Capitolo 25

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- Non ho dubbi sul fatto che ci divertiremo. - Dice Harry mentre mi fa voltare per distogliere lo sguardo da quei due, ancora intenti a parlare. È strano che non si sia già catapultato sull'Elementale, ma è meglio così. Se iniziasse una rissa, potrebbero cacciarci dalla festa e potremmo dire addio ad ogni possibilità di salvare Jackson. Mi chiedo anche dove sia finita Delice, dato che non conosce molta gente, quindi non so con chi potrebbe effettivamente essere. Spero solo che non si sia cacciata in qualche guaio. Non è l'ideale girare da sola con una strega che la odia e con un Elementale come suo schiavo. Inoltre, ci toccherebbe preoccuparci anche per lei.

- Da dove cominciamo a cercarli? - Arrivo direttamente al punto, non volendo perdere neanche un altro secondo. Ho la brutta sensazione che succederà qualcosa di male a Jackson stasera se non ci sbrighiamo, e non voglio questo. Mi ha fatto star male, infuriare, perdere la pazienza, ma è stato anche l'unico che ha tentato di aiutarmi in quel breve tempo in cui la sua mente era ancora libera, prima che arrivasse anche Harry.

- Non ne ho idea. Per quanto ne so, potrebbero anche essere dietro una libreria a produrre pozioni. - Dice con un sorriso beffardo mentre abbraccia con lo sguardo l'intero salotto. Due ragazze more, entrambe con minigonna nera e top bianco, non molto lontane da lui, gli sorridono prima di bere dal loro bicchiere mentre si muovono leggermente a ritmo di musica. Lui ricambia il sorriso, godendo della loro vista per qualche secondo, poi mi afferra la mano e cammina nella direzione opposta, verso l'uscita del salotto. - Andiamo in un posto più tranquillo. - In effetti, a causa della musica alta, non riesco neanche a sentire i miei pensieri. Lo seguo mentre lancio un'occhiata a quelle due: una di loro si lecca il labbro superiore, come se avesse visto un pasto delizioso. Non mi convincono per nulla, non perché si stanno mangiando Harry con gli occhi, ma perché ho il timore che i miei compagni di scuola non siano gli unici invitati a questa festa. Ma, forse, è solo il nervosismo che mi porta a pensare al peggio. Non ha senso invitare mostri che non sarebbe in grado di gestire e che le potrebbero far perdere tempo. Non so cosa abbia in mente June, e se davvero trami qualcosa stasera nei confronti di Jackson, ma meglio cercare di fermarla ora che abbiamo una buona opportunità. Abbiamo aspettato fin troppo: non gli ha fatto nulla finora e ci ha invitato alla festa. Deve significare qualcosa questo, e so per certo che agirà stasera.

Anche Luke ci segue con lo sguardo per un attimo, poi torna a guardare Albert accanto a lui, che continua a parlare. Il dampiro e io ci facciamo largo tra la gente per dirigerci nel corridoio. Qualche ragazzo, occupato a ballare con i propri amici, si lamenta delle piccole spinte che riceve da Harry. Se fossi in loro, non mi lamenterei tanto perché li farebbe volare fuori dalla finestra senza molta fatica se solo il riccio volesse. Quest'ultimo cammina fin quando non raggiunge una parte tranquilla del corridoio, dove c'è solo una coppietta che si sta baciando. Lei, bruna, una semplice maglietta lilla e degli skinny neri aderenti, è appoggiata al muro e, a causa dei tacchi, supera di poco lui, capelli rossi, stravagante camicia a fiori e dei bermuda bianchi. Il riccio mi lascia la mano per stringere la spalla del rosso, interrompendo il suo bacio e allontanandolo dalla ragazza con una leggera spinta. Lei lo guarda sorpresa.

- Hey! Ma che cosa vuoi?! - Il ragazzo fulmina Harry con lo sguardo mentre la fidanzata non fa tante storie, bensì si limita a sbuffare, a staccarsi dal muro e ad allontanarsi.

- Penso che fuori ci siano posti abbastanza appartati. Muovi quel culo. - Gli risponde a tono l'altro mentre io mi mordo il labbro, imbarazzata. Potrebbe chiedere in modo più gentile e semplice le cose, invece no, deve ricorrere alle parole pesanti o alle mani.

- Che figlio di puttana. - Borbotta il rosso mentre raggiunge la ragazza che stava baciando. Incrocio le braccia al petto e guardo il dampiro, preoccupata che possa mettergli le mani addosso sul serio.

Sharon: La Maledizione Dell'AlberoWhere stories live. Discover now