Capitolo due

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<<Professore, abbiamo visite.>>
Sembrava piuttosto contenta.
Andammo nell'atrio, dove ad aspettarci c'era un uomo che mi era familiare.
<<Ti sei deciso a tornare!>>
<<Salve Professore.>> disse abbracciandolo.
<<Ti presento Roxana. Roxana, lui è Logan alias Wolverine.>>
<<Aspetta un secondo. Io ti ho già vista.>>
<<Ehm... io non credo.>>
<<Al pub, ieri sera. Hai combattuto contro tre uomini.>>
<<Sì, forse ero io.>>
<<Ne sono più che certo che fossi tu.>>
*E sei stata eccezionale*
<<Grazie.>>
<<Cosa?>>
<<Per avermi definita "eccezionale".>>
<<Leggi nella mente?>>
<<Esatto.>>
<<Quindi abbiamo una Professoressa X. Nulla di personale Professore.>>
<<Non mi offendo.>>
<<Aspetti, quindi è stato lei a dirmi anni fa di controllare i miei poteri?>>
<<Ebbene sì.>>
<<Ieri ti ho visto combattere, ma non pensavo che potessi essere una mutante.>>
<<A volte preferisco non dare nell'occhio.>>
<<Dovresti andarne fiera dei tuoi poteri.>>
Eravamo talmente presi a parlare che non ci rendemmo conto che il Professore e Ororo se n'erano andati.
<<Ne vado fiera, ma la mia non è una storia felice.>>
<<Vuoi...>>
<<No. Non ancora.>>
<<Va bene. Ascolta, io devo andare ad allenarmi. Vuoi venire con me?>>
<<Con enorme piacere.>>
<<Così ti potrai fare un'idea di quello che so fare.>> disse facendomi strada.
<<Farò finta di non sapere quale sia la tua abilità.>>
<<Preferirei che non mi leggessi nella mente.>>
Si girò verso di me e mi avvicinai.
<<È più forte di me, Wolverine.>>
Mi resi conto che la distanza fra noi era decisamente modesta, così indietreggiai.
Mi portò nel sotterraneo della scuola.
<<Qui è dove ci alleniamo. Potrai venirci ogni volta che vorrai.>>
Lo vidi prendere alcuni manichini.
<<Dobbiamo allenarci con quelli?>>
<<E con cosa sennò?>>
<<Io avrei preferito una battaglia corpo a corpo, ci sarebbe stato più gusto. Avrebbe reso le cose più divertenti. Ma se invece di combattere preferisci giocare con le bambole...>>
<<Fidati, io non gioco. E poi non credo che queste ti potrebbero piacere se s'infilassero nel tuo stomaco.>>
Fece fuoriuscire le sue lame taglienti in metallo.
<<Tranquillo, so difendermi.>>
Dissi mostrando le mie.
<<Stai scherzando? Quante altre cose possiedi in quel corpo e in quella mente? Dimmi che puoi cambiare aspetto e voce come Mistica e poi->>
Presi l'aspetto di Logan lasciandolo sconvolto.
<<E poi?>>
Non rispose.
Ritornai nei miei panni.
<<Avanti. Combattiamo.>> lo istigai.
Corse verso di me pronto a colpirmi, ma io lo sorpresi schivandolo, ponendomi dietro di lui e  saltandogli sulle spalle.
Tenevo fermo il suo collo con le coscia, ma questa volta prese lui in mano la situazione: mi buttò a terra, però io mi rialzai subito dopo.
<<Non te lo saresti aspettato eh?>> chiese lui.
Facendomi cadere cadde di conseguenza anche lui, così mi misi sopra di lui immobilizzandolo.
<<In verità sì.>>
Cercò ancora una volta di colpirmi con le sue lame, ma io le evitai difendendomi con le mie.
Mi prese i polsi e ribaltò le nostre posizioni; questa volta lui era sopra ed io sotto.
Ci fermammo. Lui si alzò e io feci lo stesso.
<<Devo ammetterlo, sei brava.>>
<<Me l'hai già detto. Comunque anche tu non sei niente male.>>
<<Niente male? Ma sentila.>>
Risi.
<<Non preoccuparti. Con un po' di allenamento riuscirai a diventare bravo quasi quanto me.>>
<<Senti ragazzina, ho molta più esperienza di te.>>
<<Ragazzina? Ho venticinque anni.>>
<<Allora mi scusi donna vissuta.>>
Non so per quale motivo mi piaceva stuzzicarlo e a quanto pare anche a lui non dispiaceva ricambiare.
C'era qualcosa in lui che attirava la mia attenzione. Non parlo dell'aspetto fisico. Beh, non solo. Nei suoi occhi potevo leggere una certa sofferenza per qualcosa avvenuto magari nel passato. Avrei voluto sapere di più su di lui, ma di certo non potevo pretendere che mi raccontasse la storia della sua vita.
Mi ripresi dai miei pensieri a causa della sua voce che continuava a ripetere il mio nome e la sua mano che cercava di attirare la mia attenzione davanti ai miei occhi.
<<Roxana? Roxana?>>
<<Ehm sì?>>
<<Mi stai fissando da quasi dieci minuti. Devi dirmi qualcosa?>>
<<No. No, scusa.>>
<<Giuro che se stavi di nuovo frugando nei miei->>
<<Non ho sempre bisogno di leggere la mente altrui per capire se c'è qualcosa che non va nelle persone.>>
<<E cosa ci sarebbe che non va in me?>>
Sospirai, quasi stufa di tutte quelle domande.
<<Ho percepito un senso di mancanza... di tristezza. Hai perso qualcuno?>>
Non rispose. Andò via.
<<Mi andava bene anche solo un sì o un no come risposta.>>
Nessuna risposta.
<<E va bene. Ho visto te che chiamavi una ragazza. Jean.>>
<<Non sono affari che ti riguardando. Il mio passato non ti riguarda.>>
Logan abbandonò la stanza lasciandomi sola.
Mi allenai ancora mezz'ora, questa volta con i manichini.

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