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Esco dalla macchina e non sapendo cosa fare resto ferma chiudendo la porta.

Brendan si gira e mi fa cenno di seguirlo.
Chi sa quanti amici avrà qui, spero che Nash frequenti questa scuola.

Ci dirigiamo verso un gruppo di ragazzi, li saluta e io ne riconosco alcuni.

Sono i ragazzi che ieri sera hanno partecipato alla festa di Brendan: Matthew che tiene per mano una ragazza di cui non conosco il nome. Taylor che scherza con Nash e Austin,
Due ragazze bionde a me sconosciute che parlano con Hayes e un altro moro ma che presto se ne vanno salutando.

"Ciao ragazzi" Saluta Brendan.

Tutti ricambiano e guardano me.

"A lei l'avete già conosciuta ieri sera." dice con tono più freddo e stranamente rivolge uno sguardo ad ognuno di loro scuotendo la testa come per dire "Non se ne parla nemmeno" anche se non capisco a cosa è riferito.

"Sei sempre così di buon umore?"
Chiede con fare scherzoso Taylor.

Io mi rivolgo a lui con uno sguardo interrogativo.

"A cosa ti riferisci?" chiedo.

"Il nero è un colore triste! Praticamente vesti solo nero."

"Si, diciamo che ho un debole per il nero."

Sorrido.

Dopo qualche minuto di conversazione entriamo nella scuola, dato che io non ho mai messo piede qui dentro seguo Brendan insieme agli altri ragazzi.

Questa scuola è enorme! Non so quanti minuti ci vorranno prima che io mi perda completamente.

Le pareti sono bianche con un bordo color crema a metà del muro.

Osservo il soffitto molto alto e noto delle lievi forme che si susseguono fino infondo al corridoio.

Sembrano molto antiche a differenza del pavimenti che è fatto di semplici piastrelle bianche.

"Che numero è il tuo armadio?"
Chiede Nash affianco a me riportandomi alla realtà.

Tiro fori i moduli di iscrizione dalla tasca e leggo 463.

"463" gli riferisco.

Lo sguardo di Nash incrocia quello di Brendan, poi quello di Matt e del resto del gruppo.

Brendan si irrigidisce e mi strappa il foglio dalle mani.

Ma che diavolo succede?

"Brendan è inutile! Sai che non le faranno cambiare armadio!"

Esclama il fratello di Nash.

"Cosa? Perché dovrei cambiare armadio?"

Tutti si guardano tra loro senza nemmeno rispondermi.

"Qualcuno ha intenzione di spiegarmi che cosa sta succedendo?"

Brendan si dirige dall'altra parte del corridoio e dopo diversi secondi, immerso dalla folla di studenti non lo vedo più.

Nash mi guarda con uno sguardo preoccupato, sospira e mi prende il polso conducendomi verso il suo armadio.

"Per adesso puoi usare il mio."

Dice gentilmente mostrandomi la combinazione e aprendo l'armadio.

"Ma... ma perché non posso usare il mio? Che problema c'è?" chiedo impaziente.

Nash si arrende e confessa "Il tuo armadio è in mezzo ai due Jack, non sono due tipi da frequentare. Sono i ragazzi più temuti qui a scuola, all'apparenza sembrano innocui ma credimi, sono tutto fuori che innocui."

Sorpresa annuisco e ringrazio Nash per la sua gentilezza.

"Brendan dov'è andato?"

"Da loro due, lui non li teme affatto perciò starà cercando di farti cambiare posto."

Spiega.

"Ma cosa centrano loro con gli armadi scolastici? Non se ne occupa la segreteria di solito?" chiedo curiosa.

"Si ma quest'anno il compito è stato assegnato a loro due, quindi se ti hanno messa in mezzo non è casuale, hanno qualche intenzione con te. Stanne lontano Mady, è per il tuo bene."

Sorrido e annuisco.

La campanella della prima ora suona e ci affrettiamo per andare in classe.

Io ho biologia alla prima ora, niente in comune con gli altri perciò ho difficoltà a trovare l'aula.

Un ragazzo alto dai capelli marroni e gli occhi dello stesso colore si ferma davanti a me, notando la mia confusione mi da una mano e mi conduce nell'aula di biologia dicendo che anche lui ha lo stesso corso.

Entriamo in classe e prendo posto vicino a lui, in fondo alla classe.

Dopo il solito discorso della professoressa sulla nuova alunna, in questo caso io, l'ora inizia ed io tiro fuori un quaderno prendendo appunti, per quanto io faccia comunque schifo a scuola.

"Sono Shawn, piacere."

Sussurra accanto a me.

"Madison, piacere mio." ricambio sorridendo.

Durante l'ora parliamo sotto voce, ma la professoressa sembra comunque accorgersene e ci sbatte entrambi fuori.

Ridendo, usciamo e chiudiamo la porta dietro di noi.

Non è la prima volta che mi capita di essere sbattuta fuori dalla classe.

My Personal Drug| L'inizio Di Un Amore Tossico Donde viven las historias. Descúbrelo ahora