Una Nuova Amica

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10 Settembre 2017

"Din don" suonano al campanello.
Mi alzo mentre Eric ed i bambini stanno ancora dormendo, mi infilo le ciabatte ed una veste e scendo le scale per andare ad aprire.

Apro la porta e non solo mi accorgo che sta piovendo a dirotto ma anche che chiunque avesse suonato prima, in questo momento non è presente.

Richiudo la porta.

Mi volto verso la cucina  per andare a preparare la colazione. Scaldo il latte per i bambini, metto i biscotti in tavola con il succo, il the, il cacao e lo zucchero, e preparo un caffè per me è per Eric.

Mentre ritiro il latte dal Microonde risuonano alla porta.

Riapro il portone e stavolta scendo giù per vedere chi si diverte a fare questi stupidi scherzi il sabato mattina alle 9.00.

Mi affaccio e non vedo nessuno.

Quando sto per richiudere il portone sento piangere qualcuno;  mi allontano di più dalla porta e vedo in un angolo del palazzo di fronte a me una ragazza in lacrime .

Da lontano sembra che abbia una quindicina di anni. Attraverso la strada e mi avvicino.

È sdraiata a terra con un occhio nero, le labbra spaccate e soprattutto trema dal freddo.

Appena sente che mi sto avvicinando inizia ad andare indietro dicendo delle parole prive di significato.

Mi siedo accanto a lei, e la ragazza con lo sguardo abbassato mi sussurra una qualsiasi frase che non riesco a comprendere, anche se parla la mia stessa lingua.

Si allontana sempre di più e le chiedo : " Tu hai suonato il campanello di casa mia???"

Lei annuisce .

" Come ti chiami? E soprattutto chi ti ha ridotto in questo stato?" le domando.

Lei si rifiuta di parlare e continua a ripetermi " ho paura ho paura "

Io insisto e non vedendo risultati mi allontano da lei e chiamo Eric.

"Si pronto? Ma dove sei? Stai bene ?" Risponde.

"Eric... sto benissimo ma quaggiù una persona no. Una ragazzina continuava a suonarmi il campanello ma non si presentava. Poi l'ho vista in lacrime e sono andata da lei. Adesso è qui con me ma non vuole parlare. L'hanno picchiata sicuramente ma non vuole dirmi nulla; è troppo impaurita." Gli rispondo

" Stai tranquilla adesso arrivo. Stai lì con lei... sta anche diluviando. I bambini dormono ancora. Chiudo bene la porta e li lascio soli. Arrivo" mi dice.

"Va bene. Muoviti però!"

Mi volto verso di lei e la vedo in preda al panico mentre fissa una finestra. Mi giro anche io verso quella finestra e vedo un'ombra che scompare subito dopo averla vista .

Vado verso di lei e l'abbraccio. Lei mi tiene stretta e piange sulle mi spalle.

Si apre la porta del condomino e arriva Erik a corsa.

La prende in braccio e la portiamo a casa nostra. Lei non reagisce, si lascia trasportare.

Arrivati a casa sento i bambini piangere e mando Erik su da loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2017 ⏰

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