Fuori fa freddo e dentro è inverno

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Era buio dentro, più buio del solito, non solo aveva litigato con Camila, litigio che aveva portato alla fine della loro relazione, ma quest'ultima aveva anche deciso di lasciare il gruppo, aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, le ragazze erano scosse tanto quanto lei per questa notizia e sicuramente se avessero iniziato a parlare il tutto si sarebbe concluso con tutte loro che piangevano, Lucy, la sua migliore amica era dalla sua famiglia a Puerto Rico, troppo distante da lei e una semplice telefonata non sarebbe bastata, solitamente, quando sentiva questo senso di vuoto aveva la sua ragazza accanto con la quale si sfogava, ma questa volta non sarebbe stato possibile perchè la loro storia era finita, perchè era proprio lei il motivo di questo dolore, come può una persona farti provare cosi tanta felicità e allo stesso tempo farti toccare il fondo? Camila voleva una carriera da solita, lei e le ragazze invece non avrebbero mai voluto separare il gruppo o per lo meno non in questo momento e modo, ma nonostante tutto si sentiva anche egoista perché se lei non era lì per Camila, supportarla ed incoraggiarla a realizzare il suo sogno, perché lei dovrebbe essere lì per consolarla? Erano giornate come questa che voleva non esistessero, era in giornate come questa che desiderava sparire per sempre, perchè si, da fuori sembra tutto bello, tutto facile ma bisogna starci dentro per capire realmente, per vedere come una semplice ragazza di 20 anni viene letteralmente trasformata in una macchina per fare soldi, che non viene considerata nemmeno più come persona, ma una semplice 'schiava' nelle mani di coloro che dirigevano tutto, era così persa nei suoi pensieri che non vedeva dove stava camminando e andò a sbattere direttamente contro la cubana, le carte che Camila aveva in mano caddero a terra e lei trattenne un gemito di fastidio quando vide il viso della donna che aveva di fronte

"Lauren? Tutto ok?"

Invece di dare una risposta, la maggiore scosse la testa e cercò di allontanarsi cosa che però Camila non le permise di fare

"Dimmi cosa c'è che non va"

La cubana aveva un tono di voce molto triste e preoccupato e questa era l'ultima goccia che fece traboccare il vaso, non solo lei sapeva di essere un fallimento, faceva del male anche alla donna che amava, non aveva più stimoli, si sentiva come se ormai tutto ciò che poteva offrire l'avesse dato, si sentiva come se non avesse più senso per lei continuare a vivere, oramai la depressione, lo stress, avevano avuto la meglio su di lei, aveva fallito con il gruppo, aveva fallito con la sua ragazza, aveva fallito con se stessa, era diventata tutto ciò che da bambina non voleva essere, una donna incapace di provare qualsiasi emozione perché i mostri della fama e del successo, avevano fatto si che quella parte bambina che era in lei sparisse sempre di più con il passare del tempo

"Lauren, parla con me" chiese Camila dolcemente

Ma la maggiore sfuggì dalla presa della mora e corse via, corse verso la sua stanza, entrò nel bagno e si rannicchiò vicino alla vasca, quella stanza era piena di cose belle da ricordare, di tutte le volte che lei e Camila vi si erano chiuse dentro quando volevano avere un pò di intimità, di tutte le volte che non appena iniziavano a baciarsi vedevano Dinah spuntare dai posti più impensabili per immortalare quei momenti, perchè diceva lei che eravamo la sua ship, e tutto questo le faceva semplicemente troppo male, si alzò dal pavimento e aprì il piccolo mobile sopra al lavandino, prese una lametta e si risedette allo stesso posto di prima, giocò con essa per pochi minuti, la muoveva avanti e indietro, ad un certo punto si fermò guardò il suo polso e subito dopo guardò il bordo tagliente, che cosa accadrebbe se morisse li, adesso, quanto tempo ci metterebbero per trovarla?Quanto tempo sarebbe dovuto passare prima che potesse rincontrare suo nonno? La sua si che fu una morte da eroe, lui ha reso orgogliasa la sua famiglia, lei li ha distrutti, la sua mano sembrò muoversi da sola, portò la lametta fino al polso, fare del male a se stessi per evitare di farlo agli altri, era questo ciò che pensava quando perse ogni consapevolezza intorno a lei e fece un taglio, era piccolo e lei ancora non si sentiva nulla, così, invece di mettere giù l'oggetto, ne fece un altro, più lungo e più profondo, rispetto al precedente, non appena spostò nuovamente la lama la porta del bagno si aprì improvvisamente, Lauren alzò lo sguardo, per la fretta deve aver dimenticato di chiudere a chiave, non appena si rese conto di chi fosse chiuse gli occhi, gli occhi di Camila si spostarono dal viso della maggiore fino alla lametta insanguinata tra le sue mani, rimanendo a bocca aperta quando le vide il polso, si voltò di scatto, chiuse la porta e corse fuori, Lauren scoppiò a piangere, non aveva solo fallito con la sua fidanzata, ora l'aveva segnata per sempre, fu quello che la convinse ancora di più e non appena stava per fare l'ultimo e definitivo taglio, Camila spalancò la porta di nuovo e la chiuse a chiave, si diresse verso lei con in mano garze e disinfettante

"Cominciare a parlare" disse semplicemente mentre controllava la gravità delle ferite

Lauren aprì la bocca, cercando di parlare, ma le parole non uscivano, le ferite non erano abbastanza profonde da causare un danno effettivo, né avevano bisogno di punti di sutura, cosi Camila si limitó a disinfettarle e a fasciarle i polsi, una volta finito si alzò, mise le mani su Lauren e la spinse sul letto per poi stendersi accanto a lei e stringendola forte a se

"Se non vuoi parlare, va bene, ma non farlo mai più"

Entrambe cominciarono a piangere

"Ti amo Lauren, non potrei sopportare una cosa del genere, non ti azzardare più a pensare nemmeno per un minuto che io non sono lì per te quando hai bisogno, ci siamo lasciate è vero ma questo non significa che io abbia o potrò mai smettere di amarti, lo capisci?"

Lauren annuì con la testa, non riusciva a parlare ma si strinse ancora di più a lei.

BETTER TOGETHER-(Camren One shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora