POV JARED
"Scusa scusa scusa...non era mia intenzione arrivare in ritardo..perdonami " diceva una Genevieve trafelata, arrivando in ritardo al nostro appuntamento.
"Non preoccuparti, non c'è problema" risi io, dopo aver aspetatto per ben 20 minuti.
"No no no no, tu hai tutte le ragioni per essere arrabbiato con me, il nostro primo appuntamento e io sono in ritardo " si agitava Genevieve
"Genevieve, non c'è problema."
"No, sono imperdonabile..."
"Gen!"
"....."
"Uh, sono riuscito a frenarti, vuol dire che dovrò chiamarti cosi più spesso..." sorrisi io
"non...perché non sei ancora scappato?" mi chiese lei.
"sei tenera" gli dissi semplicemente.
Ed era vero. Genevieve era ancora più dolce di come sembrava nel telefilm...penso che si possa notare la differenza tra la prima Ruby e la seconda...questo per merito di Genevieve..è talmente dolce che non sa fare bene la cattiva..i suoi modi delicati la fregano.
"Tutti mi odiano" mi diceva, un po' affranta.
"forse ti vedono un po' gattamorta" gli dissi io sorridendo.
"Grazie, Jared" mi rispose lei, un po' scocciata.
"Ma no, è un complimento...vuol dire che sei talmente dolce che il tuo atteggiamento viene scambiato per gattamortaggine" gli rispondevo.
Genevieve mi guardava impressionata, indecisa se doveva sentirsi elogiata o offesa.
Era davvero carina, riflettevo..... forse il compito di farmi vedere con lei si sarebbe rivelato più facile e piacevole del previsto.
Cosi non fu. Cominciando a frequentare Genevieve, il poco tempo libero che avevo quando non dovevo stare sul set, lo passavo con lei...e mi vedevo meno con Jensen.
Riflettevo sul perché la cosa dovesse procurarmi turbamento.
Avevo già pensato all'ipotesi di essere attratto da lui, o addirittura innamorato... mi convincevo che in fondo il mio innamoramento poteva essere benissimo un innamoramento amicale....chi non si inamora dei propri amici, soprattutto quando sono molto intimi? Non ci doveva per forza essere anche la componente sessuale.
Poca importanza aveva il fatto che quando lo vedevo che girava per casa in mutande, o a petto nudo, o mentre si rivestiva, infilandosi la camicia, oppure ancora quando lo vedevo uscire dalla doccia con i capelli bagnati, mi si asciugava quasi la salivazione.
Era per colpa dei pensieri che mi erano venuti quando vidi le foto manipolate su di noi, cercavo di convincermi.
Da poco la consapevolezza che fossi attratto dalle fan fiction che scrivevano i fan su di noi, mi investi in pieno...non sapevo che significato dargli, ma non mi importava...è solo curiosità, mi dicevo....e cominciavo a leggerle di nascosto.
Jensen non ne sapeva niente, e una volta per miracolo quasi non mi sorprese a leggerne una mentre rientrava a casa.
Cercavo di convincermi che non facevo niente di male a uscire con Genevieve...tutti gli amici appena conoscono delle ragazze cominciano a vedersi di meno, non c'è da sentirsi in colpa per questo...e poi io e Jensen eravamo ancora amici, no?
Jensen non si era espresso in proposito, ma io ero sempre con la mente a lui...anche quando stavo con Gen....avrei voluto svagare la mente, ma proprio non ci riuscivo.
Una sera mi ricordai con orrore che avevo promesso a Jensen di vedere un film insieme. Me n'ero completamente dimenticato.
Non potevo dire a Gen questo, quindi gli trovai una scusa...gli dissi che Jensen si era portato un gatto a casa e che avevo scordato di dargli da mangiare.
"Non può darglielo lui?" mi chiedeva Genevieve.
"non c'è. È uscito" mentii io.
"anche noi" disse lei, e mi accorsi che stavo cominciando a infastidirmi.
"mi dispiace Gen, davvero, non posso...Jensen se la prenderebbe a male, adora quel gatto" gli dissi io, vergognandomi un poco.
"Va bene. Allora vengo con te...mi sono sempre piaciuti i gatti. Li adoro." Insistette lei.
Cominciai a sentire puzza di bruciato.....se Gen avesse amato gli animali, non avrebbe cercato di convincermi a non dargli da mangiare...voleva controllare che dicessi la verità, e forse evitare di far saltare l'appuntamento.
"è un gatto irascibile...non fa avvicinare gli estranei" dissi cercando di levarmela di dosso.
"va bene, va bene...ma dopo torni?"
"Gen, la casa è piuttosto lontana e..." dissi imbarazzato.
Gen sorrise, sospirando in una smorfia di comprensione. "Ok, vai pure Jared."
"Gen, ascolta, mi dispiace."
"Vai. Non importa." Mi disse lei evidentemente delusa
Andai lo stesso. Gen era un tesoro. Qualunque altra ragazza , se l'avessi mollata per un gatto, mi avrebbe fatto una scenata, soprattutto quando era evidente che fosse una menzogna.
Arrivai a casa e trovai Jensen sul divano, chiaramente annoiato e apatico. Quando mi vide, si strani.
"Non dovresti essere con Gen?"
"Dovevo. Si. Ma non ci sono più." Gli dissi, togliendomi la giacca.
"E perché?" chiese Jensen, con il tono di chi non sta credendo a un miracolo evidente.
"Avevo promesso che avremmo visto questo film insieme, ricordi?" gli dissi senza guardarlo.
"Non ci posso credere. È questo che gli hai detto?"
"Veramente no..ho detto che dovevo badare al tuo gatto." Gli dissi.
Jensen strabuzzò gli occhi. "Padalecki, tu sei tutto scemo." Disse, ridendo.
"Lo so." Risi io.
Okay. Sono stato uno stronzo, ma capitemi. Non me lo sarei perdonato di deludere Jensen. Ci tenevo alla sua amicizia e non volevo perderla; e poi, la sua felicità quando mi vide tornare a casa per vedere il film con lui, era imparagonabile.
"Sono ancora in tempo per il film?" gli chiesi.
"è cominciato da mezz'ora, coglione." Mi disse lui, e poi prosegui a raccontarmi a perdifiato cosa mi ero perso in quella mezz'ora.
Io e Jensen ce ne sbattevamo altamente delle illazioni sul nostro conto, e divenimmo se possibile ancora più vicini.
Un giorno mentre stavo facendo un'intervista, Jensen si mise in mezzo, stuzzicandomi la guancia con una cannuccia che teneva in bocca. Mi sono scostato, sorridendo, imbarazzato.
Non c'era stato un vero contatto con le sue labbra, ma il gesto, quello che mi era passato per la mente, immaginare che quella cannuccia non ci fosse, mi imbarazzò. Mi portò ancora una volta a pensieri proibiti.
Nel 2006, durante il TCA, ci fu un siparietto in cui cercai di baciare Jensen, e naturalmente trovai anche quello su youtube, tra i nostri momenti.
Non so se già inconsciamente fossi attratto da Jensen. Non so cosa mi spinse a fare quel gesto quella volta.
Non so cosa mi spinge ora a leggere sempre più fan fiction su di noi....se Jensen lo sapesse,scoppierebbe a ridere, e poi mi ucciderebbe.
Non poteva sapere, quel giorno, che dopo aver letto una fan fiction particolarmente erotica ed eccitante su di noi, mi stavo masturbando nel mio letto, in camera mia, immaginando di fare l'amore con lui.
Quella fan fiction mi aveva eccitato. Io e Jensen che facevamo l'amore in cucina, io che lo tenevo imprigionato contro un ripiano della cucina, e lo penetravo. Lui che gemeva, io che spingevo più forte. Lui che era cosi stretto.... Io che mi sentivo cosi bene, e spingevo più forte, sentendo una scarica elettrica pervadermi per tutta la mia erezione dolorosamente dura e cosi spingevo ancora più forte, ottenebrato dal piacere....
Jensen non avrebbe dovuto rientrare proprio in quel momento...proprio no....
"Jared, volevo chiederti a proposito di quella scena che..."
Si bloccò. Mi bloccai pure io. Paralizzato.
"Oh, mio dio..." disse lui, imbarazzato al massimo, scappando via.
"Jensen..." mormorai io, inebetito, non osando credere a quello che mi era appena successo. Non osando credere che mi aveva appena sorpreso a masturbarmi nel mio letto, a pancia in giù, muovendomi come un pazzo.
Scappai in bagno e mi infilai sotto la doccia senza osare guardarlo, e lui non disse niente. Evitò di guardarmi. Quando usci, fini di vestirmi, e quando riusci a trovare il coraggio per affrontarlo, tornai in salotto.
POV JENSEN
Non riuscivo a togliermi di dosso l'immagine di Jared, nudo, nel letto, che si muoveva. Dio, mancava proprio che non mi eccitassi anche io... che razza di situazione. Voglio sprofondare
POV JARED
"Mi...mi dispiace per l'imbarazzo. Non so come scusarmi" gli dissi.
"Non scusarti, Jared. È stata colpa mia...avrei dovuto bussare. Sono cose che succedono. Anzi perdona me. Ti sarai sentito tantissimo a disagio...non volevo" mi disse Jensen
Cercai di smorzare quel disagio, dicendo "allora, come sono andato? Sono abbastanza promettente?"
Ma come diavolo mi è uscita, questa?
Jensen sembrò avvampare, ma mi assecondò: "Facevi un po' troppo rumore...i veri maschi sono più silenziosi " disse Jensen.
"Non quando provano tanto piacere " risposi io, solo perché non sapevo cosa rispondere, e chiedendomi quale assurdità divina mi avesse fatto infilare in quella situazione assurda.
"E tu hai provato tanto piacere?" mi chiese Jensen malizioso.
"......"
"Non sapevo che Ruby ti facesse quest'effetto" rispose lui, e notai il parlare di lei con il nome del suo personaggio.
"Non...non stavo pensando a lei...anzi, se devo dirti la verità, non mi piace neanche cosi tanto"
Era vero, ma lo dissi più che altro per distogliere l'attenzione di Jensen, per non fargli venire in mente di chiedermi chi fosse l'oggetto delle mie attenzioni.
"Davvero? " chiese. La sua espressione era iperscrutabile.
"Davvero..." dissi solo. Poi mi venne in mente un'idea.
"Tu che ne pensi, Jensen? Secondo te dovrei continuare con lei, o lasciar perdere?"
"Che domande sono?" mi chiese sulla difensiva.
"Solo se secondo te dovrei investire in questa storia..." gli chiesi. Dentro di me speravo che mi dicesse di lasciar perdere, che non era la donna giusta per me. Volevo qualcosa a cui aggrapparmi, qualcosa che mi potesse far sperare che forse gli piacevo anch'io tanto quanto lui piaceva a me...
"mmmm....devi vedere tu, Jared..." mi disse, senza darmi soddisfazioni.
"non è una risposta...voglio che tu mi dica chiaro se pensi che sia la donna per me"
"Ma deve piacere a te, non a me" mi rispose un po' scocciato.
"Mi interessa l'opinione del mio migliore amico"
"mmmm beh...forse è troppo...anonima...troppo...statica..per te mi immagino qualcuno di più esuberante forse..."
"Jensen, dimmi chiaro e tondo se pensi o no che dovrei starci insieme!"
"allora no!" mi spiazzò. Quell'esclamazione suonò cosi dura, diretta e decisa.
Mi sentivo come sollevato di un gran peso. La persona di cui stavo perdendo la testa, la mia fottuta testa, mi stava dicendo che secondo lui non dovrei fidanzarmi con un'altra.
"Ok...adesso puoi anche odiarmi per il tono con cui te l'ho detto, ma...."
Non lo ascoltai più....non sono certo di aver più sentito cosa disse nel suo interminabile monologo....la mia testa girava e continuavo a soffermarmi su quelle due parole.
Allora no. Allora no. Allora no. Allora no. Allora no. Allora no.
Che si fotta Kripke, gli autori e tutta la produzione di SPN. Io amo Jensen, non Genevieve. Non la amo, e presto glielo dirò. Non voglio farla soffrire. È meglio farlo subito, piuttosto che dopo.
Avevo davvero intenzione di lasciare Genevieve e provarci con Jensen...ormai avevo perso del tutto la testa. Annebbiata. Partita. Andata. Mi stavo convincendo a poco a poco che anche Jensen mi corrispondeva....le nostre mani che si toccavano mentre eravamo assieme alle Convention, che si sfioravano, che si cercavano. La maniera dolce ed erotica in cui i nostri visi finivano vicini l'uno all'altro sempre più spesso...il sentire quasi l'ansimo dell'altro , quando uno dei due si avvicinava troppo al suo viso.
I nostri corpi che erano sempre cosi vicini, quando eravamo seduti, quando camminavamo...quasi fossero attratti da una calamita.
Avevo intenzione di dirglielo.
Forse però un bacio sarebbe stato più importante di qualsiasi dichiarazione....dovevo solo trovare il momento giusto...e soprattutto dovevo rompere con Genevieve, con cui ultimamente i rapporti non erano dei migliori, anche per colpa del mio innamoramento per Jensen.
*
La sera che tutto si rovinò, ci trovavamo a un festino assieme agli altri attori di Supernatural. Jensen era particolarmente brillo quella sera, forse ubriaco, e anche io non mi sentivo troppo bene. Eravamo seduti a un divanetto, vicini, mentre dappertutto la musica di discoteca rimbombava nella villa cui si teneva questo festino. Avevamo sonno, non avevamo la mente lucida. Jensen stava per crollare e forse non si accorgeva di quello che stava facendo, ma aveva una sua mano appoggiata sulla mia coscia, in modo forse troppo intimo...
Non faceva niente. Era solo appoggiata, e mi dissi che forse era troppo ubriaco per accorgersene. Non levai la mano. Forse non avevo più intenzione di resistere. Non mi importava neanche che fossimo sotto gli occhi di tutti. era grave la cosa.
Forse avrei ceduto. Forse quella sera avrei spento tutte le inibizioni e avrei baciato Jensen.
Purtroppo le cose non vanno mai come sembra che debbano andare....
L'agente di Misha....
Ci vide naturalmente, ci scrutò torvo. Io lo guardai con uno sguardo di sfida, senza togliere la mano di Jensen, e bevendo un altro sorso del mio drink, sempre senza levare il contatto visivo.
Lui se la prese e con uno scatto irato mi prese per un braccio e mi trascinò via.
Cercai di divincolarmi, ma era forte.
Jensen... era troppo ubriaco per rendersi conto di cosa stava succedendo....
Jensen........
POV JENSEN
"Ti.....sposi?"
Forse la sorpresa era udibile e percebile nel mio tono di voce. Vedo Jared provare a giustificarsi. O forse lo sento, perché in quel momento credo che non lo stavo più vedendo. Con gli occhi della mente mi stavo immaginando Jared sposato...Jared al matrimonio...Jared che baciava Ruby e diceva SI....
"Si, mi rendo conto che sembra affrettato e precipitoso....."
"precipitoso?? Jared, la conosci da neanche un anno! Fino a ieri volevi rompere con lei...te lo ricordi, vero?" gli chiesi, preoccupandomi che avesse tipo un vuoto di memoria.
"Io...ssi, ma le cose cambiano...mi sono reso conto di aver sbagliato a giudicarla...Genevieve è una brava ragazza...."
"pensavo che ci si sposasse per amore, non perché siamo brave persone " dissi io
Jared abbassò lo sguardo, non riusci a capire cosa pensasse in quel momento.
"La....ami ?" chiesi io, sentendomi una donnicciola tradita, e mi odiai per questo.
"Si. Jensen la amo." Mi disse Jared. Mi guardò negli occhi. Lo guardai negli occhi. Cercai di trovarvi una qualche traccia di insicurezza o indecisione , ma non la trovai. E questo mi spezzò il cuore.
"Allora...suppongo di esser contento per te. Congratulazioni, amico." Gli dissi io, cercando di sorridere. Sentivo la commozione salirmi agli occhi, ma forse Jared l'avrebbe presa come segno di felicità. Almeno una cosa positiva.
"Ne sono felice anch'io, perché tu sarai il mio testimone" mi disse spiazzandomi.
Non sembrava una domanda. Non lo era, realizzai subito. Jared non me lo stava chiedendo.
"Jared , io non posso accettare..." provai
"Non te lo sto chiedendo..." mi disse lui, con un sorrisino, che però trovai gelido. Il sorriso che cercò di mettere in atto, arrivava alle labbra, ma non agli occhi.
Jared, perché?
POV JARED
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La fantastica love story di Jared e Jensen e i vangeli dei J2
FanfictionQuesta è una raccolta di pensieri su diversi momenti della vita di Jared e Jensen. che cosa pensano l'uno sull'altro? lo sappiamo? crediamo di saperlo? vediamo quanto possiamo avere ragione o quanto possiamo avere torto :)