One shot Percabeth

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Era una giornata normale o quasi,al Campo Mezzosangue. Infatti era il 12 luglio,compleanno di Annabeth Chase, figlia di Atena. Lei e Percy,il suo ragazzo figlio di Poseidone,la sera prima avevano deciso che la mattina dopo avrebbero fatto un pic-nic in spiaggia per veder sorgere il sole in riva al mare.

Annabeth si svegliò molto presto, si lavò e si sistemò senza farsi sentire dai suoi fratelli nella capanna per non svegliarli. Decise di mettersi anche il costume da bagno,nel caso di una possibile nuotata fuori orario (con Percy non si sapeva mai). Indossò anche un top rosa, dei pantaloncini di jeans corti e un paio di infradito nere e si legò i capelli biondi in una treccia. -Sembri una figlia di Afrodite- le aveva detto Percy l'ultima volta che si era vestita in quel modo.
La figlia di Atena prese il cesto da pic-nic preparato già la sera prima da sotto il letto,poi uscì dalla capanna facendo attenzione a non sbattere la porta e si incamminò verso la spiaggia.

Era ancora buio e, raggiunta la spiaggia,Annabeth si accorse che non c'era anima viva. Che strano pensò. Eppure ieri Percy mi ha detto che ci saremmo dovuti incontrare a quest'ora o anche prima,ma lui non si vede.
La figlia di Atena decise di aspettare il suo ragazzo ancora per un po'. Appoggiò il cestino per terra, si tolse le infradito e si sedette a gambe incrociate nella sabbia,aspettando il suo Percy.

Un'ora. Era passata un'ora da quando Annabeth era arrivata in spiaggia e il figlio di Poseidone ancora non si vedeva. Il sole stava sorgendo. Vabbè,se Testa d'alghe non arriva, nessuno mi vieta di tuffarmi in acqua. In questo modo aspetterò ancora un attimo. Può darsi che stia ancora dormendo...
La figlia di Atena si mise in costume e si disfò la treccia,lasciando che i riccioli biondi le ricadessero sulla schiena. Prese la rincorsa e si tuffò nell'acqua limpida e gelida illuminata dai primi raggi del sole. Fece una nuotata fino a quello che chiamavano "Lo scoglio delle sirene", ma quando si girò per tornare a riva, qualcosa la afferrò per una caviglia,trascinandola a fondo. Oh,santo Zeus,che cosa sta succedendo?. La figlia di Atena si mise a urlare con tutto il fiato che aveva nei polmoni,poi,all'improvviso,una mano umana uscì dall'acqua e le tappò la bocca,trascinandola definitivamente nel profondo delle acque.

Sono morta. Sì, lo so,sono morta.
La cosa che suonava strana era che ad Annabeth sembrava di aver già sentito quel tocco sulla pelle. Una carezza,qualcuno la stava accarezzando. Aprì gli occhi e si ritrovò davanti a un ragazzo con i capelli neri,gli occhi verdi,un sorriso stampato sulla faccia. Respirava,proprio come lei. Erano circondati da una bolla d'aria sul fondo della Baia.
-Testa d'alghe...-. Il ragazzo scoppiò a ridere. -Ehi Annie,dai,per essere figlia di Atena ci sei arrivata un po' tardi al fatto che ti stavo aspettando nel regno di mio padre-. Annabeth non poté non trattenere una risatina,anche se in quel momento era arrabbiatissima con Percy.
-Mi hai fatto prendere un colpo!! Ma ti sembra questo il modo di... di... di incontrare la tua ragazza per farle gli auguri di compleanno, Testa d'alghe?!-. Percy smise di ridere e si fece serio. -Beh,dai,almeno è stato divertente...-. Notò subito l'espressione della figlia di Atena. -Ehm...okay,forse per me. Comunque...-. Il ragazzo dagli occhi verdi come il mare tirò fuori una conchiglia dalla tasca dei bermuda e la porse ad Annabeth. Questa la guardò con grande interesse. Era grande quanto il palmo di una mano,di un rosa perlato e su un lato... c'era intagliata un'immagine di lei e Percy che si baciavano sott'acqua e,in un angolo,la firma "Percy Jackson". Quella scena era successa esattamente due anni prima. - Buon compleanno sapientona- le disse Percy avvicinandosi a lei e dandole un lieve bacio sulla guancia.

PercabethWhere stories live. Discover now