Into The Darkness// Spawn || Inoobchannel

1. La mia infanzia

Nella mia vita ho passato più tempo con i miei zii piuttosto che con i miei genitori.
Mia madre è sempre stata una figura assente per me, infatti essendo avvocato non aveva tempo di badare al suo unico figlio, le sue giornate iniziavano con una corsa sfrenata verso il lavoro per poi finire con il rientro sfiancante a casa. Mi ricordo che durante il mio sesto compleanno decisero di portarmi a Gardaland ed io ero troppo felice della cosa, purtroppo dovetti andarci con solo mio padre perché la mamma era stata chiamata urgentemente in tribunale.
Riguardo a mio padre...beh non c'è molto da dire, anche lui come la mamma era una persona molto impegnata nel suo lavoro, dopotutto era un poliziotto e sapete che i bambini da piccoli amano i poliziotti, i pompieri, la auto ecc. E tutti vorrebbero un papà poliziotto ma fidatevi è meglio non averlo. Vivreste sapendo che potrebbe una mattina darvi un bacio ed andare al lavoro per poi non tornare mai più, e vi assicuro che nonostante fossi molto piccolo questa cosa la imparai alla svelta e feci un patto con me stesso, nel caso papà non fosse più tornato non avrei pianto e mi sarei occupato io della mamma.

Come ho detto all'inizio passavo più tempo con i miei zii piuttosto che con mamma e papà, non è che la cosa mi dispiacesse molto:
Mio zio era un pilota di Rally e mi portava sempre alle sue gare facendomi fare qualche volta i giri in pista dopo le gare, una emozione pura, inoltre aveva un carattere molto gentile e premuroso. Mia zia invece era un piccolo angelo, faceva come professione la segretaria in una azienda di commercio delle macchine per le mattonelle, ed anche il suo non era un lavoro facile ma nonostante tutto tornava sempre a casa felice e pimpante.
Mio cugino invece si chiamava Marco ed era il tipico cugino, ovvero bravo e gentile ma testardo come una capra e molto determinato, infatti fu lui a presentarmi Andrea, il mio vicino di casa che fino a quel tempo non avevo mai visto ne saputo della sua esistenza. I miei zii erano diventati come la mia seconda casa e nonostante io non fossi veramente il loro figlio mi trattavano come se lo fossi.