{Chatroom 2,3} [[Pjm.Myg]]

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Sentii che stava sorridendo, e con una mano mi accarezzò una natica. Lo fece con entrambe e continuò fino a che non le strinse facendomi schiudere la bocca e strozzare un gemito, e le afferrò entrando di nuovo dentro di me.

Era una sensazione diversa, in quella posizione. Non sapevo se era meglio o peggio, ma era lo stesso bello. Anche se faceva un male cane, dato che ero stanco morto.

Con gli avambracci poggiati sul materasso, stringevo fra le mani le lenzuola, mentre dalla mia bocca uscivano vari gemiti.

Ad un certo punto sentii qualcosa di diverso. Di molto più bello. Si vedeva che doveva aver trovato il mio punto debole, perché stavo letteralmente impazzendo di piacere. Mi dimenticai per un attimo del dolore e del bruciore, c'era solo passione in quel momento.

Si, era una posizione che mi mandava fuori di testa. Messo in quel modo gli davo maggiore accesso in me, e riuscì quindi a trovare la mia debolezza.

"D-Daddy....sto per.....aaaaaah" arrivai al culmine per la millesima volta, ansimando un fievole "Q-quattro..."

"Bravo babyboy. Sei riuscito a venire 5 volte in totale, e non hai mollato. Ti meriti un premio, domani vedrai" e uscì da dentro di me.

Le gambe e le braccia non mi reggevano più, cedettero subito dopo, e mi schiacciai al materasso, continuando ad ansimare.

Poggiai la testa di lato sul cuscino e vidi che si stava rimettendo i boxer per poi avvicinarsi e farmi una carezza sulla guancia esposta.

Rabbrivii a quella carezza, mentre nel mio stomaco stavano volando uno sciame intero di farfalle.

Continuavo a tremare, sentendo quella sensazione ancora scorrermi lungo il corpo.

Rimase un attimo a fissare il mio volto, ridisegnando ogni centimetro con lo sguardo.

"Daddy..."

"Si?"

"Oggi dormi con me?" chiesi quasi implorando.

Non credevo di averlo detto veramente. Ma volevo sul serio che rimanesse con me quella notte, non avevo affatto voglia di dormire da solo. Volevo continuare a stare in contatto con lui. Si, era un paradosso, ma ormai c'ero dentro fino al collo. E non sapevo come uscirne fuori.

"Devo andare a prendere la cena..." Ignorò completamente le mie parole e dopo aver finito di rimettersi i vestiti si allontanò uscendo dalla stanza, e lasciandomi fermo lì impalato.

Mi girai su un fianco, portandomi una mano al sedere e sentendo un forte dolore.

"A-ahio.." Me lo massaggiai e poi traballando un po' andai verso il bagno. Uscii poi con il pigiama che era rimasto là dentro e mi distesi nuovamente sul letto.

Neanche due secondi, che già fu di ritorno con il solito vassoio in mano.

"Ti piace il ramen, no?"

Annuii rimanendo fermo a fissarlo.
Posò il vassoio sulle mie gambe e si sedette sul letto.
"Vuoi salsa di soia o piccante?"

"È lo stesso... Non ho preferenze..." Risposi rassegnato e senza forza per formulare una frase compiuta.

"Sei stanco eh?"