Capitolo 20

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Entrai...
Il dottore ci lasciò soli.
Era lì fermo sul quel letto,con gli occhiali sul comodino e dei fili attaccati al braccio...
Era pallido come la morte e silenzioso,quasi da far paura!
Mi avvicinai lentamente a lui,più ero vicino,più mi sentivo schiacciato dalla pressione...mi sentivo male! Vuoto,solo...
Una sedia era vicino al suo letto,una sedia di plastica rossa,una sedia molto probabilmente scomoda,ma dove io sarei rimasto fino al suo risveglio! Notte e giorno.
Avevo letto una volta che le persone in coma,sentono tutto ciò che succede intorno a loro...così mi sedetti vicino lui e gli strinsi la mano.
Era fredda come il ghiaccio.
-Ehi...Stefanino...-sussurrai.
-come stai?-la gola iniziò ad intrecciarsi
-mi manchi tanto lo sai?-le lacrime battevano per uscire
-voglio sentire la tua voce,qualche parola dolce detta solo da te!-
-Stefano ho bisogno di te!-una lacrima mi riga il viso
-mi dispiace davvero tanto di averti fatto soffrire...-un altra lacrima.
-per un anno intero ti ho tagliato fuori dalla mia vita!-altra lacrima.
-non ho mai smesso di pensare a te! Di tutti i momenti belli,passati insieme!-alte lacrime.
-me ne pento amaramente Stefano...-blocco.
-...svegliati ti prego...-inizia a piangere più forte...non smettevo di stringere la mano di Stefano.
Il "biph" della macchina che conta i battiti,aumentò leggermente,per poi tornare stabile.
"Allora una speranza c'è!"pensai.

Passarono settimane...Sal e Giuseppe potevano iniziare a vedere Stefano,mi facevano compagnia. Io e Sal avevamo fatto pace...ma io continuavo a tenerlo d'occhio,infondo mi ha rubato in ragazzo.
Stefano non era né peggiorato né migliorato. Però,migliorato come salute,peggiorato come coma.
Giuseppe e Salvatore mi nascondevano qualcosa su Ste,ma non volevano dirmelo...
-ragazzi dai! Ditemi questa cosa importate senza troppi giri di parole!- loro si guardarono negli occhi.
-emh...non è una cosa facile!-disse Sal.
-Sascha...non credo che tu...possa reggere questa cosa!-
-R-ragazzi...-ero preoccupato.
-se Stefano non si sveglia...-i suoi occhi diventarono lucidi-dovremmo staccare tutto...e...-
-e!?-la paura stata arrivando
-e Stefano...sarà abbandonato al suo destino!-
-cosa?....-di nuovo quella sensazione di vuoto e paura! Di nuovo quella sensazione di vomito che non ti fa respirare.
-si sveglierà! Ve lo dico io!-ceraci di auto convincermi.
-Sascha...non credo che-non feci finire Giuseppe che lo aggredì.
-NO! Si sveglierà dategli tempo!-
-ma Sascha è più di un mese che è sdraiato su quel letto!-ribatté Salvatore
Iniziammo una discussione per chi aveva ragione o no.

Pov.Stefano
Sentivo delle voci,ma non riuscivo a muovermi. Sentivo tante parole confuse ed urlare...qualcuno stava discutendo di qualcosa!
Provai a parlare...provai a muovere anche un solo dito,ma niente!
Ad un tratto un cartello molto rovinato ed impolverato. Due scritte quasi illeggibili...
Life or Dead
La strada indicata dalla parola "Life" era buia e tetra...portava angoscia e pressione!
Invece,l'altra strada "Dead",era luminosa e accogliente! Portava felicità e leggerezza...
Potevo scegliere,la strada si divideva in due.
"Life or Dead?
Life or Dead?"pensai e ripensai...
"Life" c'erano tante persone a cui volevo bene! Che mi volevano bene.
"Dead" nessuna preoccupazione,tutto quello che volevo...nessun peso nessun problema! Niente...
Iniziai ad avvicinarmi al cartello. Metà del mio corpo si sentiva benissimo,invece l'altra morire dentro.
Presi coraggio ed andai in una strada...

Pov.Sascha
Io e gli altri continuano a discutere,quando il "biph" della macchinetta inizió ad umetterà notevolmente!
Giuseppe chiamò un dottore. Che da uno ne diventarono quattro!
Ci buttarono fuori dalla stanza,sentivo i brusio dei dottori...finché il silenzio. Accompagnato da un rumore costante...
Costante ed omogeneo...
Il cuore di Stefano non batteva più!

Pov.Giuseppe
La preoccupazione saliva!
Stefano stava morendo...
Sascha iniziò ad avere delle crisi.
-no! No! Fatemi entrare adesso!-
Lo presi dal braccio tirandolo.
-no Sascha,fai fare tutto ai dottori!-dissi
-no! Voglio vederlo....ora!-
Si buttò a terra in ginocchio ed iniziò a piangere.
Salvatore non disse neanche una parola.
-Sal,Sal almeno tu!-cercai di svegliarlo dai suoi pensieri,ma niente,era paralizzato.
Tra i pianti e i lamenti di Sascha ceraci di svegliare Salvatore.
-Sal sveglia! Mi stai facendo preoccupare!-lo presi per la breccia iniziando a strattonarlo.
Continuava a fissare il vuoto senza neanche spostare lo sguardo,finché non lo abbracciai! Più forte che potevo...
Era una bellissima sensazione averlo così vicino,sentite il suo battito,sentire il suo respiro.
Dopo poco ricambio l'abbraccio iniziando a piangere e stritolarmi la maglietta.
Dopo una mezz'ora uscì un dottore,con i il camice e il guanti sporchi di sangue...tolse la mascherina e la mise in tasca per poi iniziare a parlare.
Io Sascha e Salvatore diventammo pallidi come la morte. Sentii addirittura il cuore si Sascha frantumarsi in mille pezzi come un semplice bicchiere.
La mano di Sal,saldamente stretta alla mina,iniziò a diventare sempre più fredda...
"Stefano non se le era cavata? No! Non è possibile..."pensai.
Cercai di auto convincermi,ma l'aspetto del dottore non aiutava...fu proprio quest'ultimo ad interrompermi dai miei pensieri.
-il paziente,ha avuto un arresto cardiaco...abbiamo provato con il defibrillatore(?),con puntute,ecc...
Le ferite si sono aperte a causa delle scosse. È messo davvero molto male...-
-ma almeno si è svegliato?-disse Sascha con tono da qualcuno che aveva appena visto un morto.
-la buona notizia è che si é svegliato!-disse il dottore sospirando.
Da tutti e tre parti una piccola scintilla di speranza! Gli occhi di Sascha ripresero quella felicità che non vedevo da tanto tempo...
Sentivo la mano di Sal stringermi come non mai.
Il cuore mi batteva forte,e delle strane sensazioni mia provate prima mi stavano colpendo.
-la cattiva notizia è che ha molte parti del corpo rotte e fratturate,per fortuna nessun problema cerebrale!-
Mi sentivo sia sollevato che preoccupato!

Pov. Sascha
Rientrammo.
Sul letto c'era Stefano che si stropicciava gli occhi di continuo,facendo alzare più volte gli occhiali.
Ancora tanti fili erano attaccati al suo corpo...
Mi avvicinai lentamente,finché la sua voce mi pietrificò.
-ciao! Chi sei tu?-

•||You Are My Dreams||•Where stories live. Discover now