Capitolo 6

234 20 4
                                    

      
Ethan e Tom si stavano già guardando in cagnesco di prima mattina nelle loro camicie a scacchi, tutto questo perché alla prima ora avevano matematica e da un anno a quella parte la professoressa Templeton non faceva altro che interrogare il maggiore un giorno sì e l'altro pure. Ethan e la matematica erano due cose diametralmente opposte al contrario di Tom che tra i numeri si muoveva come sul campo da football, più tentava di capirci qualcosa più lettere e numeri sembravano confondersi tra loro, proprio per questo il minore stava cercando di far capire al fratello l'ultimo argomento, ma a quanto pareva non era esattamente il miglior modo per approcciarsi a lui di prima mattina.

-Okay, okay. Tom basta, mi stai confondendo ancora di più.-
Ethan muovendo facendo un gesto nervoso

-Non è così difficile, alla fine sono semplicemente dei meccanismi statici. Basta imparare quelli.-
Tom passandosi una mano tra i capelli per scostare la frangia dal viso

-Grazie al cazzo che è facile, sembra che tu e i numeri siate una cosa sola.-
Ethan sbottando

-Sto solo cercando di...-
Tom

-Beh, non mi aiuti.-
Ethan appoggiandosi allo schienale della sedia

-Va bene.-
Tom con un sospiro

Due minuti esatti dopo il suono della campanella della prima ora che annunciava l'inizio delle lezioni, una donna bionda sulla sessantina ma ancora di bell'aspetto, entrò nella sua aula indossando una gonna ampia azzurra che arrivava fino a metà polpaccio, un paio di sandali argentati con il tacco, una maglia bianca e una pesante collana azzurra a coronare il tutto.

-Buongiorno ragazzi.-
Professoressa Templeton salutando gli studenti con un sorriso sulle labbra cariche di rossetto

Una laconica risposta giunse dalle file di banchi.

-Che giorno è oggi?-
Professoressa Templeton

-Il 31...-
Alex dall'ultimo banco, dietro ai gemelli

-Mh, molto bene. Vediamo chi è il numero tre. No, non tu. 3+1=4 e 4+1=5. Donovan, vieni qua, tesoro.-
Professoressa Templeton allargando ancora di più il suo già gigantesco sorriso

Ethan si alzò dalla sedia e andò alla lavagna dove prima che potesse accorgersene, l'insegnante aveva già disegnato un grafico, scritto le richieste e due funzioni lineari in forma implicita.

-Risolvi.-
Professoressa Templeton porgendogli il gesso che il ragazzo prese con riluttanza

Esplicitò senza troppi problemi le due funzioni, poi le altre richieste lo lasciarono abbastanza perplesso.

In men che non si dica la donna lo stava bombardando di parole e formule per "cercare di aiutarlo" con il solo risultato di confonderlo ancora di più.

-Quindi hai capito?-
Professoressa Templeton

-No.-
Ethan

-Ma come non hai capito?! Sono dieci minuti che ti ripeto la stessa cosa, mi ascolti sì o no?-
Professoressa Templeton

-Sì, ma continuo a non capire...-
Ethan

-Allora studia. Senti, non possiamo andare avanti in questo modo, o ti metti d'impegno e apri un libro con serietà e inizi ad imparare qualcosa oppure io ti metto tante di quelle F che far parte della squadra di football sarà l'ultimo dei tuoi problemi. Ora vai al posto e vedi di stare attento. La scuola non è un passatempo, ragazzi, lo volete capire?-
Professoressa Templeton

Ethan raggiunse il suo posto accanto al gemello e si scompigliò i capelli corti sbuffando. Odiava matematica, non poteva farci assolutamente nulla se formule e... tutto il resto sembravano vorticare intorno a lui senza trovare una logica tra loro. In inglese e in storia era molto più semplice.

Copri il lato cieco #Wattys2017Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum