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Sono ancora sul letto, i corpi caldi a contatto. Claudio, dietro, stringe il compagno quasi come se volesse proteggerlo. Qualche volta gli bacia delicatamente la testa, mentre Mario gli accarezza teneramente le mani. Ma Claudio si ferma di colpo. "Che succede?" Chiede Mario voltandosi in modo da vederlo in faccia. "Nulla, pensavo..." "A che pensavi?" "Non è importante, tranquillo" "A Clà, non me fa' incazza' pure mo'. Dimme a che pensavi, dai." Con grande stupore per Mario, Claudio inizia a ridere e incalza dicendo: "Adoro quando parli così." E gli bacia la tempia. "Si si, va bene. Ma non mi hai ancora detto a cosa stavi pensando" Sorride Mario. "E va bene. Stavo pensando a noi, al fatto che quando ho iniziato uomini e donne non credevo che avrei provato emozioni così forti, nonostante ci sperassi davvero tanto." "Vale anche per me. Sono sceso per l'appuntamento al buio e volevo fare sostanzialmente un'esperienza nuova, diversa dalle altre. Mai avrei pensato che tu mi notassi..." "Fin dal primo speed date mi sei rimasto in testa, Mario. Ti pensavo costantemente prima perché avevo dei dubbi su di te, su quello che poteva essere il nostro futuro insieme. Poi perché mi sei entrato nel cuore veramente tanto." Si interrompe e gli accarezza dolcemente i capelli. Gli piace tantissimo passare la mano tra i neri capelli di Mario, gli mette tranquillità. Mario alza gli occhi per guardarlo, come se volesse invitarlo a continuare. Claudio interrompe il silenzio facendogli una domanda: "Ma sinceramente, cos'hai pensato di me quando mi hai visto?" "Te l'ho detto, Clà, ho pensato che avevo avuto fortuna perché sei proprio bono. Poi conoscendoti questo pensiero si è rafforzato sempre di più, fino ad oggi che..." Questa volta è Claudio a guardare il compagno perplesso. Solleva un sopracciglio e si allontana un po' scostando il corpo. "Che?" "No niente, dicevo fino ad oggi che stiamo insieme. Ora dormiamo un pochino? Sono stanchissimo." "Ok" dice Claudio. Si gira dall'altra parte e sente Mario che gli cinge il fianco con il braccio sinistro. È contento di averlo lì, di essere insieme, di aver fatto l'amore. Ma non può non essere preoccupato per quello che gli stava dicendo Mario e improvvisamente si raffredda. Vorrebbe alzarsi e andare in sala, ma sa che Mario si preoccuperebbe pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato, e non è così. Claudio sa che le paranoie sono sue, non sono neanche fondate. Così decide di rimanere lì a farsi coccolare, finché cade in un sonno profondo, era veramente stanco.

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