• CAPITOLO 6

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Passo il dorso della mano sulla fronte sudata, poi sbuffo

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Passo il dorso della mano sulla fronte sudata, poi sbuffo.
Ho pulito casa da cima a fondo: letto cambiato, cucina e bagno lavati, pavimenti puliti e della polvere non c'è più traccia.
L'unico tanfo lo sento venire dalla figura sinuosa e alta che vedo allo specchio, così per evitare di divenire la pecora nera della casa e di disgustarmi da sola vado a lavarmi anch'io.

Decido di fare una doccia veloce, avendo lavato i capelli la sera prima.
Apro l'acqua ed attendo che diventi tiepida mentre mi spoglio.
Una volta sotto il flusso rilassante chiudo gli occhi e immagino che l'acqua si porti via non solo lo sporco esteriore, ma anche quello interiore, che si porti via tutte le azioni e le scelte sbagliate che ho fatto, mio malgrado, fino ad ora.

Nonostante il suono melodico del getto d'acqua avverto dei rumori vicini, ma dando colpa alla mia fervida immaginazione non approfondisco la situazione.
Solo una volta fuori dalla doccia, dopo essermi avvolta nel mio solito telo bianco, mi accorgo della scritta sul vetro appannato dal vapore, che ha ormai soffocato la stanza.

C'è scritto: sei bellissima.

Mi copro le labbra schiuse dallo spavento per poi sbattere più volte le palpebre, incapace di credere a quello che mi si è parato dinanzi agli occhi.
Guardandomi intorno, e assicurandomi che in casa non ci sia nessuno, tocco delicatamente il vetro fragile e riflettente tracciando un piccolo tratto indistinto di fianco alla lettera s.

Non posso crederci.

Sospiro e mi affretto a cercare il cellulare fra la montagna di vestiti sporchi, gettati poco prima a terra.
Compongo il numero della polizia e avverto dell'accaduto, mi chiedono più volte se sia sicura di ciò che ho visto e per poco non chiudo la telefonata senza degnare di alcuna spiegazione l’addetto al centralino.

È possibile che perfino quando si sporge denuncia per un probabile scasso, o peggio, un probabile stalking loro perdano tempo in chiacchiere?

**

«Signora, non c'è alcun segno di scasso e la scritta è inesistente. C'è una telecamera di sicurezza all'esterno della palazzina, in modo da poter verificare?»

Scuoto la testa.
«No, niente telecamere.»

Il carabiniere unisce le mani davanti a sé, poi assume un'espressione quasi compassionevole.
«Allora mi dispiace dirle che in assenza di prove non abbiamo la possibilità di esporre denuncia. Per quanto ne sappiamo può essere stata anche lei a scrivere quelle parole sullo specchio, nonostante ai nostri occhi non si vedano.»
Prima che io possa mandarlo definitavemente a quel paese lui mi precede, scusandosi.
«Non che io pensassi questo, ovviamente. La scritta si sarà cancellata col cambio di temperatura, sicuramente.»

Chiudo gli occhi per scaricare il nervoso e con un solo gesto della mano li invito ad andare via.
I tre mi guardano confusi.

«Visto che non siete serviti a nulla preferisco avervi fuori dalle palle, grazie.»

Gladis - La Ragazza Senz'AnimaWhere stories live. Discover now