Capitolo 1 ~L'inizio di tutto~

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Manca un giorno al mio compleanno, ma era un giorno come un altro.
Durante la riunione al Simposio risultò tra i vecchi fascicoli che mancava ancora una missione da risolvere, è stata iniziata il 18.01.2000, il giorno in cui sono morti i miei genitori credo che questo c'entri qualcosa, come se loro erano le vittime. Tra le varie foto delle indagini trovai quella di un graffito, la scrittura sembrava quella dei Fenici, c'era scritto demoni, angeli e stregoni, ma dei lupi mannari niente, ma a quanto pare i Fenici non erano gli unici a saperlo, perché sotto demoni e sopra angeli e stregoni c'era scritto rispettivamente male e buoni, ma era scritto in greco antico.
Andai a parlare con Michael di tutto questo, lui sembrava molto stupito, credeva come tutti noi che nessuno sapesse niente di tutto questo.
Arrivati a casa, arrivarono Camille e James, che parlavano di come svolgere la missione, io non gli avevo detto niente perché non volevo che venivano, ma a quanto pare Michael li ha avvisati.
Iniziarono a dire chi faceva cosa e per me era troppo, quindi me ne andai e iniziai a lavorare per conto mio.
Uscii di casa, e andai verso la sede dove organizziamo le missioni, restai lì tutta la notte è la mattina dopo all'alba mi diressi verso la grotta dove si trovava il graffito, entrai e dopo un po' di tempo passato ad osservare il graffito, notai un particolare, in un angolino c'era scritto, tradotto letteralmente dal greco "per annullare la maledizione dei Demoni servono due angeli originali da scarificare", andai a casa di Camille, e la vidi piangere, parlammo un po' e mi raccontò cosa successe con James.Mi disse tutta la conversazione.....

C- James devo dirti una cosa, é da molto che vorrei dirtela ma non trovavo mai le parole giuste, però adesso mi faccio coraggio, senza girarci in torno e te lo dico, tu mi piaci.
J- Camille io non so che dire, lo so che io e te andiamo d'accordo però non provo la stessa cosa che provi tu, io...io, ehm, ti vedo come una sorella, mi dispiace tanto, adesso é meglio che vado.
C-Ah si certo ciao.
J-Ciao.

Mi dispiaceva molto per lei.Quindi cercai di tranquillizzarla...

C- Che stupida che sono stata a pensare che uno come lui potesse guardare una come me, adesso sarà tutto diverso, saremo più distanti, perché sono stata così precipitosa?sono stata proprio banale a pensarlo.
A- Tranquilla, secondo me sarete ancora amici.
C- Facile per te, tu puoi avere chi vuoi!
A-Non ti ho mai vista così triste, lo sai che se c'è un problema puoi dirmelo, perché ti ricordo che io e te siamo più che amiche, siamo sorelle e le sor....
C- Adesso basta, tutti che mi vedono come una sorella, io vorrei essere molto di più di una semplice e mediocre sorella, vorrei essere per qualcuno una ragazza, ma sai com'è non si può avere tutto dalla vita.
A- Ok, io.....ehi Michael.
M- Ehi ragazze tutto bene?
A- Si,  forse é meglio che io vado.......

Era molto strana, non la ho mai vista così.
Questa cosa, mi buttò giù, non riuscivo più a lavorare da sola, quindi mi arresi e andai da Max, ma non riuscivo a pensare ad altro che a James e a quello che aveva fatto a Camille, la ha distrutta.

Dark LightWhere stories live. Discover now