CAPITOLO TREDICI

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Quando aprì gli occhi verde speranza, sperava di vedere la bellissima figura del suo sposo e amante accanto a sé, ma con un pizzico di delusione si rese conto di essere solo. Non era una novità il fatto che ogni tanto Draco venisse chiamato per delle questioni dai suoi genitori, però Harry continuava a chiedersi quando tutta quella faccenda di Blaise sarebbe terminata.
Odiava il fatto di non poter passeggiare tranquillo, di essere relegato nel castello.
Passò una mano sul pancione e sorrise. Dentro di lui, una splendida nuova vita aveva preso forma. Sì, poteva sopportare tutto per quel figlio che lui e Draco stavano attendendo con ansia.
Si sollevò a sedere con calma, ultimamente muoversi gli costava sempre un certo sforzo.
Winky apparve in quel momento, pronta ad eseguire ogni suo ordine.
Socchiuse le labbra per chiedere un semplice bicchiere d'acqua, quando una fitta di dolore lo passò da parte a parte. L'aria uscì dai suoi polmoni e un velo di sudore freddo gli imperlò il corpo. Posizionò entrambe le mani sull'addome.
<< A.. aiu.. aiuto. >> Riuscì a sillabare, lasciandosi cadere indietro sul letto.
Il dolore era talmente forte da non riuscire a farlo respirare, che cosa gli stava accadendo?!
La piccola elfa scomparve terrorizzata con un plop e riapparve pochissimi secondi dopo con un Draco leggermente confuso.
L'elfa era apparsa improvvisamente nel corridoio di fronte a lui, lo aveva afferrato per i pantaloni e lo aveva smaterializzato in camera. Quello che vide, gli fece gelare il sangue nelle vene.
Harry si trovava sdraiato scomposto sul letto, annaspava. Sembrava non riuscisse a respirare e, cosa ancora più terrorizzante, una enorme chiazza rossa era apparsa sulla pancia rotonda.
<< Harry! >> Urlò impaurito, avvicinandosi cercando di capire cosa stesse accadendo.
<< Dr.. >> Provò a parlare ma inutilmente.
<< Winky! Corri da mio padre! Presto! >>
Fu solo questioni di secondi, prima che Lucius Malfoy apparve con Narcissa nella stanza.
Gli occhi del lord tradivano preoccupazione, poteva esserci solo una spiegazione per quello che stavano vivendo. << Sta nascendo, deve essere successo qualche cosa all'anima del bambino. >>
Draco lo guardò con orrore. L'anima del loro bambino?! Cosa poteva essere accaduto?!
Narcissa si avvicinò con il marito. << Tesoro, dobbiamo farlo nascere, immediatamente. >> Afferrò suo figlio per le spalle allontanandolo, lasciando che Lucius potesse con la sua forza magica aiutare Harry.
Con orrore, gli occhi argentei del giovane Malfoy videro suo padre afferrare la propria bacchetta, erano casi rari quelli in cui la usava, voleva solo dire che questo era un caso disperato. Ma scacciò dalla sua mente quel pensiero. Harry c'è l'avrebbe fatta, il loro bambino o bambina sarebbe nato.
Le mani bianche di Lucius si appoggiarono sull'addome ormai viola e gonfio, con la bacchetta tracciò una linea dritta da sinistra a destra.
Una fine luce argentea si depositò sulla scia, penetrando nella carne del giovane.
Poco alla volta la scia scomparve, lasciando che la pancia di Harry cominciasse ad aprirsi in due.
La mano di Draco afferrò quella di Harry.
Sapeva che suo padre avrebbe fatto il possibile per salvare entrambi.
Quando la pancia fu completamente aperta, Narcissa puntò la propria bacchetta mormorando parole talmente delicate da disperdersi nell'aria.
Con un movimento fluido, Draco vide uscire dal taglio qualcosa dall'aspetto morbido e lucente. Anche gli occhi di Harry seguivano tutta la scena. Finalmente sentiva l'aria ritornare nei polmoni, il dolore era svanito.
Mentre gli occhi dei ragazzi erano puntati su quella bolla argentata e lucente, Lucius compì il resto della sua magia. Guarì Harry, cicatrizzando l'enorme taglio che aveva fatto poco prima. Pronunciò inoltre parole magiche in grado di ridonargli un po' di forza.
Lady Narcissa, con molta grazia, lasciò depositare la bolla accanto al corpo di Harry sul letto.
<< E'.. è.. >> Tentennò Harry. Lo aveva visto uscire dalla sua pancia ormai piatta. Poteva essere quello il loro bambino?
La bolla cominciò a dissolversi facendo vedere per la prima volta la loro creatura: un piccolo scheletro in posizione fetale.
Gli occhi di Harry lo osservarono riempiendosi di lacrime. Non ci erano riusciti, il loro bambino era morto.
C'era solo lo scheletro di quella creatura che per tutti quei mesi aveva cercato di proteggere.
<< E' bellissimo. >> Sussurrò invece Draco, avvolgendo il consorte con le sue braccia. << Harry, è bellissimo. >>
Come poteva dire ciò?! Non vedeva che era solo uno scheletro, non aveva muscoli, pelle, organi. Era vuoto!
Fissò la creatura lasciando finalmente le lacrime libere di scorrere sul proprio viso. Non riusciva a trovare la forza di parlare.
Possibile che lui e Draco vedessero due cose completamente diverse?
Le mani bianche del suo sposo lo lasciarono e si allungarono per afferrare con delicatezza il piccolino. << Guardalo Harry. E' perfetto. >>
Fu in quel momento che Harry vide le mani scheletriche muoversi, le gambette scalciare e le braccia tendersi verso di lui.
Era vivo?!
<< Winky, chiama i genitori di Harry, anche loro devono sapere che il loro nipotino è nato. >> Ordinò Narcissa, senza mai staccare gli occhi dalla nuova creatura.
<< E'.. vivo? >> Sussurrò finalmente, trovando la forza di scacciare quel nodo di emozioni che lo stavano sopraffacendo.
Draco lo guardò non capendo. << Certo, non lo vedi? E' un bellissimo bambino. >> Poi comprese. << Harry, il fatto che tu lo veda solo come uno scheletro non vuol dire che il suo spirito non ci sia. Ti ricordo che questo è il regno dei morti. >>
Titubante, allungò la mano, sfiorando quelle ossa dall'apparenza fragili. Allargò gli occhi quando le dita del bambino si strinsero attorno al suo dito.
Fu così che li trovarono Ron e Hermione.
<< Harry.. oh mio... è bellissimo. >> Sussurrò con voce roca sua madre.
Si avvicinarono quasi con reverenza. << E' così minuscolo. >> Le dita di Hermione gli sfiorarono la testa.
Lucius non aveva detto ancora niente, sapeva che era successo qualcosa che aveva anticipato la nascita del bambino. Osservò Ron e con lo sguardo gli fece cenno di seguirlo fuori dalla stanza. Mentre tutti gli altri erano presi dal nuovo arrivo, loro uscirono.
<< Che cosa è successo? Non doveva partorire oggi. >>
Lucius annuì. << Si, qualcosa è successo. Credo che l'anima del bambino abbia corso il rischio di rompersi in due. >>
Gli occhi di James si aprirono ancora di più. << Come è possibile?! >>
Lord Malfoy lo osservò potendo dare solo una spiegazione. << Credo che un bambino sia nato nello stesso momento. >> Sospirò.
<< Quindi? >>
<< Un bambino è sicuramente nato morto. Quest'anima era in lista per due corpi, se si trova qui, vuol dire che un bambino è appena nato senza vita nel vostro mondo. >>
 
Il piccolo, Abraxas Albus Severus Malfoy, cresceva, o meglio, si componeva. Ogni volta che mangiava, il suo aspetto mutava, non solo diventava un po' più grande ogni volta, ma Harry poteva vedere chiaramente i tessuti formarsi sul suo corpo. Con stupore aveva osservato le fasce muscolari allungarsi come filamenti e unirsi, la pelle ricoprire tutti i vasi sanguigni e colorarsi di un rosa molto pallido. Era inquietante ma stupefacente.
<< Rimango sempre senza parole ogni volta che lo vedo. >> Ammise Harry.
Draco sogghignò. << Ci farai l'abitudine, tutti noi nel nostro regno nasciamo così. >>
<< Si beh, è strano. >> Si sedette accanto a lui, osservando il loro piccolo muoversi allegro nella carrozzina. Le sue dita piccoline ormai erano ricoperte di pelle, sembrava in tutto un bambino normale, gli occhi erano la cosa più stupefacente. Un occhio era argento, l'altro verde smeraldo. Segno dell'unione di Harry e Draco.
<< Mi sembra così assurdo che siano già passati quasi due mesi dalla sua nascita. >> Sospirò, lasciando che le mani di Draco gli accarezzassero i capelli.
<< Già. >> Ammise il biondo, baciandogli una tempia. << Mi dispiace che purtroppo ho dovuto seguire anche i movimenti di qualcun altro. Perdendomi alcuni momenti del mio piccolino. >>
Blaise era sempre purtroppo nella loro vita.
Harry aveva sinceramente sperato di non dover mai più averci a che fare, ma sembrava una speranza vana.
<< Lo odio. >> Sospirò, voltandosi per baciare il suo consorte sulle labbra. Un semplice bacio a stampo, nulla di più.
<< Lo sconfiggeremo. Non ti preoccupare. >>
Il piano di usare Draco come esca era sfumato, nessuno aveva più voluto che il futuro sovrano degli inferi si mettesse in gioco. Non ora soprattutto che il piccolo Abraxas era nato.
Tante volte, Draco, era stato chiamato a presenziare alle riunioni per gli aggiornamenti sui movimenti di Blaise, e tutte le volte si augurava che la fine arrivasse presto.
Le sue mani continuavano ad accarezzare i capelli ribelli di Harry.
<< Sinceramente, come pensate di eliminare Blaise? Siamo nel regno dei morti e quindi vuol dire che anche lui è morto. >> Harry si voltò a fissarlo. << Come è possibile sconfiggere un morto? >>
Gli occhi argentati di Draco lo fissavano seri. << Esistono le leggi magiche. La mia famiglia le custodisce da sempre. E' per questo che lo stiamo tenendo d'occhio. Basterebbe che una sola delle nostre leggi più potenti venisse infranta e noi saremmo liberi di far evaporare il suo corpo e di annullare la sua anima. >>
<< Potete davvero farlo? >> Si era sollevato un pochino, riuscendo così a guardarlo meglio.
La testa bionda annuì. << Ma per farlo, abbiamo bisogno di sapere che una delle nostre leggi sia infranta e, purtroppo, fino ad ora non si è mai macchiato le mani direttamente. E allo stesso modo suo padre, quando ci ha allontanato mentre eravamo in fasce. Non si è mai esposto. >> Sospirò. << Anche se mio padre è il re degli inferi, non vuol dire che non può sottostare alle leggi. La magia è la sola cosa più grande di lui, le leggi magiche sono potenti oltre ogni tua immaginazione. >>
E questo spiegava anche perché Lucius non avesse fatto sparire quel lombrico con un semplice schiocco di dita.
Se nel mondo dei morti le cose proseguivano lente, nel mondo dei vivi, per Ginny Weasley, la situazione era drammatica.
Era nuovamente seduta accanto alla piccola incubatrice che conteneva il corpo del suo bambino. Erano sessanta lunghi giorni che era rinchiuso lì dentro. I medici non le avevano dato alcuna speranza, ma lei si era imposta. Nessuno avrebbe mai staccato la spina al suo bambino. Nessuno avrebbe mai messo fine alla piccola vita che stava sopravvivendo grazie alle macchine.
Lei lo sentiva, a quel piccolo fagottino mancava qualcosa, e credeva con tutta se stessa che quel qualcosa l'avrebbe raggiunto al più presto.
<< Non preoccuparti piccolino, la tua mamma ti protegge. Nessuno ti farà del male. >> Sospirò passando le mani sopra l'incubatrice.
Victor Krum era sparito. Dalla nascita del loro bambino si era completamente eclissato.
Ma non aveva tempo per quel poco di buono, adesso sapeva di dover incentrare le sue forze su quel bambino che resisteva nel suo mondo solo grazie alla sua tenacia.
<< Hey... >> Suo fratello Ron la raggiunse, sempre con accanto Hermione.
Erano gli unici di tutta la sua famiglia rimastagli vicino.
Nessuno si era premurato di venirla a trovare, nessuno voleva avere più a che fare con lei.
<< Ciao. >> Sorrise piatta.
<< Qualche novità? >> Domandò Hermione, spostando lo sguardo su quel piccolino.
In quel momento ringraziò tutti i santi per il bambino sano e forte che invece Harry e Draco erano riusciti a far nascere.
I capelli lunghi rossi si mossero. << No, niente. >> Sospirò abbassando le spalle. Si sentiva distrutta.
Hermione aveva avuto il sospetto che l'anima del bambino di Harry e Draco fosse contesa con quel piccolo corpicino che ora si trovava vivo solo grazie alla tecnologia.
Avrebbe tanto voluto poter essere d'aiuto per Ginny, ma sapeva che inevitabilmente la morte sarebbe venuta presto per quel piccolino dal corpo senza anima.
<< Gli servirebbe un'anima... >> Sospirò piano, in modo che solo Ron potesse sentirla.
<< Già, se solo.. >> Sollevò la testa di scatto. << Si! >> Esclamò afferrandola e stringendola forte.
Ginny sorrise piano nel vedere quel piccolo sbalzo di gioia di suo fratello, ma sentiva dentro di sé anche una grande amarezza. Lei non avrebbe mai potuto avere quell'affetto.
Si volse ancora verso il suo piccolino, se solo lui fosse sopravvissuto...
Aveva salutato in maniera frettolosa sua sorella, lo sapeva, ma Ron sapeva anche che non doveva più perdere tempo.
Da troppo ormai la situazione negli inferi stava lentamente consumando tutti, era come se si fosse creata una situazione di stallo, e forse lui adesso aveva un piccola soluzione. O almeno lo sperava.
Spaventò Winky con il suo arrivo improvviso, ma non aveva tempo per i convenevoli, doveva vedere subito Lucius Malfoy.
Spalancò senza troppe cerimonie la porta dello studio, rivelandone al suo interno il re degli inferi, la sua bellissima consorte e un paio di persone di cui ignorava il nome.
<< James, che succede? >> Fu Narcissa a parlare.
<< Un'anima. >> Sospirò cercando di calmare il proprio battito. << Ho trovato il bambino senza anima. E' ancora vivo. Ci serve un'anima! >>
Lo sguardo della regina lo scrutava intenso. << E' impossibile che sia ancora vivo. >>
<< Lo so', ma è così. E' il figlio di mia sorella Ginny, la mia sorella nel mondo dei vivi. E' lui, non ho dubbi. >>
<< E' ammirevole che tu voglia aiutarla, ma non possiamo fornirti nessuna anima, le anime che arrivano qui' devono essere purificate e solo di loro spontanea volontà possono tornare nel mondo dei vivi. >> Spiegò il lord.
<< Si, è vero, ma se riuscissimo a far dire a qualcuno che volesse avere una seconda possibilità, e che sarebbe disponibile a tutto pur di tentare, potrebbe essere scelta per entrare nel corpo di questo bambino, giusto? >> Insistette, cercando di far comprendere le sue intenzioni.
Gli occhi freddi del re lo guardarono attenti. << Parla liberamente, Vincent ha appena chiesto aiuto ufficialmente. Era una delle nostre spie. >>
L'uomo lì accanto lo salutò con un cenno del capo.
Ron prese un bel respiro profondo. << Se Zabini dovesse offrirsi volontario, la sua anima verrebbe separata dal corpo ed entrerebbe in quella del bambino, cancellando tutti i suoi ricordi. Gli verrebbe concessa una seconda possibilità, e noi riusciremmo a liberarci di lui. >>
<< Non è una soluzione definitiva. >> Osservò la lady.
<< Si è vero. Ma sono sicuro che con l'amore di Ginny e con la sorveglianza mia e di Hermione, potremmo cambiarlo. O Comunque evitare che i suoi ricordi si possano risvegliare. >>
Lord Malfoy congiunse le mani di fronte a se e vi appoggiò sopra il mento, era pensieroso.
<< So' che sembra una follia, ma credo che sia la soluzione ai nostri problemi. >>
Narcissa gli si avvicinò posandogli una mano sulla spalla. << Rimane sempre il problema di riuscire a fargli dire quelle parole. Sai bene che solo una sua dichiarazione può far in modo che tutto questo accada. >>
La voce di Draco interruppe nella stanza. << Un modo ci sarebbe. >>
 
 
Quel giorno, Harry e Draco avrebbero celebrato ufficialmente le loro nozze e sarebbe stato presentato al popolo anche il loro futuro signore nato dalla loro unione.
<< Mi tremano le gambe. >> Ammise Harry, coccolando il piccolo Abraxas.
Draco gli fu subito accanto. << Stai tranquillo, andrà tutto bene. >>
Lo sperava fermamente.
Sperava che Blaise cadesse nel loro tranello e che finalmente tutto avesse una fine, perché anche lui era stanco di nascondersi e di aver paura di perdere le due persone più importanti della sua vita.
Ripensò a quanto tempo gli era servito per trovarlo, tutti quegli anni in cerca di lui, del suo promesso. L'amore che aveva imparato a conoscere, il piacere nell'unirsi a lui e infine, la lor piccola e bellissima creatura. No, decisamente aveva tante cose per cui combattere e soprattutto, voleva che vivessero liberi e felici, senza più ombre sopra le loro teste.
<< Cominciamo. >> La voce di Tonks li riscosse.
Draco afferrò gentilmente la mano di Harry, vestititi completamente di nero, unica nota di colore era il mantello verde smeraldo che entrambi indossavano.
Harry prese un respiro profondo, baciò la testa piccolina di Abraxas e lo affidò a James. << Proteggilo. >>
Annuì. << A costo della vita. >>
Anche Draco gli baciò la testa, mormorando incantesimi di protezione.
Era il momento.
Il corteo partì dal castello a piedi, in modo che tutti potessero vedere la nuova coppia e rendergli omaggio, l'arrivo era previsto nella piazza centrale, dove Harry e Draco avrebbero fatto giuramento.
Sapevano entrambi che in mezzo alla folla, Blaise li stava osservando.
La mano candida di Draco strinse forte quella del suo compagno. << L'ho visto. >> Sussurrò piano, cercando di mostrarsi rilassato.
Per Blaise, vedere Harry era stato un piccolo shock, aveva davvero creduto di essersi liberato di lui, quella sera nel parco di palazzo Malfoy, evidentemente aveva sottovalutato la situazione.
Doveva impedirgli di compiere la cerimonia. Corse veloce verso la piazza, in modo da poter essere lì pronto a parlare con Draco, doveva convincerlo del suo errore, prima che fosse tardi.
Al suo arrivò già parecchie persone si erano radunate, ma una fra queste attirò la sua attenzione. << Tu >> Sibilò avvicinandosi.
<< Zabini. >> Mormorò Hermione spalancando gli occhi, indietreggiando di un passo.
<< Tu sapevi che si stavano unendo in matrimonio e non mi hai avvertito! >> Sibilò furioso.
La riccia scosse la testa. << No, non lo sapevo, sono arrivata adesso. Non né sapevo nulla. >> Mentì, cercando di essere il più convincente possibile.
Blaise credeva davvero che lei e Ron fossero contrari all'unione di Malfoy e Harry, ma non sapeva che erano venuti a conoscenza della verità molto tempo prima.
<< Taci! >> Le ordinò afferrandole il mantello, avvicinandola al suo volto. << Adesso tu mi aiuterai. >>
Hermione spalancò gli occhi ancora di più. << S.. si. Ma come? >>
Il corteo si stava avvicinando, il tempo cominciava a scarseggiare.
<< Dobbiamo trovare il modo di allontanare Draco. >> Rifletté Blaise ad alta voce.
Hermione notò le guardie cominciare a sistemarsi attorno alla folla, doveva sbrigarsi.
<< Blaise >> Lo chiamò timidamente. << Non ti piacerebbe avere una seconda possibilità? >> Gli occhi di lui la trafissero.
<< Una seconda possibilità? >> Soppesò.
<< Si, una seconda possibilità per te. Non saresti disposto a tutto? >> Hermione parlava piano, la sua voce tremolava.
Blaise socchiuse gli occhi. << Si. >>
La folla li aveva ormai completamente raggiunti.
<< Davvero? >> Lo sguardo della ragazza non gli sembrava molto convinto.
<< Io sarei disposto a tutto per avere Draco, non c'è niente che non farei per averlo. >>
La famiglia reale raggiunse la propria postazione, Harry e Draco si voltarono verso il popolo che a gran voce li stava acclamando.
<< Siamo qui riuniti per l'unione di due antiche case che finalmente si sono ritrovate. >> Cominciò Lucius, unendo le mani dei due giovani, come molto tempo prima aveva fatto nel suo palazzo.
Blaise avanzò fra la folla con Hermione sempre alle calcagna.
La cerimonia stava procedendo senza intoppi, Ron era nascosto con in braccio l'erede legittimo del loro regno. Avrebbe dato la sua vita per salvarlo. Lo aveva giurato.
<< Se qualcuno ritiene opportuno impedire a questi ragazzi di unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre. >>
<< Interrompete la cerimonia! >> La voce di Hermione risuonò chiara e forte.
Blaise si voltò a guardarla allibito. Che diavolo aveva in mente?
Lucius la stava osservando attento e così tutto il popolo. Attorno a sé, Hermione, vedeva tutti osservarla con ansia. << Io ho da dire qualcosa. >> Avanzò sicura e si fermò davanti ai due futuri sovrani. << C'è qualcuno qui ha appena dichiarato che sarebbe disposto a tutto per avere una seconda possibilità. >>
Gli occhi di Lucius vagarono sulla folla. << Chiunque tu sia fatti avanti. >>
Era un ordine, e tutti sapevano che non si poteva disubbidire ad un ordine del re, la magia stessa lo impediva.
Con riluttanza, Blaise si fece avanti.
<< E' così dunque? >> La voce di Lucius era grave e forte. << Vorresti una seconda possibilità? Saresti disposto a tutto? >>
Blaise maledì Hermione dentro di sé, sapeva che lo aveva fregato, ma forse poteva ancora sfruttare la situazione a suo vantaggio. Forse adesso Draco avrebbe finalmente capito quanto lo volesse disperatamente.
<< Si, io vorrei avere la possibilità di rincominciare. Sono disposto a qualsiasi cosa per.. >>
<< Bene. >> Lo interruppe Lucius. << Il tuo desiderio sarà esaurito. >>
<< Cos.. aspettate, non ho ancora.. >> Con orrore vide una luce bianca circondarlo.
Lord Malfoy aprì le braccia lasciando che la magia arrivasse a Blaise tramite il proprio corpo. << Da questo momento la tua anima troverà una seconda possibilità, i tuoi ricordi verranno cancellati. Un nuovo corpo ti sta' attendendo nel mondo dei vivi. >>
L'ultima cosa che riuscì a vedere Blaise, fu l'arrivo di James con un piccolo fagotto fra le braccia.
<< E questo è il futuro degli inferi >> Proseguì Lucius, finendo la cerimonia, presentando anche il frutto dell'amore fra Harry e Draco.
Gli occhi di tutti osservarono il corpo di Blaise dissolversi nel nulla e la sua anima scivolare via lontana.
Harry non poté evitare di tirare un sospiro di sollievo.
<< E' finita. >> Mormorò Draco, stringendolo nel suo abbraccio.
 
Ginny Weasley lasciò l'ospedale tre mesi dopo, il suo bambino aveva avuto una ripresa che aveva del miracoloso.
Victor Krum ricomparve per chiederle perdono e per sposarla.
La risposta di Ginny fu un secco no, convolando a nozze un anno più tardi con Neville Paciock.
Ron e Hermione divisero la loro vita fra i due mondi, osservatori della crescita e rinascita di un nuovo Blaise, molto più incline alla bontà.
Harry e Draco amarono e crebbero il loro piccolo, diventando loro stessi i sovrani del mondo dei morti.
 
FINE

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