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Quel contatto durò pochi secondi, ma per entrambi sembrò durare un'eternità.
Per Eren quello era il primo bacio, mentre per Jean fu il bacio piú bello mai dato.

Quando si staccarono si guardarono negli occhi. Eren aveva le guance arrossate, mentre Jean si leccava il labbro inferiore, volendo gustare affondo il sapore del ragazzo.
Era molto dolce, ma con un retrogusto di fumo.

Eren si strinse al petto dell"amico", poggiando l'orecchio sul petto ascoltando il battito accelerato dell'altro.

Jean lo strinse forte a se, poggiando il mento sulla testa del ragazzino tra le sue braccia.

Quante volte aveva sognato questo momento? Troppe!
Talmente tante che, per un secondo, credette che fosse nuovamente un sogno.
Tenere Eren tra le braccia era una sensazione magnifica. Non si sarebbe mai abituato.

Stettero lí.
Abbracciati.
In silenzio.
Non un silenzio per l'imbarazzo o la tensione eccessiva.
Un silenzio che, in realtà, parlava. Raccontava, senza parole, dell'amore dei due. Un amore a cui bastava il silenzio.

Rimasero cosí concentrati su di loro, rimanendo con la testa in quel mondo immaginario in cui ci sono solo loro ed il loro amore, non si accorsero neppure che un individio li aveva visti nel loro momento.

Quel ragazzo che tutti pensavano dolce ed affettuoso, ma sotto sotto celava un lato oscuro. Anche piú buoni posso diventare i piú perfidi, soprattutto se viene strappato loro qualcosa.

In questo caso non si può proprio dire che gli viene strappato qualcosa. Quel qualcosa esisteva solo nella sua mente, ma si sentiva ugualmente tradito.

Aveva già escogitato un piano, un piano a dir poco terribile. Lo teneva in serbo per chi avesse osato avvicinarsi a qualcosa di suo. Un piano da accapponare la pelle, qualcosa partorita da una mente malata e psicopatica.

Non aveva intenzione di uccidere, non ancora. Voleva divertirsi prima, ma allo stesso tempo dare la possibilità alla vittima di redimersi. Si sentiva come in dio quando lo faceva.

Si, quella non era la prima volta. Era già successo che qualcuno si fosse avvicinato troppo al suo amato Jean e ne abbia pagato le conseguenze.

Ma questa volta doveva mentterci piú impegno, doveva non solo spaventare il piccolo Eren; doveva farlo soffrire.
Era fin troppo sicuro che Jean non avrebbe risentito della mancanza di quel marmocchio.

Tornò sui suoi passi, ma non verso casa sua. Doveva avvertire i suoi complici, doveva metterli al corrente dei suoi piani. Non poteva fare tutto da solo e, nel caso le cose si fossero messe male, doveva dare la colpa a qualcuno. Lui era il ragazzo piú dolce del mondo, in fondo. Nessuno aveva mai sospettato di lui, e nessuno lo avrebbe mai fatto.

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Capitolo corto lo so... Scusatemi

Ma dovevo comunque avvertirvi che per un po' di tempo non potrò aggiornare per motivi miei.

Volevo comunque lasciarvi un capitolo prima della mia assenza.

Ti odio per starti lontano || Jean x Eren ||  ||in Pausa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora