11.

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La serata è passata velocemente e ci siamo molto divertiti.

Marie Anne è una persona dolcissima e molto simpatica, ho avuto modo di capire che è innamorata cotta di Daniel e viceversa.

Ciò mi fa sorridere perché Daniel è sempre stato il solito ragazzo playboy che non riusciva ad avere una relazione se non per una settimana ed ora vederlo così, mi rende veramente felice.

Ci ha raccontato anche che a sedici anni si è trasferita qui dalla Francia ed ha detto che è stato molto difficile ma trovare mio fratello ora, è la cosa più bella che le sia capitata. Abbiamo la stessa età ed anche lei ha frequentato, non appena è arrivata qui, il mio stesso liceo.

Strano non averla mai vista.
Alla fine lei e mio fratello si amano molto e se Daniel se la fa scappare, è proprio un cretino.

Dopo aver pulito i piatti, spazzato a terra, Owen ha lavato i bambini ed ora siamo a letto pronti per dormire.

«Simpatica la musa di tuo fratello», dice Owen interrompendo la mia lettura.

Annuisco sorridendo. Si avvicina a me lentamente e si fionda addosso a me.

Lascio uscire dalla mia bocca un gridolino di dolore ed inizio a ridere.
Owen ha praticamente affondato la sua faccia nel mio seno e mi stringe per i fianchi, sento il suo respiro caldo sul petto e subito la pelle si accappona.

Poso il libro che sto leggendo ed inizio ad accarezzargli i capelli.

Ora lo addormenti proprio Hannah, mi rimprovera la mia vocina ed ha ragione. Ad Owen quando gli massaggio i capelli, si addormenta sempre.

Qualcosa fa interrompere la mia azione perché delle lacrime scivolano sul mio seno.

Alzo il capo di Owen e noto che sta piangendo, fa un verso di disapprovazione e affonda di nuovo il viso bagnato nel mio seno.

Perché piangi amore mio?

«Amore..», sussurro continuando ad accarezzargli dolcemente i capelli.

«Mmh?», mormora stringendomi ancora di più a se. Sorrido per quel suo gesto e Dio, quanto lo amo.

«Perché piangi?», domando. Lui fa su col naso non rispondendomi, ed io gli rifaccio la domanda.

Alza una mano verso il mio seno ed inizia a sbottonare la mia camicia da notte ma lo fermo.

«Prima mi dici cosa ti affligge e poi continui», sussurro ridacchiando.

Sbuffa e si alza dal mio petto ritornando al suo lato, si strofina gli occhi continuando a guardare il muro.

Mi avvicino a lui appoggiando la testa sul suo petto nudo e glielo accarezzo.
«Perché piangevi amore?», domando di nuovo.

«Non lo so, piccola. È tutto così strano, Sasha è viva dannazione», al sentire il suo nome storco il naso e mi allontano dal suo petto ma Owen mi riavvicina a se.

«Non che mi importi, ma la cosa che mi fa incazzare è che mi abbiano mentito per tutti questi anni», continua accarezzandomi il braccio. «Eppure Dio, sono anche contento che l'abbiano fatto, ora starei sprecando la mia vita con una morta di peni invece che con l'amore della mia vita», termina ed io scoppio a ridere per il modo in cui ha definito Sasha.

Restart 2.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora