Poesia N°25

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Scrivo piccoli sprazzi di cose, 

Brandelli di poesie o opere prose 

Per ora non mute e ne note, 

Non suonate e ne narrate, neppure, sussurrate. 

Cieche, mute e sorde. 

Non lasciano le mie labbra ne si trovano a viaggiare tra altrui voci.

Cieche e sorde.

Scrivo cose morte. 

Finché un giorno non tendano le corde..

Finché non si apra il sipario..

E dinanzi un qualsivoglia pubblico la mia anima muova il mio corpo eterno 

Dando vista e vita al mio celato mondo.

E che applausi o fischi decidano, s'io son sordo o sento. 

S'io sia poeta..

O sterile corpo morto..  

Che scrive 'Cose', non degne di nome e forme, cose morte, andate..

Non alle genti note, che suonano da voce in voce, 

Ma silenziose, in me dimenticate, nel mio corpo, per arte morto, 

Ignote.

Poesia N° 25Where stories live. Discover now