Finalmente amici?

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Tyler sentiva un gran freddo, si girò e rigiro in cerca di un po' di calore, magari quello che aveva sentito per tutta la notte, ma non trovo niente.
Tyler si domandava perché Josh si fosse ricordato tutte quelle cose di lui.
Perché venisse ogni sera a casa sua ad osservarlo ma lo trattasse così male.
Perché fosse rimasto con lui la notte precedente.

Josh era andato a scuola, erano solo le sei del mattino, ma non voleva vedere Tyler che lo guardava male per tutto il tempo.
Si domandava perché non lo avesse buttato fuori dal letto la notte precedente, forse perché aveva paura, troppa paura per essere arrabbiato.

Entrò in un bar, prese un po' di caffè e rimase li per qualche minuto, poi arrivò Tyler.
Josh prego il cielo per che non lo notasse, ma allo stesso tempo lo voleva.

Lo sguardo di Tyler si posò su quello di Josh per poi spostarsi rapidamente su un altro tavolo.
Ci si mise seduto e sorseggiando il caffè penso ancora a Josh.
Chissà se lui si era accorto che era lì.
Chissà.

Josh si alzò e andò a pagare, chiacchierata con il cameriere del più e del meno, Tyler non sapeva perché, ma odiava il fatto che Josh fosse così socievole.
O forse era solo troppo presto per sentire le persone respirare.

Tyler si alzò, non ne poteva più, voleva state un po' in silenzio, ma non quel tipo di silenzio, no, le sue voci non gli avrebbero mai concesso quel tipo di silenzio, quello era una cosa per persone normali
Prese il suo portafoglio e pago, andò via senza prendere il resto, non gli importa di soldi in quel momento, voleva solo stare in pace.

Josh non capiva il perché dei suoi comportamenti, saluto il suo "amico" e segui Tyler.
Esattamente cinque grandi passi lontano da lui.

Tyler si sedette sul prato, con la schiena rivolta alla corteccia del albero.
Anche Josh lo fece, sullo stesso albero, per Josh era come se si tenessero per mano, lo faceva stare bene questo pensiero.

Erano lì, da soli, entrambi a pensare a chi avevano alle spalle.
Josh si era reso conto che la luce stava per arrivare, che stava iniziando un altra grande giornata.
Tyler era solo più triste, un altro giorno uguale a un altro, un altro triste giorno nella sua patetica vita.

《Tyler, possiamo essere amici? Ti giuro, sono cambiato》lo supplica Josh rompendo il silenzio.

《Josh, io non ho bisogno di amico》non era Tyler, un delle sue voci più forti avevo preso parola.

Tyler avrebbe tanti voluto un amico, ma Josh aveva rovinato tutte le sue possibilità di averne.

《Perché?》domandò Josh sbucando vicini al viso di Tyler.

《Perderesti la testa a cercare di capire cosa c'è nulla mia》sorrise debolmente Tyler, e questa volta era davvero lui, con la voce spezzata di una persona che avrebbe tanto voluto essere diversa, ma non lo sarà mai.

《Fammi perdere la testa allora》sorrise Josh.

《So che mi guardarvi fuori da casa mia》Josh abbasso la testa.

《quello che hai visto..non è nemmeno la metà di quel che sono, io sono un universo di segreti》continuò Tyler.

《Allora voglio scoprirli tutti》sorrise ancora.

《Non c'è niente che ti farà cambiare idea, vero?》disse rassegnato.

《Esattamente!》esclamò Josh.

《Non urlare》si lamento Tyler.

Tyler non sopporta le urla, non serve mica gridare per avere più attenzione.
Le stelle stanno sempre in silenzio, eppure c'è chi le guarda per ore.
Però lui non era una di quelle stelle.
Lui era una stellina che ammala pena brillava.
Aspettava soltanto qualcuno che rimanesse a guardarlo per ore.

Josh si scuso e gli sorrise.

Come poteva resistere a un sorriso simile?
Tyler cedette a quel sorriso e diventarono amici.

Per Tyler era davvero difficile comprendere il comportamento di Josh e alla fine risultava che volesse solo un amico, però perché era così ossessionato da Tyler?
Questo pensiero non faceva altro che vagare nella sua mente.
E ancora e ancora.
Nel frattempo la lezione era finita e lui si trovava in corridoio.
E continua a pensare.
Ancora e ancora.

Fino a quando una ragazza non gli era sbattuta addosso.
Una ragazza minuta, non poteva essere del primo anno, magari era venuta a trovare qualcuno.
I suoi capelli erano lunghi e di un giallorosso, era difficile da definire il colore.
Era un po' grassottella.

''almeno è così che la definirebbero hai nostri tempi"
Pensò Tyler.

Tyler si scuso immediatamente.
La ragazza gli sorrise e si inchino a raccogliere i libri, Tyler aiutò.

《Grazie, il mio nome è Debby Ryan》disse la ragazza una volta raccolto tutta da terra ed essersi sollevata in piedi.

《Il mio è Tyler Joseph》disse Tyler passandosi una mano fra i capelli.

《Sono una nuova alunna di questa scuola, anche se ho solo quattordici anni sono un super genio e i miei mi hanno mandato qui》disse sorridendo Debby.

《Oh, allora so a chi rivolgermi》disse Tyler sorridendo.
Debby rise.

Tyler pensò che Debby avesse una bella risata, ma mai come quella di Josh.

《Tu sei del secondo anno, vero?》chiese Debby.

《Sì, ma il primo anno non ho frequentato quindi sono ancora al primo, magari siamo in classe insieme》disse Tyler.

《Oh, magari, però ora devo andare, devo finire la mia iscrizione》e torno a corre.

joshler; The Judge Where stories live. Discover now