A primo impatto.

13 0 0
                                    

Jenny arrivo in circa una 40 di minuti a piedi all'università. Era parecchio stanca e cosi decise di andarsi a riposare per una ventina di minuti allo squallido bar dell'Università che si chiamava "tra un libro e l'altro" prima che ricominciasse la lezione di embriologia.
Ordino' un latte macchiato e un cornetto integrale e consumo' l'ordine mentre dava una ricontrollata agli appunti dell'ultima lezione di ieri di istologia, una materia noiosissima ma ben più interessante del tristissimo bar dell'Università.
Jenny si stava trastullando e le lezioni erano già iniziate da molto tempo ma a lei non importava. Non c'era niente e nessuno che in quel momento sarebbe riuscito a farla alzare dalla "comoda" sedia del bar. O forse qualcuno c'era.
E quel qualcuno un nome ce l'aveva. Si chiamava Brando. Brando entro' dalla porta e il rumore dei pendaglietti che Luigina , la proprietaria del bar aveva attaccato con delle scotch sulla porta, attiro' subito l'attenzione di Jenny che guardò la porta con fare misterioso.
Appena entrato, lo sguardo dolce del ragazzo s'impiglio negli occhi verdognoli della ragazza che invece lo guardava con aria snob.
Brando, dopo aver preso un succo al pompelmo e un pacchetto di Oreo, si avvicinò alla ragazza e le chiese ≪E' occupato? Forse è occupato per il tuo ragazzo!≫
Jenny rispose quasi scocciata ≪No,siediti pure. È per il ragazzo... be nessuno sopporterebbe i mie 1000 libri di istologia,embriologia,anatomia,medicina del lavoro, applicazione medica di primo soccorso...≫
≪Si si credo siano dei bellissimi libri...≫rispose brando per fermare la lunghissima lista che Jenny stava facendo. Entrambi scoppiarono in una fragorosa risata.
Jenny ricontrollo il telefono e le ore "10:36" la spaventarono a morte. Infatti alle 10:40 sarebbe iniziata la lezione di una qualche strana materia e l'aula si trovava a minimo minimo 10/15 km dal bar infatti il suo campus era molto grande. Allora rimise nella sua borsa a tracolla l'ingombrante quadernone che aveva aperto sopra il tavolo e si fiondò alla porta, una volta chiusa però fece per rientrare e si scusò da lontano con Brando per averlo lasciato da solo, ma gli aveva promesso che si sarebbero rivisti. Detto questo richiuse la porta e decise di aspettare la navetta che sarebbe passata di lì a momenti e che l'avrebbe condotta nella giusta aula.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Mar 10, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

UN CUORE PER DUEWhere stories live. Discover now