Epilogo

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Ci fermammo davanti la porta di casa dei miei genitori, o meglio, sei miei genitori adottivi

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Ci fermammo davanti la porta di casa dei miei genitori, o meglio, sei miei genitori adottivi.

<<Sei agitata?>> mi chiese lui.

<<Un po'>> ammisi.

Non sapevano ancora che io sapessi tutta la verità, né che avevo intenzione di sposarmi, anche se in realtà ero già sposata. La cosa era un po' complicata. Mi dispiaceva molto mentirgli, ma la verità sarebbe stata troppo confusa.

Ludwig mi aprì la portiera e io ne scesi con il cuore che batteva a mille.

<<Sei pronta?>>

<<Non so da dove cominciare>>

<<Che ne pensi con un semplice "Ciao">>

<<Sì, bene e poi? È meglio che gli dica prima che so che non sono i miei veri genitori, o che li sto invitando al mio matrimonio? Oppure dovrei fare presente che domani mi trasferirò in un immenso attico con il mio fidanzato\ marito, anzi per loro quasi-marito? E se pensassero che sono incinta?>>

<<Quante paranoie>> sospirò lui.

<<Sono agitatissima>>

<<Non lo avrei mai detto>> rise lui. Mi prese la mano e mi baciò le nocche. <<Amore mio, qualunque sarà il tuo discorso d'inizio, sappi che io ti amo. E sono qui con te, va bene?>> mi diede un lieve bacio sulle labbra.

<<Ho paura>>

<<Per così poco? Hai sposato un vampiro, visto la morte con gli occhi ed hai paura dei tuoi genitori? Che ti amano e ti ameranno sempre, qualunque cosa farai?>>

Presi un profondo respiro. <<Va bene. Andiamo>> dissi salendo le scale del porticciolo. Guardai il campanello, poi alzai il braccio tremante e schiacciai il pulsante del citofono.

DIN DLOON

Aspettai che mia madre accorresse alla porta. Quando aprì fu sorpresa di vedere accanto a me il mio affascinante e tenebroso ragazzo.

<<Oh, cielo. Ciao piccola mia!>> disse dandomi un grosso bacio sulla guancia, lasciandomi il segno del rossetto rosso. Si fece da parte e ci fece entrare, poi diede la mano a Ludwig.

<<Tu devi essere il fidanzato di mia figlia. Piacere di conoscerti>> disse stringendogli la mano.

<<Piacere mio, signora>> disse sorridente, impeccabile.

Mio padre fece capolino dalla cucina, poi si diresse verso di noi.

<<Mio piccolo bocciolo>> disse abbracciandomi, sorridente. Poi si fece serio e guardò Ludwig. <<Ludwig>> alzò una mano, che mio marito strinse.

<<Benvenuto>>

<<Venite, sedetevi. Preparo del teh?>>

<<Sì, grazie mamma>> dissi io sedendomi sul sofà. Ludwig mi imitò. Mio padre si sedette sulla poltrona davanti a noi, guardandoci perplesso. Aveva fiuto per le notizie sconvolgenti. Si stava preparando.

Mia madre arrivò poco dopo con teh e biscotti e si sedette sul bracciolo della poltrona, posando una mano sulla spalla di mio padre.

<<Allora, tutto bene?>> chiese.

<<Sì, mamma>>

<<Sì, signora>>

Tutti e quattro ci guardammo, restando in un silenzio imbarazzante.

<<Ecco...>> esordii io.

<<Dobbiamo dirvi una cosa>> dicemmo in contemporanea io, mio padre e mia madre. Ci guardammo sorpresi.

<<Prima tu, cara>> fece mia madre.

Io presi un bel respiro.

<<Ecco sarebbero due>> strinsi forte la mano di Ludwig. <<Mamma, papà, io, ecco... so che voi... che io...>>

Mia madre si mise una mano sulla bocca, mentre delle grosse lacrime presero a scenderle lungo le guance.

<<Oh cara, noi...>>

<<Io e tua madre stavamo proprio per dirtelo oggi. Non ne abbiamo mai avuto il coraggio>>

<<Lo so, so che non siete i miei genitori. Quando l'ho scoperto è stato uno shock, ma ora capisco che non me lo avete detto per il mio bene>>

Mia madre mi prese la mano nella sua. <<Mi dispiace tanto>>

<<Ci dispiace, avremmo dovuto farlo tanto tempo fa>>

Restammo in silenzio.

<<Quando ti portarono da noi, eri così piccola e indifesa. Non potevamo dire di no. In più desideravo tanto un bambino, ma io e tuo padre non potevamo averne. Ti abbiamo sempre considerato nostra figlia>>

<<Lo so, e per me, voi sarete sempre i miei genitori>> risposi io, commossa.

Cercai di darmi un contegno, non avevo ancora finito. C'era un'altra cosa importante che dovevo dire.

Alzai lo sguardo fiero su di loro, che mi ricambiarono perplessi.

<<Ho un'altra cosa da dire>> esordii.

<<Cosa, mia cara?>> chiese mio padre.

Io presi un grosso respiro, guardai Ludwig, che guardava perplesso dritto davanti a sé, ma ricambiò la mia stretta. Si voltò verso di me e annuì.

<<Mamma, papà, spero che non siano troppe notizie sconvolgenti per voi in un solo giorno, ma io e Ludwig... ecco...>>

<<Sei incinta?>> chiese mia madre andando in iperventilazione.

<<Suvvia, cara. Respira>> fece mio padre, tenendole le spalle.

Mia madre si sventolava la mano per fare aria. <<Allora?>>

Risi. <<No, no. Non sono incinta>>

<<Oh, per l'amore dei cielo. Allora cosa? Cosa vuoi dirci?>>

Guardai Ludwig, gli sorrisi e lui ricambiò. Mi diede la forza per andare avanti.

<<So che pensiate che sia presto e mi vedrete sempre come una bambina, ma ecco, io e Ludwig abbiamo deciso di andare a vivere insieme>> vidi il viso di mia madre, se possibile, farsi ancora più rosso, mentre dalla fronte di mio padre cominciava a scendere qualche gocciolina di sudore.

<<Ed ecco... Abbiamo deciso di sposarci>>

Incredibile ma vero, ce l'ho fatta finalmente a finirlo. In realtà sarebbe dovuto finire mesi fa, ma sono stata ferma a lungo, per un motivo e per un altro, e solo con la forza di volontà di dire "No, cavoli, devo finirlo" ce l'ho fatta. Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui e sono stati miei assidui fan. Ringrazio tutti quelli che mi hanno tartassato di commenti, stelline  e messaggi, e i miei followers. Grazie a tutti. Vi invito a leggere le mie altre storie, nel mio profilo. E seguitemi per ricevere sempre i miei aggiornamenti. Adesso vado. Alla prossima storia!! =D

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