Capitolo ventitrè

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La ricerca per trovare una guida durò poco grazie a Luke, già, il cucciolo che supera di gran lunga il maestro, possibile che lui riuscisse in tutto? Sempre?
Sospirai rumorosamente quando Luke tornò da una serata di caccia, gli avevo detto di restare in casa mentre cercavo qualcuno disposto a portarci alla Villa ma tornai senza aver risolto nulla e senza Luke ad aspettarmi, avrei tanto voluto affogare la mia bestiolina e quando tornò non era da solo, dopo averlo fulminato con lo sguardo li feci entrare lasciando che la donna dai tratti spigolosi si accomodasse sul divano nero a tre posti.
Dopo un lungo silenzio posai lo sguardo su Luke che mi guardava con fare da cucciolo in attesa di approvazione e anche se riluttante mi sedetti sulla poltrona portandola di fronte alla donna

-Posso sapere il tuo nome o continuiamo con il gioco del silenzio?-

La donna gesticolò qualcosa e Luke si mise dietro di me

-Dice che il suo nome non è importante ma sa come farci arrivare in quella zona, conosce una donna che lavora nella Villa e che ci farà entrare-

Ascoltai la voce di Luke tradurre quel gesticolare che ai miei occhi sembrò insensato, non importava quanto credevo di sapere su Luke, lui riusciva sempre a stupirmi

-Bene e cosa vuole in cambio?-

Puntai direttamente lo sguardo su Luke che osservava i suoi movimenti annuendo appena

-Vorrebbe che la portassi nel luogo in cui combatterono gli ingordi, ha perso una persona cara e desidererebbe andarci-

Mi misi dritto dando le spalle alla donna per poter guardare negli occhi Luke

-Non posso portarla fino a lì, ci vorrebbero settimane se non mesi e poi come potrei fidarmi? Chi mi dice che ci porterà davvero alla Villa?-

La donna bussò sul tavolino di vetro per richiamare la nostra attenzione, guardai Luke che tradusse nuovamente:

-Dice che ci porterà alla Villa e tutto il resto e... Mi sta chiedendo se posso portarla io-

Gli occhi di Luke si posarono su di me

-Posso portala io?-
-Sarebbe facile se non fosse che non conosci né la strada nè il posto-
-Potrei chiedere a Jaket, mi ha dato il suo numero, posso contattarlo e potrebbe aiutarci-
-Hai il numero di quel ...-

Mi morsi le labbra fino a farle sanguinare, mentre la mia testa dava ragione a Luke il mio corpo si stava contorcendo all'idea di rivederlo... Odiavo dover chiedere aiuto, era una cosa che non sopportavo ma andava fatta, anche se ... Sentii la lingua di Luke passare sulle mie labbra portandone via il sangue, le schiusi sorridendogli

-Lascia che ci pensi un po' su, ok?-

Accarezzai la sua testolina andandomene in camera da letto per riflettere su cosa fare, nel mentre Luke si mise a "conversare" con la donna seduta sul MIO divano, nel MIO soggiorno.
So che non accettare un aiuto concreto come quello che sarebbe disposto a concederci Jaket era da stupidi ma ... Luke era la mia bestiolina non volevo sentirli nuovamente copulare sul mio letto però... Tristo... Tristo era il mio grande amore, Tristo era ed è il mio creatore, non so se davvero questo attaccamento sia dovuto al legame creatosi dal mio "risveglio" oppure se... Ciò che provo è solo puro e vero amore incondizionato, vivrò per sempre, se non verrò ucciso prima ma so che... I miei pensieri, il mio cuore e la mia anima, se ancora ne ho una, desiderano lui, lui e solo lui, il mio amato creatore...

La notte seguente tornato dalla caccia sentii Jaket amoreggiare con Luke senza alcun pudore ma quest'ultimo, da bravo bambino qual'era, aspettava il mio consenso.
Rimase in piedi a fissarmi tenendo le mani in tasca con Jaket addosso

-Ascoltami bene specie di sanguisuga, ti ho fatto chiamare dalla mia bestiolina solo perché mi servi ancora e non perché Luke voglia dav-

Jaket posò un dito sulle mie labbra per zittirmi sorridendo in una specie di smorfia

-Ascolta mia piccola e graziosa principessa, io sono più anziano di te e non prendo ordini, perciò sii gentile o dovrai sbrigartela da solo, non ho mica tutto questo tempo da perdere, sai? Ho fatto la mia parte quella volta e ti aiuterò nuovamente solo per la prestanza del "tuo" cucciolo, anzi, della tua bestiolina, come lo chiami tu ma ricorda che nessuno mi obbliga a restare qui o ad aiutarti-

Strinsi sia i denti che le labbra, quell'idiota aveva ragione così mi limitai ad annuire guardando Luke, la mia bestiolina prese Jaket dalle natiche stringendole con vigore e portandolo in camera da letto, probabilmente la presenza di quel vampiro dava fastidio solo a me.

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