Last Friday night

2.6K 159 18
                                    

Naruto Uzumaki fu svegliato da un raggio di sole fastidioso che gli arrivava dritto in faccia. Sbadigliò rumorosamente, stiracchiandosi.
Tutto sembrava tranquillo: la stanza era nel disordine più totale e il sole era alto nel cielo.
Tipico.
Fu quando fece per voltarsi che si accorse che c’era qualcosa di sbagliato.
Volò giù dal letto, rotolando e rischiando di spezzarsi l’osso del collo.
«Ma che diavolo?».
Sasuke Uchiha era sdraiato nel suo letto, addormentato come un bambino.
Completamente nudo.
Il biondo sgranò le palpebre, dando una veloce occhiata al suo corpo.
 
Oh, cavolo, perché sono nudo anch’io?
 
Un pensiero assurdo e potenzialmente dannoso per la sua psiche lo fece rabbrividire. Alzò lentamente la testa, gli occhi che quasi venivan fuori dalle orbite.
 
Oh no, oh no, oh.. aspetta.
Perché non ricordo nulla di ciò che è successo?
 
Si rimise in piedi, grattandosi la testa con espressione confusa.
 
Un passo alla volta, cerchiamo di ricordare a fasi.
Ieri sera giocavo ad un videogame. 
Ten-Ten, l’inquilina del piano di sopra, faceva chiasso, c’era una festa. 
Sono andato a minacciarla di romperle lo stereo.
Ho visto Sakura-chan.
Sono entrato per parlarle.
Ricordo di aver intravisto Sasuke..
Che diavolo ci faceva Sasuke ad una festa?
 
Mise il broncio, osservando il compagno che dormiva beato, con le lenzuola che a stento coprivano la sua nudità.
Distolse lo sguardo, imbarazzato.
 
Andiamo avanti.
Ten-Ten, mi aveva pregato di restare ed io avevo acconsentito.
In quel modo avrei avuto una chance di parlare a Sakura..
Poi.. oh, che palle. Poi cos’è successo?
 
Naruto sbuffò e, camminando in punta di piedi, andò in cucina per prepararsi una fumante tazza di caffè.
Con ribrezzo, notò che i suoi vestiti e quelli dell’Uchiha segnavano il percorso fin dall’ingresso.
Passandosi una mano sulla faccia, quasi non gli venne una crisi di nervi.
 
Non bene, non bene.. sonomutande, quelle? 
 
Si sedette sulla sedia in legno, avvertendo un dolore lancinante al fondoschiena e accorgendosi solo in quel momento di avere un terribile mal di testa.
Arrivò, con un po’ di ritardo, all’ovvia considerazione: la sera prima aveva bevuto un po’ troppo.
L’impulso di prendersi a schiaffi, osando immaginare ciò che era potuto succedere, stava diventato esageratamente forte.
«Stavolta credo proprio che tu abbia toccato il fondo, Uzumaki».
«Puoi dirlo forte, testa quadra».
Naruto sputò il caffè che si era appena portato alle labbra. «Sasuke!».
L’Uchiha era appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte ed un sorrisetto compiaciuto dipinto sulle labbra.
Ed ancora completamente nudo.
Il biondo diventò rosso dalla rabbia e dall’imbarazzo. «Ma sei idiota? Copriti subito!».
Sasuke alzò un sopracciglio, facendo un passo verso di lui e prendendo posto al suo fianco. «Non mi pare che tu l’abbia fatto».
 
Maledizione.
 
Quella situazione, per l’Uzumaki, era esageratamente imbarazzante. Si sforzò di riacquistare un po’ di dignità mettendo su un broncio seccato, ma non riuscì in ogni caso ad incrociare lo sguardo del compagno. «È casa mia e posso starci come mi pare. Tu, piuttosto, cosa diavolo ci fai qui?».
L’altro sospirò, scuotendo appena il capo. «Mi hai detto tu di restare, non ti ricordi?».
Fece una pausa, alzandosi e affiancandosi al biondo per sussurrare la successiva frase al suo orecchio. «Subito dopo aver finito di fare sesso per la terza volta di fila».
A Naruto quasi non venne un infarto.
Rischiando di strozzarsi con la sua stessa saliva, si allontanò dall’amico come se fosse un mostro spaventoso.
 
Io.. Sasuke.. Sesso.. per tre volte?
 
«C-ci dev’essere un errore. A me piacciono le donne. Probabilmente non ero io». Gli diede le spalle, cercando una via di fuga.
Peccato che quella fosse casa sua e non potesse scappare da nessuna parte.
L’Uchiha gli arrivò alle spalle, sfiorando la pelle del suo collo con la punta delle dita.
«Invece sono piuttosto sicuro che quella lingua fosse tua. A proposito, sei sicuro che ti piacciono le donne? Sembravi abbastanza esperto».
 
Sto per uccidermi.
Dove.. dove ho messo la lingua?
 
L’Uzumaki si schiarì la voce. Un dubbio lo tormentava, ma formulare quella domanda era così imbarazzante che non sapeva neanche quali parole scegliere.
In realtà, non sapeva neanche perché gli servisse sapere una cosa del genere.
Orgoglio, probabilmente.
«Senti Sasuke, se è vero che abbiamo.. beh, abbiamo..».
«..fatto sesso?».
Naruto trattenne un’imprecazione, stringendo il pugno e sentendo la vena della fronte pulsare pericolosamente. «Beh, se è vero, io.. cioè, tu..».
«Vuoi sapere chi, tra noi, ha fatto l’uke?».
Quell’Uchiha era troppo diretto. Il biondo arrossì ancor più violentemente, ma  una brutta sensazione s’impossessò di lui quando sul viso dell’altro si ripresentò quel sorrisetto accattivante.
«Tu, ovviamente. Io non sto mai sotto».
 
No, anche questo no.
 
Naruto chinò il capo, sconfitto, riflettendo seriamente sull’idea di cambiare stato ed identità.
«E ti dirò, dobe, ti è anche piaciuto un sacco», commentò Sasuke con tono di scherno.
Il biondo gli diede un pugno sulla testa, sbraitandogli contro, rosso come un peperone.
«Basta infierire!».
 
Come ho potuto perdere così tanto il controllo da lasciarmi sedurre da Sasuke?
Sempre che sia stato lui a.. oh mio Dio.
 
«Perché ci hai provato con me nonostante fossi ubriaco? Sai, teme, non ti credevo gay».
Sasuke aggrottò la fronte. «Provarci con te? Razza di idiota, sei stato tu a ficcarmi la lingua in bocca. E poi non sono gay, sono semplicemente aperto a qualsiasi tipo di esperienza». Fece spallucce.
Se si fosse formato un buco nel pavimento in quell’esatto istante, l’Uzumaki vi ci sarebbe buttato dentro senza pensarci due volte.
 
Gli ho ficcato la lingua in bocca.
Io.
L’avrò scambiato per Sakura?
 
«Eri per caso vestito di rosa?», domandò, cercando disperatamente un’attenuante.
L’Uchiha sbuffò. «È inutile, Naruto. Sei ingiustificabile. Perché non ammetti a te stesso che sei attratto dagli uomini?».
Naruto sgranò gli occhi. «Non dirlo! Non è vero!».
L’altro non si scompose di fronte alla sua reazione. Semplicemente, gli si avvicinò e gli afferrò il mento tra pollice ed indice. «Se ne sei così sicuro, perché non fai un’altra prova da lucido?».
Sgranò gli occhi, intimorito da quel contatto. Provò a fare un passo indietro, ma si trovò bloccato contro il muro. «C-cosa? N-no, io..».
Prima che potesse aggiungere altro, le labbra di Sasuke catturarono le sue.
Inizialmente ne rimase sconvolto: gli occhi sgranati e il corpo più teso di una corda di violino.
Ma, con il passare dei secondi e con i movimenti dell’Uchiha che si facevano sempre più convincenti, Naruto si rese conto che quella sensazione non era per niente male e che, anzi, forse gli piaceva un po’ troppo.
 
Che accidenti significa? Sono.. gay?
 
La lingua del moro si fece strada nella sua bocca senza troppe difficoltà e senza trovare ostacoli. Il sorrisetto che Sasuke si lasciò sfuggire sulle sue labbra fece venir voglia a Naruto di spaccargli la faccia.
«Allora?».
L’Uzumaki ignorò quella domanda volutamente provocatoria, infilando una mano tra i capelli del compagno. L’Uchiha, di rimando, gli strinse una mano intorno alla gola per avvicinarlo a sé.
Mentre quei baci diventavano sempre più intensi, Naruto si ritrovò a domandarsi come non avesse fatto ad accorgersi, per tutto quel tempo, di essere attratto dagli uomini.
 
Beh, non è proprio vero.
A volte, quando capitava che io e Sasuke ci trovassimo insieme negli spogliatoi dopo gli allenamenti..
Oh, accidenti, davveroun idiota.
 
Le labbra di Sasuke scesero a baciargli il collo, seguendone il profilo con la lingua e lasciando dietro di sé una scia di segni rossi che Naruto, successivamente, si sarebbe dovuto preoccupare di coprire in qualche modo.
«Sa..suke».
L’Uchiha incrociò il suo sguardo con occhi maliziosi. «Vuoi che mi fermi?».
Naruto lo fulminò.
Avrebbe dovuto aspettarsi una domanda come quella da lui: ogni volta che scopriva una debolezza altrui, doveva per forza infilare il coltello nella piaga e girare, girare, girare..
Arrossì violentemente, abbassando lo sguardo.
«No», borbottò, sentendosi incredibilmente scoperto.
Ma Sasuke non sembrò essere intenzionato a prendersi gioco di lui. Avvicinò due dita alle sue labbra, facendo pressione per farle schiudere.
«Leccale».
Il biondo sussultò. «Io.. cosa?».
«Suvvia, dobe, cerca di essere collaborativo come hai fatto stanotte».
A quelle parole, l’Uzumaki si sentì ribollire. Sasuke lo stava sfidando e lui non gliel’avrebbe data vinta. Ben attento a non interrompere il contatto visivo, accolse tra le labbra le due dita lunghe e affusolate dell’amico, circondandole con la lingua.
Il pensiero di cosa sarebbe successo dopo, con quelle due dita, non l’aveva nemmeno vagamente sfiorato.
L’Uchiha sostituì la lingua alle falangi, prima di costringere Naruto a voltarsi.
Il biondo appoggiò le mani contro il muro, stringendo i denti quando percepì il primo dito violarlo.
«Non dovrebbe fare molto male. Stanotte non sono stato.. come dire, molto gentile. Il tuo corpo dovrebbe essere già relativamente pronto».
 
Ecco cos’era quel dolore.. 
 
Quando entrò anche il secondo dito, Naruto si rese conto che, nonostante il primo impatto, il dolore era sopportabile. Quasi.. piacevole.
La mano libera di Sasuke gli afferrò violentemente i capelli, facendolo piegare fino a premergli la faccia contro la superficie piatta del tavolo.
«Resta in questa posizione», mormorò l’Uchiha al suo orecchio, mordicchiandoglielo.
Piegato in quel modo, Naruto si sentiva completamente sottomesso.
Iniziò a fantasticare su un possibile ammutinamento: visto che lui era stato sotto per ben tre volte – anche se non lo ricordava – adesso toccava a Sasuke.
Ma non ebbe nemmeno il tempo di mettere in ordine il concetto nella sua testa, che il membro dell’Uchiha si sostituì alle sue dita, penetrandolo.
E allora, si rese conto Naruto, essere sottomesso non era proprio malaccio.
Le spinte di Sasuke erano forti e decise.
 
Chissà se stanotte è stata la prima volta che lo ha fatto con un uomo.
 
I gemiti spezzati dell’Uzumaki raggiunsero l’Uchiha che, per intensificare il piacere del compagno, gli afferrò il membro con la mano libera, muovendola dapprima lentamente, poi con crescente velocità.
Si piegò su di lui, baciandogli ogni lembo di pelle a cui aveva accesso. «Ti piace, Uzumaki?».
Naruto non rispose. Si limitò a chiudere gli occhi e serrare i pugni, stringendo il legno del tavolo che ormai gli faceva da sostegno. Ansimò ancora una volta, prima che Sasuke uscisse da lui, costringendolo a voltarsi.
I due si guardarono per un attimo, poi il biondo si avventò sulle labbra dell’altro.
Quella situazione era così strana, eppure si sentiva tremendamente appagato.
Preso da un’improvvisa voglia di fare di testa sua, l’Uzumaki lambì un capezzolo di Sasuke con le labbra, mordicchiandolo, mentre con la mano gli massaggiava la sua parte più sensibile. Poi, senza nessun preavviso, i suoi baci scesero fino al pube, senza la minima intenzione di arrestarsi.
Sasuke ghignò. «Sei proprio fatto per essere un uke».
Il biondo si bloccò, avvertendo l’impulso di morderlo , ma il desiderio di assaggiarlo fu più grande. Accolse il membro dell’Uchiha tra le labbra, succhiandolo e strappando al compagno un gemito di piacere.
Quando Sasuke lo allontanò dal suo corpo, tirandolo su, poté scorgere nei suoi occhi l’impazienza di averlo nuovamente sotto di sé.
Naruto si sentì soddisfatto nel riuscire a fare quell’effetto a Sasuke Uchiha.
Il moro lo bloccò nuovamente di spalle contro il muro, posizionandosi in modo da rendere facile il suo ingresso in lui.
Chinò il capo fino a raggiungere l’incavo della sua spalla, saturandola del suo caldo ansimare.
Naruto, invece, stringeva le mani contro la schiena dell’altro, non riuscendo nemmeno a formulare un pensiero coerente.
 
Sasuke.. Dio, è così.. Ahh.
 
Quando entrambi giunsero all’apice del piacere, l’Uchiha si allontanò dall’Uzumaki con un ghigno dipinto sul volto.
Naruto, capendo subito dove sarebbe andato a parare, abbasso lo sguardo e mise il broncio. «Non dire niente», lo minacciò.
Sasuke si leccò le labbra, gustando la soddisfazione di avergli fatto ammettere di avere ragione.
«La prossima volta mi ascolterai senza tante storie».
Il biondo strabuzzò gli occhi. «La prossima volta?».
 
Non mi farò sottomettere di nuovo in quel modo dal teme, ‘ttebayo. 
Anche se non  è stato poi così male, ma..
No.
È una questione di principio.
 
«Se vuoi che ci sia una prossima volta», iniziò incerto. «Starai tu sotto».
L’Uchiha scoppiò in una risata cristallina, di quelle a cui raramente si lasciava andare.
Naruto si ritrovò a pensare che, quando rideva, era ancora più bello.
 
Okay, adesso non esageriamo con queste cose da checca.
 
«Comunque, non ho ancora capito come, dalla festa di Ten-Ten, ci siamo ritrovati a casa mia», buttò lì Naruto, seguendo la scia per recuperare la sua biancheria.
«È facile», iniziò l’Uchiha, inclinando il capo. «Mi sei venuto vicino e hai detto “Ti va se andiamo a casa mia e facciamo sesso tutta la notte?”».
L’Uzumaki si bloccò, tremando al solo pensiero di aver detto una cosa del genere. «E.. tu?».
Sasuke ghignò. «Io ho detto “Naruto, sei sicuramente ubriaco, riparliamone domani”. Ma tu, insistendo, hai confessato che spesso mi spiavi mentre facevo la doccia in palestra. E allora ho acconsentito».
 
Ho.. ho davvero confessato una cosa del genere?
 
Ci fu un attimo di silenzio in cui Naruto fu indeciso tra il sotterrarsi e il buttarsi dalla finestra.
«No, non l’hai detto sul serio, ma da come hai reagito sembra che sia andata davvero così», confessò poi l’Uchiha con nonchalance.
L’altro si alzò di scatto, iniziando a rincorrerlo per la casa brandendo la cintura dei pantaloni a mo’ di arma. «Teme! Ti ammazzo!».
Ma avrebbe dovuto sapere che la cosa, al novanta per cento delle ipotesi, si sarebbe ritorta contro di lui.
 
 
Naruto Uzumaki aveva imparato due cose quella notte.
Uno: non avrebbe mai, mai, maipiù bevuto alcolici.
Due: stare sotto non era poi così male.

                         /-/-/-/-/-/

Ciao a tutti,grazie per essere fin qui spero che vi sia piaciuta questa storia,lo so non è il massimo però a causa della scuola non ho più tempo per scrivere storie più avvincenti.
Ditemi cosa ne pensate ok?
Alla prossima!!

Last Friday Night Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt