Il Germe di un Dubbio

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Sono nato come tutti gli altri, sono un uomo come voi. Non mi chiamo Dio, non sono alieno, magico od altro. facciamo un'ulteriore nota a margine, non mi sentirete parlare di demoni o spiriti in quello che è stato il mio viaggio tra le realtà dell'universo, non esistono, sono inganni della Mente.

Nasciamo tutti con lo stesso potenziale illimitato, ciò che ci differenzia è la consapevolezza iniziale con cui iniziamo questo viaggio.

Nacqui in una piovosa mattina di inizio Autunno, nacqui piccolo, 2.450 kg e fui messo in incubatrice per 11 giorni, lontano da mia madre, allontanato nei momenti sbagliati, cullato con un Carillon che odiavo e che a distanza di secoli ancora odio.

La mia infanzia fu tranquilla, questo almeno fino ai cinque anni. La Consapevolezza, quella che odio ed amo, si presento per ben due volte in raffiche ravvicinate nell'arco di un anno. Tutto questo lo vivetti con la mente di un bambino, ma fu ugualmente un'esperienza totalizzante. Il germe di un dubbio.

La prima esperienza fu uno scontrarmi con la dura realtà della vita. Fu la prima volta che Anima, inteso il mio sentire, e Mente, il mio reagire ad un avvenimento si scontrarono.

La nonna fu operata di un ascesso ad un dente, ciò che si evidenziò poco più tardi fu una grave infezione del cuore, di fatto dei batteri erano penetrati attraverso il dente malato nelle valvole cardiache e questo stava causando una forte febbre e fondamentalmente uno scompenso cardiaco, avvicinando pericolosamente mia nonna alla morte. Mettendo me, bambino, davanti ad una perdita pesante. Davanti alla realtà cruda dell'esistenza umana.

Ovviamente tutto ciò, per quanto semplificato, non era spiegabile ad un bambino. Io sapevo solo che il cuore della nonna andava aperto e operato, figuratevi che per me il cuore in quel momento era ancora rappresentato in modo stilizzato...

I miei genitori, per spiegarmi il tutto, mi comprarono un'enciclopedia del corpo umano a fascicoli e videocassette, la conoscete tutti no?

Bhe a me successe qualcosa di assurdo. Davanti a quei fotogrammi, quella colonna sonora francese, jazz, la mia mente si aprì. Trovai uno scopo. Il mio scopo. Diventare un medico.

La mia mente si eccitava, concetti complessi si collegavano nella mia mente, vedevo ciò che imparavo, immaginandolo, percependolo, conoscendolo. Lo potevo analizzare, semplicisticamente, ma lo rendevo assolutamente mio. Io potevo conoscere ed avevo bisogno di una quantità sempre crescente di cibo per la mia mente.

Nella mia visione infantile lo scopo ultimo era salvare la nonna, diventare il migliore. Non avevo ancora chiaro il concetto di morte, mi terrorizzava l'idea dell'assenza di chi amavo, ma non comprendevo minimamente ciò che per gli adulti stava a significare. La temevo, ma per una forma di conoscenza acquisita e non naturale. Il concetto di morte non era una sensazione che conoscevo istintivamente.

Iniziai le scuole elementari, a metà quadrimestre andammo in gita in un noto parco brianzolo. Fu qui che nacque il germe del dubbio. Il terribile germoglio di una domanda irrisolvibile solo con la mente.

Facciamo una premessa. La gente normalmente, e cui inizia a soffrire, utilizza solo una caratteristica alla volta del proprio essere. Ci sono persone che utilizzano la Mente e altre che utilizzano l'Anima.

I primi vivono concretamente, guardando alla terra per ciò che scientificamente è, guardando ai bisogni umani per ciò che li soddisfa, guardano al denaro come fonte inesauribile per un appetito insaziabile che li porta alla stabilità rigida e fredda di un'apparente realizzazione. Sono ingegneri e imprenditori, figli ideali dei pensatori occidentali, economi, che creano regole attorno al mondo che li circonda, per spiegare regole naturali che non comprendono e sentono, limitati dall'uso della loro mente.

Coloro che invece vivono esclusivamente di Anima, con il loro cuore davanti, sono d'apprima aperti ed ingenui e col tempo si incattiviscono, incapaci di dare un senso terreno alla loro sensibilità, diventano artisti e creature dannate incapaci di colmare il vuoto che li circonda se non durante la messa in atto dell'Arte che praticano.

Torniamo a noi.

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⏰ Last updated: Dec 04, 2016 ⏰

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