Capitolo 11

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Dal capitolo precedente:

"Non lo volevo fare davvero..." dice Roberta singhiozzando mentre io la trascino di peso verso l'uscita.

Come è potuto accadere?

Guardo l'ora attraverso l'orologio al polso delle mia amica.

È l'una e mezza.

Cosa è successo nell'ora in cui io non c'ero?

"Non lo volevo fare..." dice di nuovo stringendo in un pugno l'orlo della mia gonna.

La ignoro completamente, delusa.

Un pensiero fisso, intanto, mi martella il cranio: dov'è Thomas?

Qualche ora prima...

Mi alzo dal tavolo prenotato per andare in bagno insieme a Roberta.

"Ti stai divertendo?" Le chiedo con un sorriso mentre ci allontaniamo dal gruppo che parla con tranquillità dei più vari e disparati argomenti.

Lei annuisce felice mentre superiamo alcuni tavoli ancora vuoti.

La sala nella quale ci troviamo è la parte della discoteca più calma, riservata a coloro che vogliono cenare nel posto. Ha le pareti blu scuro e i muri sono insonorizzati, in modo da attutire la musica e da creare un atmosfera tranquilla ma, allo stesso tempo, eccitante.

Apro la porta bianca del bagno femminile e faccio passare per prima Roberta, poi entro anche io e lascio che si chiuda alle mie spalle.

"Faccio in fretta." M'informa prima di chiudersi in una delle cabine laccate in bianco.

Annuisco e mi appoggio al piano lavandino mentre vago un po' sui vari social.

Storco la bocca alla vista di certe foto pubblicate da alcune mie compagne di classe. Io mi vergognerei al loro posto.

Con un sospiro rassegnato mi giro verso il grande specchio che occupa tutta la parete superiore ai lavandini e osservo ogni tratto del mio volto.

Sta procedendo tutto per il meglio contro ogni mia aspettativa: il gruppo è affgiatato, l'allegria non manca e sono disposti a conoscersi l'un l'altro a dispetto delle cose accadute in passato.

Forse è davvero l'epilogo? Questa storia iniziata in un modo così disastroso e apocalittico è già giunta al termine?

Dentro di me sento che la risposta è no.

Tante cose devono ancora accadere, e ho sinceramente paura, perchè so che la maggior parte non saranno belle.

Distratta da questi pensieri, quasi non mi accorgo della porta che si apre lentamente.

Faccio finta di niente e accendo il telefono non degnando neppure di uno sguardo la persona che sta entrando con passo felpato.

Salgo su Whatsapp e apro una chat a caso, ma sussulto e quasi lascio cadere il telefono quando una mano calda si appoggia sulla mia spalla scoperta.

Da quel tocco percepisco subito chi sia, ma alzo lo stesso gli occhi verso lo specchio per averne la certezza. E, infatti, lo sguardo di Thomas, leggermente rosso in volto, ricambia il mio attraverso la superficie riflettente.

"Che ci fai qui?" Chiedo in un sussurro mentre la sua mano scivola lungo il mio braccio provocandomi la pelle d'oca.

"Ho bisogno di parlarti..." Mi risponde a voce bassa lasciando il mio polso con una carezza.

I belong with you ~ Thomas BocchimpaniWhere stories live. Discover now