respiro ad occhi chiusi, che gli riempì i polmoni. Riaprendoli però..per qualche istante i suoi occhi brillarono di...giallo.
Non accorgendosene, scavalcò con un balzo la staccionata dell'entrata del bosco, e si diresse correndo fra gli alberi, intento a trovare la bestia, con o senza l'aiuto degli altri.

Mentre correva, ebbe come la sensazione di un deja-vu'.
Si girò velocemente dietro di lui, sentendosi seguito.
"FATTI AVANTI!"
Gridò Stiles, tanto che il suo grido si fece eco fra i tronchi di migliaia di alberi, facendo volare via gli uccelli che si trovavano appolaiati sulle chiome di grandi querce.
Si fermò nell'esatto punto in cui urlò, e vide sul manto di un albero lo stesso segno che era sulla finestra della sua camera, e avvicinandosi lentamente con una mano protesa in avanti, riconobbe sempre di più il segno.
Passò la mano sopra il simbolo, ed era intagliato profondamente.
Artigli.
Artigli di un Alpha.
Pochi istanti dopo che Stiles ebbe passato la mano sul simbolo, sentì scricchiolare degli arbusti dietro di lui, e non avendo nemmeno il tempo di girarsi, tutto divenne buio.

Qualcuno lo aveva colpito ferocemente dietro la nuca, facendolo svenire.

Skinny, Defenseless, Stiles.Where stories live. Discover now