Capitolo 34 La leggenda di Reina

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Le belle fiabe hanno sempre un lieto fine. I protagonisti, vengono assolti da tutte le accuse e tornano in possesso di quello che gli era stato tolto, e finalmente possono festeggiare con coloro a cui vogliono bene.

<La professoressa Temptel ed io pensiamo che dobbiate affrontarvi di nuovo, ragione per cui vi affidiamo ancora una volta il Terreno Andrea> disse il professor Arkan <per custodirlo...>
<...e per confonderlo.> concluse la professoressa.
Io e Sulfus ci guardammo.
<Prima, però, è necessario che tutti quanti voi ascoltiate con attenzione quanto stiamo per dirvi...> aggiunse il professore riportando la sala al silenzio <L'essere che ha tramato contro Sulfus e Raf, spingendoli al Sacrilegio, ora è libero.>
<Ma come?! Il nostro nemico...> esclamai io.
<Si, esatto.> rispose Arkan <Il suo nome è Reina, ed è una perfida Neutra...> la voce di Gus interruppe il professore <Posso avere dei Pop Corn?>
<Non sei al cinema, Gus!> lo rimproverò la professoressa Temptel.
<Però ci sarebbero stati bene...> ribatté lui.
<Ma se conoscevate già la storia di questa Reina, perché non c'è ne avete parlato subito?> chiese Sulfus.
<Perché non sapevamo che ci fosse lei dietro la vostra...ehm...come dire...> rispose la professoressa <...la vostra cotta.>
<Inoltre, non possiamo dire di conoscere la vera storia di Reina. Tutto quello che vi possiamo raccontare è la leggenda che è arrivata fino a noi.> continuò il professore <È una storia che risale alla fine del 1800 ed è ambientata a Parigi...>

Inizio della storia
Mentre i Paragini passeggiavano accanto alla Torre Eiffel, uno di questi era fermo sotto di essa e si guardava attorno.
<Ma dov'è l'Alchimista? Perché mi ha dato appuntamento in pieno giorno nella zona più frequentata della città?>si domandava fra se l'uomo.
<Il motivo è semplice.> rispose una voce alle sue spalle.
L'uomo si voltò spaventato, ma rendendosi conto fosse l'Alchimista si rilassò.
<Cosa?> chiese poi l'uomo.
<Incontrandoci qui, in pieno giorno, non daremo nell'occhio.> spiegò quell'altro <E noi non vogliamo dare nell'occhio, dico bene, giovanotto?>
chiese poi l'Alchimista, più grande dell'altro di un decennio o poco più.
<Dite bene.> annuì l'uomo.
<Allora, se non vi dispiace, adesso veniamo al dunque.> cambiò discorso l'Alchimista <Mi risulta che abbiate bisogno dei miei servigi.>
<È così, mastro Malachia.> annuì ancora l'uomo.
<Niente nomi.> disse l'altro <Chiamatemi semplicemente Maestro.>
<Come desiderate voi, Maestro.> disse l'uomo facendo all'altro un leggero inchinò <Vedete, io avrei bisogno di una vostra pozione per risolvere un problema.>
Il Maestro, o Malachia, fece una profonda risata e disse <Sono pronto a scommettere che si tratti di un problema di cuore...>
<Ma mi leggete come un libro aperto!> esclamò l'altro meravigliato <Ebbene, si. Amo disperatamente una fanciulla che non ricambia il mio amore...>
<E con una delle mie pozioni vorreste costringere la pulzella ad amarvi.> concluse l'Alchimista.
<Si, ma è soltanto perché sono convinto che insieme a me sara felice!>si affrettò a dire l'uomo.
<La vostra nobiltà d'animo si commuove...> commentò con una punta di ironia l'uomo.
<Insomma, ditemi. Mi aiuterete?> chiese l'uomo <Posso pagare bene...>
<Di questo sono al corrente. Altrimenti non sarei venuto.> rispose l'Alchimista <D'accordo, vi aiuterò. Del resto è il mio lavoro>.
<Magnifico.> disse l'uomo <E quando potrò...> iniziò lui.
<Sarò io a contattarvi...> rispose l'altro <State pure tranquillo, i miei filtri d'amore sono infallibili.>
<Vi ringrazio, ma ditemi Maestro...> inizio l'uomo ma l'Alchimista lo liquidò dicendo <Ora sparite, voglio godermi la vista in santa pace.>

<L'ha fatto un'altra volta!> esclamò una Angel poco lontano dall'Alchimista <Ha accettato di nuovo di preparare un filtro d'amore!>
<Non te la prendere Reina.> rispose il suo rivale Devil <Evidentemente il nostro Malachia ci ha preso gusto.>
<Si, ho visto. Ma è sbagliato Zebel.> ribatté la Angel <Lui era uno scienziato, uno dei migliori! Lavorava per il bene di tutti. Invece, adesso, le sue pozioni magiche costringono le persone a fare ciò che non vogliono!>
<E con questo, Reina? Fatene una ragione.> disse il Devil <Non è più quello di un tempo. Ormai si è trasformato in un vero Alchimista!> e prima di andarsene aggiunse <Ci vediamo alla tua prossima sconfitta!>

Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1Where stories live. Discover now