✧Four hours✧

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-4

Quattro ore.

Mancano solo quattro semplici ore e questo anno di merda sarà finito.

Non che sia stato così pessimo, ma è stato veramente inutile. Noioso. Vuoto.

Si, vuoto, come me. È dall'inizio di quest'anno che mi sento vuoto. Non ho uno scopo per la quale andare avanti, perché dovrei averne? Si beh, ho Taehyung e Jungkook, ma loro potrebbero benissimo vivere senza di me. Si completano a vicenda, chi sarei io? Il terzo in comodo...

Adesso sono qui... in questa enorme casa di non mi ricordo più qual era il nome.....Ah! Namjoon! Un amico di amici di amici di Taehyung e Jungkook. Forse neanche l'hanno mai visto di quanto lontano gli viene come amico.
Gli sarò sembrato alquanto disperato per invitarmi ad una festa del genere.

"Ci sarà tantissima gente! Dovresti venire!"disse Taehyung quel fatidico giorno, mentre avvolgeva il fianco di Jungkook con un braccio.

Eravamo nel mio appartamento ed io avevo avuto uno dei miei momenti no. 'Momenti no'.... beh.. una mia ricaduta di depressione. Perché sì, finito il liceo entrai in una fase pessima di depressione. Perché? Non lo sapevo neanche io.. Sapevo solo che non avevo voglia di fare niente, di non vedere nessuno. Avevo perso entrambi i miei genitori e dovetti trasferirmi in un appartamento da solo. Ma non era solo quello il motivo della mia depressione. Beh certamente fu quella la goccia che fece traboccare il vaso. Non ho mai avuto una grande autostima, anzi, pessima. Sotto i piedi oserei ben dire. Non ho mai saputo qual era il mio talento, neanche mi sforzavo a trovarlo. Perché l'avrei dovuto fare? Se tanto poi non sarebbe servito a niente? Tanto non sarei mai diventato quello che ho sempre voluto fare. "Cosa vuoi fare da grande?" ti chiedevano sempre a scuola. C'è chi rispondeva con "il dottore!", o "l'attrice!" o anche "il poliziotto!" Io rispondevo sempre "Servirebbe a qualcosa?". Da piccolo avevo tanti di quei sogni. I miei genitori mi spronavano ogni giorno a seguirli, ma una volta che se ne andarono...chi c'era a spingermi a dare il meglio di me? Non credevo più a nulla. Ogni cosa era una menzogna. "Rimarrete per sempre con me Eomma, Appa?" chiesi ai miei genitori una sera del mio compleanno. "Certo piccolino" rispose mia madre accarezzandomi dolcemente i capelli.

Bugie. Tutte bugie.

Non credo più a neanche una parola che possa uscire da uno di voi. Nessuno.

"Salve! Vuole dell'altro vino?" mi chiese un cameriera, vedendomi col bicchiere vuoto in mano.

Scossi la testa e risposi "No grazie, sto bene così" per poi posarle il bicchiere sul vassoio.

Ma dove cazzo sono Taehyung e Jungkook?

Siamo venuti in macchina insieme, mi sono pure venuti a prendere a casa con la forza, dato che volevo rimanere sotto le coperte del mio letto a deprimermi, e adesso se ne sono scappati? Che begli amici...

Beh in fondo non li biasimo, hanno bisogno dei loro spazi. Chi vorrebbe la compagnia di uno come me? Uno che solamente con la sua presenza ti fa sparire il sorriso dalle labbra e ti fa sentire un verme?

Forse dovrei solo farla finita.....

"Vuole una tartina, signore?" mi chiese un'altra cameriera.

"Ho detto no grazie, sto bene così" finsi un sorriso e le feci cenno con la mano di allontanarsi.

La vidi fare un inchino di scuse e si dileguò in mezzo alla folla di persone vestite eleganti, tutte intente a parlare fra di loro. Probabilmente di cose da grandi, cose importanti. Cose di cui a me non fregava un emerito niente.

Four hoursWhere stories live. Discover now