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Non sapevo cosa avevano in mente i Mikaelson ed era qualche ora ormai che ero seduta sul letto con gli occhi chiusi a focalizzare la mia magia.

-Danzan le streghe sotto la luna. La loro danza porta fortuna. Danzan le streghe nella notte scura, non bisogna avere paura- aprii gli occhi vedendo la figura di Kol a braccia conserte.

Alzai un sopracciglio infastidita dalla sua presenza.

-Ero uno stregone anche io prima- disse sorridendomi.

-Nessuno te l'ha chiesto- dissi ritornando con gli occhi chiusi. Sentii poi una ventata di vento e sentire il vampiro grugnire.

-Ingegnosa la strega-vampira - disse Kol con tono divertito.

-Chiamasi protezione da voi, originali bastardi- esordii aprendo un occhio, vedendolo sorridermi.

-Addirittura- disse con una risata fragorosa. Sorrisi anche io, vedendo la sua reazione alquanto pacata. Di colpo si avvicina alla barriera con sguardo sottile.

-Ti avrei già staccato la testa con i miei denti, ma ci servi strega- disse in un sussurro agghiacciante, per poi sparire

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-Ti avrei già staccato la testa con i miei denti, ma ci servi strega- disse in un sussurro agghiacciante, per poi sparire.

-Siete tutti pazzi- dissi scuotendo la testa.

-Ti stai divertendo?- quella voce.

-MALACHAI ESCI DALLA MIA TESTA!- urlai aprendo gli occhi, togliendo anche la barriera.

-E come mi divertirei se no?- mi disse con una risata.

Ringhiai e uscii velocemente dalla stanza, diretta nello spiazzo scendendo le scale.

-MALACHAI!- gli urlai una volta difronte.

Mi sorrise, muovendo poi la sua mano in mia direzione.

Mi fece rivedere tutte quelle scene: il sangue, il suo volto sporco di sangue, le sue manine ancora aperte in attesa di aiuto in mezzo a quelle fiamme.

-Era tua figlia!- gli urlai chiudendo gli occhi e serrando i pugni.

-Era tua figlia!- gli urlai chiudendo gli occhi e serrando i pugni

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-Come?- mi chiese con tono divertito Malachai, avvicinandosi a me.

Aprii gli occhi, guardandolo con le lacrime che silenziose scendevano dai miei occhi.

-Luna era tua figlia...- dissi cercando di contrastare le lacrime, con i pugni chiusi.

Kai mi guardò chiudendo più volte gli occhi, incredulo e sbalordito.

-Non è possibile...tu menti!- mi urlò contro, indicandomi e indietreggiando, camminando in tondo sul posto.

-Vedi tu stesso! Non sono una bugiarda!- dissi avvicinandomi a lui e allungando le mani.
Si fermò a guardarmi e scosse la testa.

-Non è possibile, Isabel...- disse guardandomi con la fronte aggrottata, quasi fosse dispiaciuto.

-Ero incinta quando mi sono resa conto di essere affiancata dal diavolo...- dissi asciugandomi con una passata veloce, le lacrime con il dorso della mano.

-Perché non me lo hai detto?!?- urlò, prendendomi dalle spalle, costringendomi a guardarlo, sprofondando in quegli occhi così blu.

-Perché ormai ero andata avanti- dissi con il cuore a pezzi.

Vidi gli occhi di Kai lucidi, vedendo poi una lacrima rigargli il volto.
Si avvicinò a me, posando la sua mano sul mio collo.
A quel contatto, chiusi gli occhi, respirando a fondo.

-Hai passato il peggior momento della tua vita senza di me, per colpa mia. Devo essere proprio un bastardo senza cuore- mi disse malinconicamente. Aprii gli occhi vedendolo sorridermi amaramente.

-Invisique- disse Kai, prima di sparire con un sorriso sulle labbra e lasciarmi sola con ricordi dolorosi per la mente

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-Invisique- disse Kai, prima di sparire con un sorriso sulle labbra e lasciarmi sola con ricordi dolorosi per la mente.

-Maledizione...Maledizione!- urlai annegando ancora una volta nei miei ricordi e sentimenti.

Caddi a terra, con le mani nei capelli, piangendo senza sosta: ricordo ancora il suo odore, che sapeva di camomilla e miele, ricordo le sue manine che stringevano le mie con forza, ricordo i suoi occhi verdi guardarmi con felicità e amore, ricordo la sua voce sottile e gentile, ricordo i suoi boccoli castani chiari, ricordo di quanto assomigliasse a Kai...la nostra piccola Luna.

-Avrei voluto esserci quando ne avevi bisogno- sentii la voce di Kai nella mia testa.

-Dovevi esserci sempre!- urlai, sbattendo i pugni sul pavimento, sentendo tremare tutto intorno a me.

-Phasmatos Sintu Corpora, E It A Rero, Quest Ero Immortalis. Phasmatos, Victoris, E Insipio Exu Ne Moris. Sintasia Sintu Corpora, Quest Ero Immortalis.- urlai con rabbia.

Tutto il cielo divenne nero e cupo, iniziò un forte vento, susseguito da lampi e fulmini.

-Fermati immediatamente!- mi sentii dire alle spalle.

Mi alzai e mi voltai vedendo Klaus, guardarmi con sguardo duro, serrando la mascella.

Scossi la testa, sorridendogli.

Era pronto ad attaccarmi ma lo feci volare e gli spezzai il collo con un cenno della mano.
Si presentarono gli altri due fratelli.

-Lasciatemi passare o farete una fine peggiore della sua- dissi con tono duro e agghiacciante, vedendoli farmi spazio e lasciarmi passare.

Andai fuori dalla casa, in mezzo alla strada, vedendo i passanti correre via spaventati.

-MALACHAI, ESCI FUORI!- urlai rabbiosa, facendo cadere poco più in là da me un fulmine che formò una crepa all'asfalto. Non vedendolo comparire, iniziai a divertirmi.

-Incendia- dissi verso qualche negozio.

-Non farmi diventare cattiva!- urlai, vedendo poi comparire lontano da me, la figura di Kai. Era rabbia allo stato puro.

-Brutto tempo, eh?- chiese con tono sarcastico, Kai, sorridendomi e avvicinandosi a me.

-Molto spiritoso- dissi correndo da lui con la mia velocità vampirica, stringendogli la gola con la mano, vedendolo irrigidirsi e sentire la sua paura aumentare.

-Hai spento la tua umanità- sussurrò in difficoltà Kai, guardandomi con rabbia e tristezza.

Burn With Me - The Originals FFWhere stories live. Discover now