Prologo

10K 553 84
                                    

Mi guardo allo specchio mentre applico con accuratezza l'eye-liner sulla palpebra, stando attenta a non sbavare e non fare la linea troppo spessa. Un po' di mascara e un ingente strato di rossetto. Questa sera è una serata importante e il mio trucco sta a pennello con il vestito lungo ed elegante che ho scelto.
J rimarrà a bocca aperta non appena mi vedrà.

Questi quattro mesi di convivenza tra di noi sono stati emozionanti ed intensi.
Nulla di più bello è mai accaduto nella mia vita da quando l'ho conosciuto e sono sempre più convinta della scelta che ho fatto.

Lui è unico. Dolce. Giocherellone.
Anche se alcuni suoi silenzi mi fanno preoccupare.
Spesso si aliena. Non mi parla ed esce senza dirmi dove è diretto. Anche se sta facendo di tutto per ambientarsi a questa nuova vita, accettando, con uno sforzo immane, l'aiuto e il sostegno economico da parte di mia madre.
So quanto gli costa, ma la vita è dura senza un impiego fisso. Per non parlare di "mio padre" (che continua ad essere presente nella mia vita cercando di ristabilire l'equilibrio perso) che lo umilia discretamente per il passato che ha avuto e per la pessima reputazione che si ritrova.
E io lo difendo. Ogni volta, con le unghie e con i denti.
Non permetto a nessuno di giudicare Jack per il passato difficile e tumultuoso che ha avuto, e che ancora oggi lo tormenta.

So perfettamente che questa non è la sua vita e che si sforza di cambiare solo perché lo voglio io... ma sono comunque preoccupata.

«Sei pronta?» mi chiede spuntando sulla soglia del bagno.
Lo guardo dalla specchio e sorrido incantata nel vederlo così elegante e seducente nel suo smoking nero.

«Sì. Sono pronta» mi volto sensuale verso di lui regalandogli una vista in primo piano del mio corpo fasciato divinamente dal vestito oro luccicante.

Alza un sopracciglio rimanendo sorpreso dal mio abbigliamento così azzardato.
Stasera ho lasciato perdere i jeans e vestiti casual per dare spazio ad una nuova me completamente al femminile. Ovvero, sono ritornata a come ero prima di conoscere J.

«Ma che ti sei messa?» guarda con diffidenza il mio vestito.

«Non ti piace?»

«Sì... ma non ti si addice. E poi cos'hai in faccia?» chiede allarmato.

Mi volto subito verso lo specchio e scopro che non ho praticamente nulla.
E sorrido notando il suo sguardo riluttante.
«Si chiama trucco»

«Beh, stai meglio senza» alza le spalle e si ficca le mani in tasca.

«Ma dai! Stai dicendo che mi preferisci cadaverica e sciatta?» rido incredula.

«No. Sto dicendo che ti preferisco senza trucco e senza vestiti...» si avvicina con il passo e con lo sguardo di un predatore affamato e mi stringe i fianchi in una stretta presa per poi posare le sue labbra sul mio collo.
«Restiamo qui stasera» sussurra sulla mia tenera pelle quasi implorando.

I movimenti delle sue labbra alternati a quelle della lingua mi fanno gemere ed elettrizzare, ma purtroppo devo fermarlo.

«J, mia madre ci tiene. È il suo compleanno» il mio tono è lamentoso.
Dobbiamo andare per forza alla festa, ma al contempo non voglio rinunciare ai suoi baci.

J si allontana sbuffando.
So perfettamente che non gli piace passare del tempo insieme alle persone come me, che odia l'ambiente sfarzoso e lussuoso e che perfino la voce della gente snob per lui è disturbante.

Rapita - parte 2Where stories live. Discover now