Capitolo 14 [Il coltello]

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Sbiancai.
Non sapevo cosa pensare.
Era suo? Di cosa era sporco?
Restava il dato di fatto che quello era un coltello, e che era macchiato di rosso.
No, no...
Insomma, é Toby.
Scossi la testa, mi ricordai della storia di Tobias...sapevo del suo autolesionismo...pensai che fosse per quello.
Lo aspettai.
Tornato dal bagno feci finta di niente.
"Ti va di fare una passeggiata?" gli chiesi, ancora un po' turbata.
Lui annuí.
"Dove si va?" mi chiese, prendendomi per mano.
Nonostante fossi ancora scossa arrossii, non so perché ma venne spontaneo reagire così a quel contatto.
Aveva le mani gelide e pallide ma sorrideva.
Mi piaceva tutto di lui, mi era mancato molto il suo sorriso stanco...i capelli scompigliati e il suo "balbettare" quando era nervoso.
Sono successe tante cose da quando é entrato nella mia vita...mi ha tirato un po' su.
Andammo nel bosco alla fine.
Era immenso, bellissimo.
Ci sedemmo e sospirai...era un'aria pulita e pura, sorrisi.
"É bello quí, non trovi?"
Lui annuì.
"Toby...mi fai un favore?"
"Qualsiasi cosa"
"Volevo togliermi un dubbio" iniziai, "Ti toglieresti la felpa?" conclusi.
Suonava immensamente imbarazzante ma volevo vedere tutte le volte che ha avuto bisogno e nessuno lo ha aiutato.
"Hey, frena" rise nervoso lui.
"É tutto okay, voglio solo confermare una cosa"
Mi sembrava parecchio turbato.
Lo aiutai a sfilarsela.
Si, era molto imbarazzante ma dovevo togliermi questo dubbio.
Il suo corpo era pallido e potevo vedere il suo petto pulsare per via del battito accelerato.
Tutto bello, tranne il fatto che fosse ricoperto da lividi e tagli dappertutto.
"Santo cielo...cazzo Toby...stai bene?"
Si girò di scatto sempre con la sua risata nervosa.
"Si, Ahah tutto okay" mi accarezzò la guancia e riprese la felpa.
"No Toby, non va bene...Toby ascoltami..."
"CAZZO, CAZZO. QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI FOTTUTAMENTE COSÌ." sbottò lui.
"...Era...tuo questo?" tirai fuori dallo zaino il coltello e glielo mostrai.
"No...no no...tu non dovevi vedere..."
"Tobias...se c'é qualcosa che non va ti posso aiutare ma non voglio che tu-"
"Questo non é per me"
Sbiancai di nuovo.
Mi accarezzò nuovamente, questa volta con la lama del coltello gelido.
"Smettila..mi fai paura... Se é uno scherzo non è-"
Fui interrotta da Toby.
Mi stava baciando.
Era gelido, freddo come un cadavere...le sue labbra però non lo erano per niente.
"Cosa...?"
"Sei bella"
Arrossii.
"Toby..."
Mi stringeva il braccio molto forte ogni volta che lo chiamavo così...
"Scusami..."
"Dovremmo tornare al campus" dissi io.
"Perché? Ci stiamo divertendo."
Tobias parlava guardando verso la lama del coltello poggiata sulla mia spalla.
Non capivo più quali fossero le sue intenzioni...a dir la verità ero sicura che non mi avrebbe fatto del male.
"Tobias...torniamo indietro"
Scosse la testa, poi però ci avviammo verso il campus.
Mi lasciò all'entrata...dove mi  aspettava... Matt...
"Che ci fai quí?!"
"Tranquilla...voglio solo parlare" sorrise.
Sapevo che Tobias ci stava ancora guardando...
Matt mi prese il braccio e mi trascinò con lui.
"Fermo!!"
"Susu, smettila un po''
Mi fermai.
"Andiamo...smettila!"
Si chinò verso di me e cercò di baciarmi.
Lo spinsi indietro.
"Ahah, che carina..."
Si avvicinò nuovamente...ma qualcosa lo bloccò.
Ci fu un rumore molto forte.
Bang
Uno sparo.
Urlai.
Matt cadde a terra...in una pozza di sangue.
Passarono alcuni minuti.
Tobias corse verso di me...doveva aver sentito le mie urla.
"Hey, che succede?"
Indicai il corpo inerme di Matt a terra.
"Cazzo, Tobias...aiuto..." piansi io.
Troppa tensione...troppa.
"Oh, deve essere stato qualcuno di terribile, che dici?"
Lui...stava sorridendo.
Non capivo.
Perché sorrideva?
"Su, vai a chiamare qualcuno...me ne occupo io di lui.''

Li stavo guardando...erano assieme...di nuovo.
Quello sporco coglione stava con lei, ancora.
Lo odiavo.
L'odio che provavo non era quantificabile.
Li seguii...
Seguivo ogni loro passo.
Mi stavo annoiando...quando vidi lui che cercava di baciare [Y/N].
Strinsi i pugni...
Non potevo contenere la rabbia.
Aprii lo zaino.
Avevo un sacco di cose lì dentro.
Era il mio dispenser di morte.
Presi una pistola...la impugnai e senza esitazione sparai.
                              ~~~
Non passò molto, sentii lei urlare e la raggiunsi.
Non esitai a sfoderare le mie doti da attore...
Mandai [Y/N] a chiamare aiuto presi la pistola e sparai ancora, ripetutamente alla testa del ragazzo...
Almeno 6 volte.

Save me from myself |Ticci Toby x Reader|Where stories live. Discover now