Capitolo 22

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Era passata più di una settimana dal mio viaggio in Texas con le ragazze, ed ora ero ritornata alla mia solita routine: avevo tanti spettacoli ed interviste promesse ai miei fan, dopotutto ero sparita per un mese. Siccome mi mancavano loro ed anche cantare, avevo deciso di riprendere il ritmo.

La mia agenda impegnata tuttavia non mi vietò di tornare a Miami per il compleanno di Sofi che sarebbe stato in pochi giorni. La donna dagli occhi marroni ed io ci eravamo tenute in contatto via messaggio. Era abbastanza piacevole vedere quanto importasse a Camila della nostra nuova "amicizia" e mi ricordava noi bambine ai tempi di X-Factor, quando mi stava sempre addosso. Adesso non lo faceva, almeno non letteralmente perché eravamo così lontane, ma provava al meglio affinché mi accorgessi che voleva davvero rincominciare. E me ne accorsi.

Ma ancora non avevo organizzato bene la mia visita, non le avevo promesso nulla. Stranamente invece nella mia mente avevo tutto organizzato, sapevo di volerla sorprendere. Continuavo a stuzzicarla, sottolineando il fatto che volessi un vero e proprio invito, non solo un messaggio di richiesta.

"Lauren muoviti, la nostra prenotazione era per le sette e sono già le otto!" Normani urlò, mentre io pensierosa stavo finendo di prepararmi in bagno.

"Calmati, arrivo subito." Risposi con tono di voce pari al suo.

Avevamo deciso di andare fuori a cena per celebrare la mia ultima sera lì, dato che il giorno dopo sarei partita per Los Angeles. Di solito non andavo fuori le sere prima degli show, ma feci un'eccezione, indossando anche un vestito abbastanza sexy e più make-up di quanto ne mettevo altre volte: aggiungendo un po' di ombretto i miei occhi apparivano ancora più brillanti. A volte il loro colore cambiava, dipendeva dal mio umore, credo.

Mi guardai un'ultima volta allo specchio e, dopo essermi passata il famoso rossetto scuro sulle labbra, uscii dal bagno.

"Scusa, dovreste essere onorate che mi sono vestita così per voi."

Entrambe risero. L'intervistatrice aveva finalmente accettato la mia richiesta di lavoro ed ora era ufficialmente la mia manager. Le due donne erano vestite tanto elegantemente quanto me, infondo un ristorante di classe era dovuto ad una serata come quella.

Così dal nulla, udii il suono del campanello.

"Hai invitato qualcun altro?" Chelsea chiese ed io scossi la testa. Dirigendomi verso la porta, mi domandavo chi mai potesse essere e quando la aprii rimasi di sasso.

Era Camila. Mi guardò dal basso verso l'alto, osservando il mio outfit attentamente e scorsi un leggero rossore sulle sue guance.

"Sorpresa." Rise nervosa.

"Sì, questa è una sorpresa, entra."

Non ero sicura su cosa dire, perché ero molto confusa. Cosa ci faceva qui? Non che mi dispiacesse, ma è apparsa dal cielo. Camminò oltre me, mettendo piede nell'appartamento e non riuscii a trattenermi dal guardare il suo fondoschiena: quei jeans le stavano proprio bene. Sentii Normani e Chelsea urlare come delle ragazzine al loro primo concerto, immaginai che l'avessero vista.

Raggiunte le mie amiche nella sala, mi pentii di non aver posato le mie braccia attorno alla giovane perché le altre la stavano ora abbracciando.

"Sì! Fanculo la cena andiamo a ballare la salsa come l'ultima volta." Disse l'intervistatrice piena di entusiasmo.

"No! Scusate non sapevo aveste già altro da fare." Si girò per guardarmi.

"Volevo solo darti questo." Continuò porgendomi un bigliettino. Poco dopo mi accorsi che era l'invito al compleanno di Sofi, non potevo crederci. La guardai intensamente negli occhi, rendendola nervosa, proprio come volevo. Si morse il labbro, mentre le altre due ci osservavano.

Do I Wanna Know? (Traduzione Italiana) [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now