To Stiles

433 36 1
                                    

Scott è addirittura in anticipo, ma lui è sempre puntualissimo, e Stiles è sempre in ritardo. Questo lo sa bene, infatti sorride e alza le spalle quando lo sceriffo lo fa accomodare in casa ad aspettare il figlio.
Arrivato in camera dell'amico, oltre a notare la bacheca dei sospetti vuota vede anche una fila di penne finite ordinatamente disposte. Se il perché Stiles tenga delle penne finite è un mistero, il fatto che scriva così tanto lo è anche di più.
A Stiles fa schifo a scrivere!
La prima idea che viene in mente a Scott è un diario segreto. La cosa lo diverte molto, immaginando il suo amico seduto a scrivere su un quaderno rosa con gli arcobaleni come una bimba di tredici anni che confessa le sue cottarelle.
Così si mette a cercalo. Guarda nei cassetti, nell'armadio, sotto il letto è sotto i cuscini. L'unica cosa che trova insolita sotto il letto è una sacca. La apre sicuro ormai di aver raggiunto il suo obbiettivo e assaporandosi già tutte le risate che si farà, ma aprendola trova solo una quantità industriale di fogli piegati in quattro.
Ne prende uno e lo apre cautamente: è una lettera e il destinatario è Derek.
Ne apre almeno altre cinque, ma sono tutte indirizzate a lui, tutte quelle lettere sono per Derek.
Forse non dovrebbe, anzi senza forse, ma non può fare a meno di leggerne due o tre, e ne è così rapito che non sente la porta della stanza aprirsi.

-Farsi i cazzi propri è un optional?-
-Perché non me l'hai detto?-
-Che avrei dovuto dirti Scott? Mi sono preso una gigantesca cotta per Darek Hale? Sto andando fuori di testa perché mi ha lasciato qui senza dirmi proprio nulla?-
-Seguimi, ho qualcosa che dovresti vedere.-

Così i due salirono sulla jeep per percorrere quel breve tratto di strada che li separava da casa McCall.
Arrivati in camera Scott aprì un cassetto e ne tirò fuori una busta.
Stiles se la rigirò tra le mani, osservando per interminabili secondi la scritta in corsivo che recitava "To Stiles." Scott non aveva ancora detto una parola, ma lui sapeva fin troppo bene a chi apparteneva quella calligrafia.

-Perché ce l'hai tu se è per me?-
-Derek mi ha chiesto di dartela quando sarebbe stato il momento giusto. Ha detto semplicemente che lo avrei saputo, e questo mi sembra il momento giusto. Non capivo perché mai ti avesse lasciato una lettera, ma ora... forza, leggila.-

Con la mano tremate, attento a non rovinare neanche un angolo di quello che considerava come un cimelio, Stiles aprì la busta.
Ancora più lentamente lesse la lettera, che in verità non era poi così lunga.
Del resto quello che faceva sempre discorsi degni di Cicerone era lui, Derek era piuttosto.. conciso, diciamo.
Ma a Stiles piaceva proprio così.

5 things || Sterek (Teen Wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora