Tutto cambia.

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Alle tre del pomeriggio vai a fare la tua solita passeggiata nel parco, cammini lenta sfiorando il mondo con le mani e assaporando a pieni polmoni il profumo di gigli.

Osservi la luce del sole filtrare tra le foglie degli alberi e ti ritrovi a pensare a come la vita sia capace di sorprenderci.

Ecco che senza nemmeno rendertene conto, incontri due occhi nuovi, un sorriso magnifico e tutto si stravolge in un attimo come scosso da un fremito.

Lo osservi per qualche istante mentre cammina tra la folla distratta di persone e il cuore accelera senza un motivo apparente, le guance avvampano di rosso mentre rimani immobile a osservare quel viso che mai prima d’ora avevi notato e il tuo piccolo mondo cambia all’improvviso.

I suoi occhi marroni che incontrano i tuoi senza vederli davvero e le labbra tirate agli angoli della bocca rivelano in suo sorriso luminoso.

Il suo corpo, paragonabile ad un adone greco, si sposta delicato tra mille altri e il suo spirito vibra sentendo il tuo.

Sono come l’ossigeno che mantiene in vita.

Ogni giorno, stesso posto e stessa ora per sopravvivere.

Il tuo nuovo bisogno della sua presenza per resistere alla vita, la sua forza che si mischia alla tua debolezza e la sua voce che è come musica nelle orecchie più delicate.

Diviene una droga tutto ciò che lui rappresenta, tutto ciò che lui è, anche solo il suo profumo che addolcisce le tue sinapsi.

Ritrovarsi a non riuscire più a stare senza di lui per troppo tempo, sentirne il bisogno, dentro, che corrode l’anima come un veleno.

La lontananza dal calore della sua pelle che gela ogni cosa che incontra.

Disperazione.

Aggrapparsi a un’altra vita incapace di poter continuare da sola, legarsi prepotentemente allo spirito di uno sconosciuto, farsi distruggere in milioni di piccoli pezzi e lasciarsi curare le ferite brucianti da mani premurose.

Amore.

Abbandonarsi al desiderio di perfezione, far crollare le barriere difensive e sentire il suo tocco caldo sulla tua pelle di ghiaccio, un brivido.

Il suo sguardo nel tuo, i suoi passi veloci, il suo calore, il suo corpo, la sua voce.

Follia.

Urla di frustrazione e di dolore, sgomento e sadico terrore per qualcosa di sbagliato.

Lacrime che percorrono la strada della loro fine come a porre rimedio a qualcosa che ha cessato di esistere portandosi via ogni cosa.

Paura.

Lamenti confusi e graffi di dolore in una vita che non ti appartiene più, una vita che vivi al di fuori della realtà come uno spettro.

Ricordi.

Pensieri ormai lontani di sorrisi sinceri, immagini di colori che si sono sbiaditi e suoni di voci che si sono dissolte al vento.

L’unica cosa che vorresti è avere le sue braccia forti che ti stringano saldamente al suo petto proteggendoti, la sua voce flebile nelle orecchie che ti sussurri che andrà tutto bene e il suo corpo caldo che ti trasmetta la sua forza.

E così, cullandoti in memorie ormai sepolte da tempo in un cimitero, metti fine alla tua vita solo per poter smettere di piangere, piangere un dolore che la morte ti ha strappato via dal cuore.

Tutto cambia.Where stories live. Discover now