Prologue

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«Ti odio» borbotto al ragazzo accanto a me, lanciandogli un'occhiata di fuoco.

«Be', non è che tu mi stia molto più simpatica» risponde lui a sua volta, penetrandomi coi suoi occhi d'un colore così vivo e puro che fa male. Non è giusto: perché i coglioni sono sempre i più belli?

Sposto lo sguardo dai suoi occhi e mi guardo attorno, osservando stranita la fontanella che ci sta vicino, aggrottando la fronte pensierosa. «Ma questa fontanella era qui già da prima?» chiedo al ragazzo, nonostante preferirei evitare di porgli anche solo una mezza parola.

«Che te ne frega» fa spallucce, in maniera strafottente, e trattengo la voglia di prenderlo a pugni, o magari a testate contro la fontanella.

«Ti odio, Michael Clifford» sono le uniche parole che riesco a dire prima che una luce fin troppo luminosa, bianca da far schifo, ci avvolga. Dura solo un istante, ma cambia qualcosa. Non so dire che cosa fino a che non riapro gli occhi, terrorizzata, e «Oh, no» è l'unica frase che riesco a formulare.
Cazzo. Cazzo. Cazzo.

🌸🌸🌸

HOLAAA!
Eccomi con una nuova storia che spero vi ispiri abbastanza da inserirla in biblioteca, eh eh.

Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e ci rivediamo lunedì con Rain e giovedì con Freaking me out.
Love y'all.
- Tatia;

Ps. Spero stiate tutti bene, nonostante le scosse che colpiscono da mesi l'Italia. Per qualunque cosa, scrivetemi.
Sono con voi.

Freaking me out || Michael CliffordWhere stories live. Discover now