Finalmente Tu

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Questa è una storia vera.
Ringrazio di cuore questi due ragazzi che mi hanno permesso di condividerla con voi.

***

Mi pettinai per l'ennesima volta i capelli mentre mi controllavo allo specchio. Erano leggermente lunghi, di un caldo castano scuro e non sembravano voler collaborare. Oggi, proprio oggi che lo avrei visto per la prima volta.

Sospirai, fissando il mio riflesso. I miei occhi color cioccolato tradivano immancabilmente il mio nervosismo. E se non gli fossi piaciuto? E se nella mia testa mi fossi fatto solo mille castelli di carta? Se avessi combinato qualche cazzata?

Controllai l'orologio, ormai non avevo più tempo, tra poco avrei avuto tutte le risposte.

Raggiunsi l'ingresso, indossai la giacca, infilai le chiavi nella tasca e pensai di essere pronto. Forse avrei dovuto dare un'ultima controllata, volevo che la mia sorpresa fosse perfetta.

Un ultimo giro e uscii di casa, lui mi avrebbe aspettato davanti alla mia scuola.

Scesi le scale e mi addentrai nell'aria fredda di dicembre, affondando le mani nelle tasche dei jeans.

Il mio cuore batteva come un forsennato all'idea di conoscerlo di persona. L'ansia mi stringeva lo stomaco in una morsa e ogni passo sembrava pesante come un macigno, ma l'unica cosa che volevo era lui.

Lasciai che la mia mente tornasse per un momento a quando tutto era iniziato, circa otto mesi prima.

Ero un ragazzo di diciotto anni, semplice, secchione e con la passione per la lettura. I miei genitori erano le tipiche persone vecchio stampo del sud e, oltre a me, si prendevano cura anche di mio fratello e mia sorella.

Ero solare e allegro con tutti, ma dentro mi sentivo solo e incompreso. Sì, molto solo, perché non potevo davvero confessare ad anima viva di essere gay. La mia famiglia non lo avrebbe mai accettato e i miei amici non avrebbero capito, quindi non lo avrei mai rivelato a nessuno.

I libri erano uno dei miei rifugi preferiti, quando scoprii poi le piattaforme di pubblicazione gratuite su internet, ne divenni dipendente.

Leggevo di tutto, finché un giorno non trovai una storia yaoi particolarmente bella. Decisi di recensirla e, dopo qualche giorno, un ragazzo mi scrisse. Quello era lui.

La mia recensione lo aveva colpito, il modo in cui avevo espresso il mio parere e le mie sensazioni lo avevano spinto a cercarmi.

Cominciò tutto così, qualche messaggio, tante cose in comune e iniziammo a conoscerci pian piano. Dopo due o tre mesi ci scambiammo il numero di cellulare e, oltre a sentirci su internet, ci mandavamo montagne di sms.

Ogni volta che lo sentivo ero felice, ma davvero felice. Lui era l'unico con cui potevo essere me stesso, l'unico che mi capisse davvero e, non saprei bene dire quando, capii che lui mi piaceva, che per me stava diventando importante.

Presi ad aspettare con impazienza di sentirlo, desideravo ardentemente che arrivasse la sera per scrivergli; quando invece lui decise di troncare la nostra amicizia di punto in bianco, mandandomi nel panico.

Diceva che ci stavamo avvicinando troppo, che la nostra lontananza ci avrebbe solo fatto soffrire, ma a me non importava. Anche se lui abitava a Siena e io a Roma, lo volevo lo stesso.

Lo pregai per giorni, lo supplicai di non smettere di sentirci, di non lasciarmi in quel modo, ma lui sembrava irremovibile. Quando prese a non rispondermi più, mi sentii morire.

No, non potevo perderlo!

Ero un ragazzo timido, ma raccolsi tutto il coraggio e gli confessai i miei sentimenti. Io lo amavo e volevo che lui fosse il mio ragazzo.

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