Prologo

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Possiamo benissimo dire che non ho una vita normale.
Mi chiamo Ginevra ho 19 anni,capelli castani,occhi verdi,vado a scuola solo per dare una soddisfazione a mia madre,perché d'altronde non vedo l'ora di uscire da quel manicomio. Frequento il quarto anno. Ho una sorella di nome Carlotta lei ha 4 anni.
Vi starete chiedendo "Perché non ha una vita normale?" Ve lo dico subito.
Ecco all eta di 4 anni mio padre iniziava ad uscire la sera e a tornare ad orari improponibili tipo alle 10 di mattina. Poi quando tornava iniziava a picchiarmi ed urlarmi contro. Mia madre faceva tutto per impedirglielo ma se mi difendeva finiva che lui picchiava anche a lei.
Da quando è nata mia sorella le cosa cambiarono. Non in meglio. Dava gli schiaffi pure lei. Ma con me non dava tregua. Ogni motivo era buono per farmi del male.
Così mia madre quando avevo 15 anni ci portò lontano da Roma. A Modena.
Lì compro una piccola casa. Non era grande e bella ma era tutto quello che ci potevamo permettere. Mio padre se così lo posso definire ci sfamava e pagava il resto prima di tutto cio ovviamente.
Da quel giorno fino ad ora ho legato solo con una persona. Eleonora. È la mia migliore amica lei mi capisce.
Mi rinchiudo molte volte il me stessa e quando lo faccio inizio a piangere. Non riesco a pensare al mio passato.
E se ritornasse?
Ecco la domanda che sempre mi pongo.
Mia madre fa di tutto per non farmi mancare niente anche se a volte i soldi lo impediscono.
Lavora per uno stilista importante.
Ora starete dicendo. "Dovreste avere tanti soldi allora?" È vero ma dobbiamo pagare le bollette,l'affitto della casa e i debiti che mio padre non ha pagato per farci un altro dispetto. 
Dico un altro perché da quando ci siamo trasferite ce ne ha fatti tanti.
Ecco la mia brutta vita riassunta in piccolo.

Angolo autrice.
Ciao ragazze e ragazzi spero che la storia vi stia piacendo

Prendimi per mano ||Federico Rossi||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora