capitolo 40

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Canzoni per capitolo :

What if? - Coldplay

Si alza una leggera brezza, brividi incontrollati appaiono sulle mie braccia,gambe,spalle ma non è per il vento. I suoi capelli si scompigliano e per un istante, un lunghissimo istante oserei dire, il suo sguardo resta incollato al mio. Le mie braccia ricadono sui miei fianchi e le sue mani,chiudono in un pugno le mie. Osservo come queste sembrano esser state fatte apposta per essere intrecciate. La mia io interiore sorride, e non solo lei. Sollevo lo sguardo e quando incrocio i suoi occhi, sorride. Mi sorride e sento quasi di poter volare.

Datti una regolata mi dice la mia io. Sorrido di rimando anch'io e arrossisco leggermente.

"Andiamo, ti va?" Domanda .

"Dove?" Domando anche io curiosa.

"Ti porto in un posto,fanno dei panini enormi" dice e i suoi occhi per poco non brillano.

Sorrido e annuisco. Lo seguo in macchina. Bella storia,corsetta e poi un bel panino, davvero utile, complimentoni.

"Dove si trova questo posto?" Domando una volta che entrambi abbiamo preso posto.

"Ah in realtà ci vuole tantissimo, staremo in viaggio per almeno due ore" dice.

Ma stiamo scherzando? Due oree??

"Hai detto due ore??" Domando sconvolta. Come potrò resistere due ore sapendo che mi aspetta un bel panino e soprattutto, come faccio a resistere a quelle labbra ?

Quelle labbra?! Ma ti ascolti?! La mia io è così rigida, lei non capisce quello che provo quando Gregg è vicino a me.

Siamo la stessa cosa,Bella! Interviene di nuovo la vocina. Si già siamo la stessa cosa, ma in effetti io sono sempre in conflitto con me stessa,quindi.

"Già,due ore, come farò a sopportarti" dice sbuffando.

Cosa? Ho sentito bene? "Sopportarmi" ? La mia bocca prende la forma di una O. Mi guarda e alza le sopracciglia come per dire "che c'è?" . Chiudo le mie labbra in una linea rigida e aggrotto le sopracciglia. Poggio entrambe le mani sul grembo fissando avanti. Che razza di stronzo troglodita di ..

"Ehi, piccola stavo scherzando!" Esclama Gregg quando si gira a guardarmi. La mia bocca assume di nuovo la forma di una O.

"Sei uno stronzo!" Esclamo dandogli uno scappellotto sul petto, ridendo.

Ride anche lui e dice "non pensavo fossi così suscettibile bambolina.."

"Non lo sono infatti!" Dico , facendo finta di imbronciarmi. Se ne accorge e allora sorrido.

"Oh nono, infatti"

"Allora? Quando arriviamo?" Domando di nuovo.

"Siamo arrivati piccola" dice parcheggiando. Scendiamo e una grande insegna si para davanti.
The biggest appare scritto. Entriamo e dopo aver preso posto Gregg ordina la specialità della casa per entrambi. Il locale è in legno, sul fondo c'è un piccolo angolo bar, sugli sgabelli ci sono seduti dei signori,spero non si ubriachino. La scritta the biggest appare di nuovo sia dietro il bancone che in diversi punti del locale. Mi scuso e vado un attimo in bagno. Mi sciaquo le mani e poi le asciugo con un fazzoletto. Mi guardo al grande specchio, sono davvero così orribile?
La coda si è rovinata, ho delle occhiaie che tra poco non arrivano al mento e per di più sono vestita da vera "sciattona" . Come fa un ragazzo come Gregg, perfetto sempre ad andare dietro ad una come me?

Torno al tavolo e noto felicemente che i due panini sono già arrivati. Cavoli,sono davvero enormi. Ora capisco perché il locale si chiama the biggest.

"Tornerai qui spesso, ne sono certo" dice Gregge dopo da un morso al panino. Lo imito e me lo porto alle labbra. Mi scappa un gemito, questo panino è F-A-V-O-L-O-S-O!
Arrossisco e mi pulisco le labbra con un fazzoletto. Riprendo subito a mangiare questo panino e riesco a finirlo in meno tempo di quanto pensassi, in realtà non credevo nemmeno di riuscire a finirlo.

"Ehi Gregg, vuoi qualcos'altro?" Una rossa ovviamente tinta arriva al nostro tavolo. Indossa un grembiule nero ed è esageratamente truccata.  Ma che vuole adesso questa qui..

"Ciao Clarissa,io sto bene così, tu Bella?" Domanda Gregg e la rossa si gira verso la mia direzione. Inarca un sopracciglio ed assume un aria da superiore. Ma chi sei?! Dico io mentalmente.

"Sto bene anche io,Grazie" dico e sorrido sbeffeggiante alla rossa.

"Come volete. Gregg, per qualcunque cosa chiama" dice con un sorriso malizioso e se ne va ondeggiando i fianchi. Molti si girano a guardarla, tutti della stessa razza..
Sventolo una mano davanti al viso di Gregg.

"Chi è?" Domando.

"Un'amica" dice facendo spallucce. Annuisco e gioco con la cannuccia della mia bibita. Ci alziamo e facciamo a gara per chi deve pagare,per poco vince lui. Lo aspetto fuori dal locale, sto ancora pensando a quella li. Un'amica? So già che intente per amica..
Esce e mi affianca.

"Oh, un attimo. Entro a salutare Clarissa" dice. Una strana scossa mi fa irrigidire. Involontariamente gli prendo un braccio.

"È tardi, devo andare a casa" dico.

Patetica dice la mia io. Lo so,uffa,lo so.

Sorride. Cosa diamine c'è da ridere?

"Sei gelosa, ah?" Domanda sorridendo ancora. Gelosa?? Io?? No! È che mi da fastidio quella li..
E allora Jessica, anche lei ti da fastidio? Domanda la mia io.
Smettila ! Basta!

"No, devo solo andare a casa" dico velocemente.

"Oh si certo, come no" dice ,si dirige verso la macchina aprendomi la portiera. Tiro un respiro di sollievo mentalmente.
Si siede anche lui e mette in moto. "Meglio così,adesso che so che sei gelosa,mi piaci ancora di più" dice e sorride. Questa volta non ribatto,perché mi basta quel sorriso.

"Sbrigati" mimo con le labbra. Distoglie lo sguardo ma continua a sorridere mentre, mi riporta a casa.

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