I'm sorry, Carrie.

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<<Oh Carrieeeeee!>> Cerca di soffocare una risata <<Andiamo alla festa di Alex? Ti prego>> mette il broncio, ma non riuscendoci riprende a ridere.
Amanda si aggrappa al sedile del passeggero allungandosi in avanti <<Daiii>> giuro, che da ubriaca è anche più insopportabile del solito.
<<No.>> mi slaccio la cintura per girarmi completamente verso di lei, accostando la macchina.
Ad un certo punto Amanda si precipita fuori, inciampa e per un soffio non sbatte la faccia contro lo specchietto. Mi viene da ridere ma mi trattengo. <<Perché no? >> Am si raddrizza e si sistema le tette strizzate nel top e la gonna troppo corta, rivolgendomi uno sguardo implorante. <<Ci divertiremo, vedrai. Sei così noiosa.>> essere sobria, con un amica che si regge a malapena in piedi, non è una bellissima esperienza, fidatevi.
Amanda inizia a saltellare, e i suoi capelli svolazzano ovunque, ficcandomeli in bocca. Che amica! << ti porto a casa, sei sbronza>> la prendo per le spalle e la spingo dentro la macchina che ho affittato. In realtà io ce l'avrei anche una macchina, ma in questo momento non mi sembra il caso di andare a Londra per riprenderla. <<Uffa, stasera sei proprio pesante.>> protesta. <<Ahh adesso ho capito, è per quello che è successo l'altra sera con Ethan vero?>> le tappo la bocca con le mani come se qualcuno potesse sentirla, ma siamo solo noi due in una macchina, parcheggiata sul ciglio della strada. Amanda muove le sopracciglia su e giù prima di scostarsi la mia mano dalla bocca, e scoppia a ridere, di nuovo.
Mi giro e le rivolgo il mio sorriso da vaffanculo, e lei alza gli occhi al cielo. Rimetto in moto, e mi dirigo al campus, ripensando all'altra notte.
*Flashback*
Sento il letto smuoversi e un freddo travolgermi, segno che le coperte non mi diffondono più il loro calore. Una mano mi colpisce il viso corrucciato, e per un secondo mi dimentico di star dormendo nel letto di Ethan. Apro gli occhi e guardo che ore sono dal telefono che ho appoggiato sul comodino della mia parte del letto. Sono le cinque di mattina.
<<Ma che cazz->> non riesco a finire che Ethan inizia ad urlare, <<Basta, no...no lasciatemi, non ho fatto niente, no->> il petto sudato non smette di alzarsi ed abbassarsi, e le parole gli muoiono in gola. I capelli, sono leggermente appicciati alla fronte, e le mani tremano.
<<Ethan, sono io Carrie, è solo un incubo, è solo un incubo.>> provo a smuovergli la spalla, ma non si sveglia. Mi metto a cavalcioni  e gli prendo il viso tra le mani, <<È tutto finito, sono qui>> gli sussurro, piano piano il respiro si regolarizza, <<Sono qui.>> gli accarezzo una guancia delicatamente. Eth apre gli occhi di scatto e si mette seduto,  abbracciandomi. <<Sei qui? Non te ne andrai?>> mi chiede, appoggiando la testa sul mio petto, << Sono qui, non me ne vado da nessuna parte>>
*Fine flashback*
Amanda non la smette di sbattere le mani contro il mio sedile, e io tra poco non investo un povero gatto che stava attraversando la strada. << Avevo ragione vero??>> si attorciglia i capelli fra le dita, << Perché non mi vuoi dire che è successo con Ethan? Non è bravo a letto??>> poi si mette una mano davanti alla bocca, << Ops, forse ho bevuto troppo>> trattiene un singhiozzo. Sì Amanda hai bevuto troppo. << Non siamo andati a letto insieme, quante volte devo ripetertelo ancora?>> è tutto il giorno che mi impone di raccontargli i dettagli del sesso sfrenato che ho fatto con Eth, ma mi dispiace Amanda, non ho avuto ancora l'onore. Chiudo un secondo gli occhi nel momento esatto in cui fermo la macchina davanti all'università. Appoggio la fronte al volante iniziando a sentire lo stress accumulato chiesti giorni. Quante cose sono successe? Allora ho perso la mia migliore amica, che probabilmente in questo momento sta beatamente scopando con il suo fidanzato che conosce da pochissimo tempo, non ho ancora concluso niente con Ethan, perché non mi ha aiutato a studiare. Ho fatto amicizia con una nuova ragazza, apparentemente dolce e tutto, ma che ho scoperto sia una un po' facile. Come lo so? Si è portata in stanza si e no tre ragazzi diversi in questi giorni, e indovinate dove sono stata io nel mentre? In bagno. Mi sono fatta la doccia tre volte al giorno per non sentire le loro urla, e i gemiti soffocati di Amanda. Adesso quest'ultima è ubriacata e mi sta picchiettando la spalla. << Ma Car, cosa stai facendo? Ti sembra il caso di limonare con lo sterzo dell'auto?>> adesso è proprio andata. Faccio un bel respiro, ed apro la portiera per uscire da questa macchina del cazzo. Giuro, non ce la faccio più. Apro con violenza lo sportello dove Amanda è appoggiata, rischiando di farle fare uno schianto sul marciapiede, ma la prendo prima che possa spaccarsi quei pochi neuroni che le sono rimasti. Le metto un braccio intorno alla vita e cerco, a fatica di chiudere lo sportello con il piede. Una volta fatto ciò, mi aspettano le scale. Bello.

Dopo una fatica immane, appoggio Amanda sul suo letto e mi tuffo nel mio. Devo struccarmi. Che schifo la vita. Mi trascino, e non scherzo, nel bagno, imprecando quando vado a sbattere contro la porta. Amanda penso si sia addormentata al secondo scalino, quindi non me ne devo più preoccupare. Domani starà una merda, per questo non bevo. Mi strucco velocemente, e Dio mio, ho una faccia orrenda. Mi lego i capelli in una crocchia disordinata e togliendomi tutti gli indumenti, tranne le mutande e il reggiseno, mi metto una maglia di mio padre che mi arriva quasi alle ginocchia. Esco e mi butto, di nuovo, nel letto abbracciando il cuscino. Credo finalmente di poter dormire in pace, quando qualcuno bussa alla porta. Ho già detto che la vita fa schifo?
Mi alzo, rotolando dal letto, e quando apro la porta il mio sbadiglio si blocca e con gli occhi spalancati sussurro, <<Che ci fai qui?>> forse il mio disprezzo si percepisce troppo, ma non riesco a fare altrimenti. <<Car-rie mi disp->> l'imbarazzo è palpabile, quindi prima che continui a scusarsi inutilmente, provo a chiudere la porta, ma Brooke la ferma mettendo un piede in mezzo. Delle lacrime escono dai suoi occhioni, e non sembra più la Brooke che sprizzava gioia da tutti i pori di un mese fa, adesso è...spenta. Improvvisamente il mio sguardo si addolcisce, <<Che è successo Brooke?>> le domando, mettendole una mano sulla spalla. Lei alza di scatto il viso, è tesa e si vede, e scoppia in un pianto straziante.
<<L-lucas.>>

Oltre tutto.Where stories live. Discover now