Capitolo 8

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-Mio!-
Ci misi un attimo a capire cosa stesse succedendo.
Sgranai gli occhi ed indietreggiai fino ad arrivare fino ad un'altro muro. Nel frattempo Joshua scattò in piedi e in un secondo fu davanti a Dan. In un battito di ciglia gli strinse il collo con una mano e lo sollevò da terra. Il vampiro, per quanto non sembrasse debole, non poteva nulla, lo vidi osservare spaventato l'espressione e gli occhi assenti del suo mate. Cercando di non farmi notare, scivolai verso la porta al lato opposto della stanza, ma in quel momento non potevo essere più invisibile. La aprii silenziosamente senza guardarmi indietro, sentendo un ringhio minaccioso di Joshua. Vidi davanti a me un breve corridoio grigio, alla fine del quale c'era un arco che portava ad una stanza, forse lo studio dell'Alpha. Non c'era nessuna lampada, la luce veniva da una stretta finestra, allora socchiusa. La mia via di fuga. Potevo scappare senza guardarmi indietro, rubare una delle macchine che vedevo oltre il vetro e scappare. Trovare un nuovo branco, o una città di umani. Crearmi una vita sicura, lontana dai miei incubi. Mi girai un'ultima volta a guardare quello che stava succedendo, e seppi di non poter non intervenire.

Joshua era chino sul collo di Dan, ormai arresosi e piegato contro il muro. Lo stava per marchiare. E io sapevo, da come si era comportato prima, che il vampiro non voleva questo, sapevo che probabilmente a lui sarebbe stato riservato il destino che sarebbe altrimenti toccato a me, se non fosse stato per lo scherzo del fato. Sapevo di non poterlo lasciare così.

-Joshua!- il mio urlo fu più acuto di quanto volessi. Si girò immediatamente verso di me. In quel momento fui sono sicura di aver perso la mia possibilità. Forse saremmo stati entrambi condannati, ma non avrei potuto vivere nel rimorso di non averci provato. Vidi la sua guancia graffiata, forse era stato Dan, forse era per questo che l'Alpha aveva ringhiato. I suoi occhi tornarono di colpo lucidi, e mollò la presa sul vampiro, che ricadde a terra come una bambola di pezza. Non sapevo se fosse ferito, ma avevo problemi più grandi al momento.
Riacquistato il controllo, non sembrava importargli più di nulla del suo mate, infatti si risiedette compostamente sulla poltrona di prima.
-Scusami per questa scena Alex.- mi fece cenno di accomodarmi nuovamente ma lo ignorai, per controllare lo stato del mio rapitore. Nessuna ferita, ma era sicuramente svenuto per la mancanza d'aria, e i lividi intorno al collo sarebbero durati parecchio. Sta bene. Mi dissi, L'hai salvato in tempo.
-Temo che dovrò occuparmene dopo averti consegnata a Michael.
Lo voleva uccidere.
Il suo mate!
Lo fissai senza parole, avevo paura, ma sapevo che non potevo farmi sopraffare da essa come avevo fatto per anni.
Non sapevo perché mi importasse tanto di Dan, forse mi ricordava me. Era così impaurito davanti al suo compagno...
-Davvero?- dissi, stupendomi da sola, sicuramente più di quanto stupì lui. -Vuoi portarmi dal tuo Beta, con questo piccolo segreto prezioso?- sperai che il mio piano funzionasse, altrimenti ero fottuta. In quel momento non poteva uccidermi, Michael lo avrebbe sentito.
Mi avrebbe sentita .
Ma poteva farmi altro.
-Non dirai nulla, se tieni alla tua vita.- mi minacciò, sapendo di poter liquidare una cosa come un incidente, o come un colpo sbagliato in un mio tentativo di di fuga. Ma non sapeva una cosa.
-Uccidimi, se lo vuoi.- questa volta ero riuscita a stupirlo. Sapeva che non mentivo.
Mi dedicò uno sguardo malvagio, ed io venni sopraffatta dai ricordi dei colpi subiti. Il dolore bruciava come allora, le ferite che non si rimargineranno mai. Chiusi gli occhi e quando li riaprii vidi solo l'uomo che avevo in pugno.
-Chiedimi cosa voglio.-
-In cambio di?- bene, era disposto a trattare.
-La nostra libertà.- vidi i suoi occhi seattare su Dan, prima di posarsi nuovamente su di me. Come fa? mi chiesi È il suo mate! Come può non provare alcun rimorso?
Come il suo Beta.
Scacciai i pensieri dolorosi e tornai a fissare, cercando di risultare impassibibile, l'Alpha.
Il suo sguardo non mostrava nulla, ma intuii che stava pensando a tutte le possibili altarnative. Poi si alzò  dalla poltrona e mi si avvicinò con passo pesante mentre io mi allontanavo.
Costretta dal muro mi fermai, e abbassai lo sguardo per non incontrare quegli occhi gelidi.
-Mi sbagliavo su di te.- sussurrò quasi al mio orecchio. -Saresti una compagna perfetta per Michael.
Vorrei aver alzato lo sguardo, e avegli detto tutto quello che pensavo su di lui, il suo Beta, e tutto il suo stupido branco, ma avevo paura. Lui, più di Michael, aveva trasformato la mia vita in un inferno, alimentando la violenza del branco. Il suo disprezzo per me era di gran lunga superiore a quello degli altri membri, anche se io non gli avevo mai fatto nulla.
Ma ero debole.

-Andate! Prendi quel succhiasangue e vattene. Quando uscirete dal mio territorio me ne accorgerò, e non vi manderò nessuno alle calcagna.- disse allontanandosi fino alla porta. La aprì e rimase sull'uscio, dandoci la schiena, per lunghi secondi.
-Ma se dovessimo mai rivederci, mi prenderò la libertà di uccidervi.
Non me lo feci ripetere due volte, alzai come meglio potevo il corpo di Dan e lo appoggiai contro di me. Lo sforzo era enorme, ero già debole di mio, non sarei andata lontano così, ma dovevo uscire, allontanarmi un poco da quell'inferno, poi l'avrei cercato di svegliare.
Aperta la porta, gli occhi di Anna fissarono me, poi la figura di Dan che sorreggevo. Sicuramente non aveva sentito nulla, altrimenti non sarebbe più qui, ma lontano, al sicuro dall'Alpha. Non fece in tempo a chiedermi cosa fosse successo, né perché ero libera, che fui spinta di lato da Joshua che strinse la ragazza per un braccio per poi trascinarla dentro. Lei non si ribellò, sapeva di non poter nulla. O non intuiva il pericolo. Insensibile al destino della vampira, mi allontanai più in fretta che potevo, quasi trascinando dietro di me il corpo privo di conoscienza di Dan.

Ormai entrata nel bosco, mi girai solo un secondo, per guardare quel posto, che speravo di non rivedere più. Quel posto che era la casa dei miei incubi, quel posto dal quale tanto avevo sognato di fuggire. E notai, sulla finestra di quel corridoio, prima lucida, uno schizzo di sangue. Mi rigirai e continuai la mia avanzata verso la libertà.

Annie's Corner ~~~~
Ciao. Credo che sul capitolo non ci sia nulla da dire, oltre che mi scuso di nuovo per l'attesa, soprattutto se dopo quasi un mese riesco a tirare fuori solo questo. Ma questo capitolo è stato scritto in realtà in due giorni, quindi RECORD!
Then, sorry per la brevità,(e per la noia!) ma mi serviva che finisse così.
Prometto un'altro aggiornamento solo tra un mese, anche perché a questo punto finisce la parte che era ben chiara nella mia mente, e arrivano i buchi da riempire tra gli avvenimenti di cui sono certa. Quindi, pazientate, e verrete ricompensati. Alla prossima,
Annie☆Black

P.S. Vi volevo chiedere, quanto vi piacerebbe da 1 a 10 che io dessi un volto ad Alex e Dan, forse anche a Michael? Lo so che alla fine ognuno si immagina le scene come gli pare, ma magari alcuni potrebbero pensarle come le penso io.

Wolves - The Black Thread [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora