2. We Found Love (Parte II)

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8 Giugno 2016

I primi giorni di convivenza li trascorsero in una bolla di sapone. Non uscirono di casa se non per l'ora necessaria ad andare a fare un po' di spesa e tornare indietro.

Il trasloco di Noora non aveva richiesto più di mezza giornata, così sabato sera avevano già sistemato tutto nell'appartamento, come se lei avesse sempre vissuto lì.

A William piaceva vedere le loro cose mischiarsi; finalmente quella casa fredda e impersonale, dove per anni si era sentito un ospite, gli appariva come un luogo in cui voler tornare. Un nuovo calore si era insinuato tra quelle mura, e non trovava una ragione valida per cui la decisione di vivere insieme potesse essere sbagliata.

Dal canto suo, Noora cercava di tenere la propria razionalità a bada, in modo da non creare inutili tensioni in quei giorni di assoluta pace. In fondo, sentiva che non stavano soltanto cercando di vivere appieno la loro relazione nel presente, ma che avevano gettato le basi per costruire un futuro a tempo indeterminato. Inoltre, quando c'erano i sentimenti di mezzo, non esisteva nessuna logica che potesse prevedere come sarebbero andate a finire le cose.

Per tre giorni non fecero altro che fare l'amore e poltrire.

Il mercoledì, tuttavia, decisero di ritornare con i piedi per terra, così accesero i cellulari che avevano spento sabato sera.

Dove cazzo sei finito, brutto stronzo? Sarà meglio che ti presenti alla festa di fine anno, o ti do fuoco alla macchina. Sai che ho il codice del garage.

L'ultimo dei quattordici messaggi che Chris aveva mandato a William in quei giorni, non lasciava spazio a dubbi sul fatto che l'amico fosse quantomeno irritato per la sua sparizione improvvisa.

"Chris è incazzato come una bestia", esordì William, guardando Noora dal capo opposto del tavolo a cui si erano seduti a fare colazione. Lei sedeva con le spalle alla finestra, e il sole la colpiva mettendo in evidenza la chioma ancora arruffata dopo il sonno. Era adorabile quando era così in disordine, ma William non glielo fece notare, altrimenti li avrebbe sistemati subito.

Noora voltò il proprio cellulare verso di lui, mostrandogli un messaggio da parte di Vilde.

Non so dove tu sia finita, ma alla festa dobbiamo esserci tutte, altrimenti che Bus siamo?

"Se dovessi mancare, Vilde darebbe di matto. Quando mette di mezzo il Bus significa che non accetta rifiuti", gli disse.

"Quindi questa sera andiamo alla festa", concluse William.

"Andiamo alla festa", confermò Noora.

William sapeva che a Noora non piaceva andare spesso alle feste affollate, ma quella sera sarebbe stato anche peggio, perché per la prima volta si sarebbero presentati ufficialmente insieme ad un evento. Non che la loro relazione fosse più un segreto ormai, considerando anche che venerdì non si erano risparmiati baci e carezze davanti ai loro amici, ma questa volta sarebbe stata presente una gran parte degli studenti della Hartvig Nissen, e per Noora non sarebbe stato facile esporsi in quel modo. Benché non si vergognasse di farsi vedere con lui, data la reputazione e la popolarità di William, si sarebbe trovata al centro dell'attenzione, per non parlare del confronto con tutte le ragazze che avevano avuto a che fare con lui prima che arrivasse lei. Erano semplici paranoie dettate dalle sue insicurezze, eppure avrebbe preferito di gran lunga rintanarsi in casa con lui come avevano fatto fino ad allora.

Inoltre, l'unica volta in cui avevano interagito come coppia davanti a tutta la scuola era stato il giorno in cui Nikolai aveva mentito a William dicendo di essere stato a letto con Noora, e lei lo aveva rincorso disperatamente attraverso il cortile. Da allora le voci sul loro conto erano passate dal pettegolezzo a tinte rosa, alla cronaca nera. Noora era diventata la primina fedifraga che aveva fatto innamorare e poi sparire dalla faccia della Norvegia William Magnusson.

{Sospesa} Mer Og Mer - Sempre di più [Noora/William]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora