CAPITOLO 2

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Mi svegliai, ero sdraiato a supino, ed ero steso su qualcosa di morbido, mi chiesi se fosse il letto, il mio, e dovessi svegliarmi e muovermi in fretta per andare a scuola, però mi resi subito conto che non era il il caso perchè appena cercai di alzarmi o perlomeno muovermi sentii una fitta dietro la schiena come se qualcuno avesse messo un chiodo sotto di me, poi ricordai, la foresta, la luce del tardo pomeriggio, la freccia ed infine lo svenimento: era tutto reale.
Mi voltai per osservare l'ambiente circostante per poi sentire un odore pungente di paglia e legno, capii dov'ero in un istante: in una stalla.
Chiusi gli occhi, come se fossi stanco, per poi riaprirli di scatto appena udì una porta aprirsi dall'altra parte della stalla, immaginai fosse il mio salvatore, ma chiusi gli occhi di scatto, come d'instinto e feci finta di dormire. Sentii che erano in due dato che si distingueva chiaramente due voci. Parlavano in una lingua a me sconosciuta, e non solo a me, ero sicuro che se ci fossero stati altri al posto mio e magari di un'altra nazionalitá diverso dal mio direbbe la stessa cosa che ho detto io. Lingua sconosciuta.
Non riuscì a tenere chiuso gli occhi perciò decisi di riaprirli piano per sembrare di essere appena svegliato.
Li vidi, i miei salvatori erano lì in piedi a fissarmi incuriositi; uno di loro era alto, spalle robuste e carnagione scura ma di poco, l'altro supposi che fosse suo figlio dato che era la versione dell'altro molto più piccolo. Entrambi indosassavano degli abiti normali, delle camicie di un colore grigio scuro e dei pantaloni di un colore marrone chiaro. Avevano però delle orecchie allungate, sottili e appuntite, i loro lineamenti erano umani, o almeno erano molto simili a quelli umani i tratti dei loro visi erano lisci e tondi ma i loro corpi erano sinuosi e affusolati, sembravano ballerine di danza classica. Soffocai una risata e mi concentrai sulle orecchie, dettagli importanti perchè sapevo di chi potevano essere quelle orecchie: erano quelle di un elfo. Mi fecero delle domande ma non capii niente e per ciò non potei rispondere ma non sembravano turbati, anzi sembravano essere sul punto di essere giunti ad una conclusione. Se ne andarono facendo segno di dormire così ascoltai i loro consigli e mi accinsi a dormire, mi ci era voluto un po' di tempo ma finalemente riuscì a dormire, un un sonno profondo. Ma non pensavo che le cose da lì sarebbero successe delle cose davvero pazzesche.

[ Definitivamente Chiuso] IraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora