Capitolo 5

2.4K 174 31
                                    

"Tu..tu parli?" mi guarda male,il suo sguardo è freddo,glaciale.
Fa paura,tanta paura.

'Ti sembro muto?'

Perfetto Avril.
Ti sembra muto?
Ma non potevo dire qualcos'altro?
Perché ho una boccaccia sparacazzate?

'No..'

Abbasso lo sguardo per l imbarazzante domanda fatta da me due secondi fa.

'Bene. Ora fammi il piacere di non mettere il naso tra le mie cose. Non devi toccare nulla che non sia tuo.
Intesi?'

signorino del cazzo,ed io che mi scervellavo a scoprire qualcosa su di lui.

'Okay.'

Arrabbiatissima vado in camera da letto senza nemmeno guardarlo.

Perché proprio a me doveva capitarmi un coinquilino così?
Cosa cazzo ne sapevo che parlava?
E poi poteva evitare di gridarmi contro.
Io non gli ho fatto un bel niente.

Per una stupida lettera poi.
Una fottuta lettera.
Cosa ci sarà scritto in quella lettera?

Adrian... col cazzo che mi piace questo nome.
Inizio già ad odiarlo.

....

03:47

non riesco a prender sonno.
mi giro e rigiro tra le lenzuola senza arrivare ad un vero risultato.

Anzi qualcosa ho ottenuto.. ho praticamente tutte le coperte in disordine e sono ancora più nervosa di prima.

Nulla di buono insomma.

Mi alzo,rifaccio il letto e mi reco in cucina per preparare una camomilla.

O almeno è quello che volevo fare..

Perché ogni santissima volta che esco dalla mia camera ci sta lui in giro per casa?
Ma questo non dorme mai?

Evito il suo corpo accasciato sul divano con la chitarra al suo fianco e come da me organizzato mi reco in cucina a preparare la mia camomilla.

Metto bollire l acqua nel pentolino per il latte e dopo un po' immergo la camomilla il bustina.
Adoro il profumo della camomilla.
Solo sentirlo mi tranquillizza tantissimo.

Nel frattempo che l acqua assimila la sua essenza preparo un vassoio con delle fette biscottate per portarle in camera insieme la camomilla.

Non è da me fare una quasi colazione a quest'ora ma ne ho davvero bisogno.

Una volta che il tutto è pronto metto il pentolino in lavastoviglie e stando attenta a non far cadere nella dal vassoio mi reco in camera.

Una volta arrivata sulla soglia della mia camera mi volta a guardare se il ragazzo misterioso è ancora li.
Come pensavo,da li non si è spostato.

Ha un sonno davvero profondo...

Dopo averlo osservato per qualche secondo entro il camera e posiziono tutto sulla scrivania.

Mentre inzuppo le fette biscottate nella camomilla per sbaglio con il gomito muovo dei libri che si rovesciano sulla scrivania la quale muovendosi di poco fa barcollare la tazza di camomilla che mi si versa addosso.

'Scotta,scotta,scotta..' inizio ad imprecare a bassa voce e molto velocemente vado in cucina per prendere un panno per pulire tutto il disastro.

Dopo aver preso il panno nella distrazione inciampo finendo con il sedere a terra.

Oddio..quella è una siringa.

Mi avvicino meglio per controllare..una siringa..un elastico di gomma...pastiglie...

Non è possibile.

Adrian Markus si...droga?




#spazioautrice#

Ciao belli,come state?
Mi dispiace per averci messo troppo tempo per aggiornare.
Purtroppo ho avuto diversi impegni..

Oggi pur avendo la febbre ho deciso di continuare a scrivere il capitolo e aggiornarlo.

Voglio ringraziarvi per tutto.
Per le tantissime visualizzazioni,i commenti,i voti e soprattutto i bellissimi messaggi.

Grazie davvero.

A prestissimo,baci ulalah_fra.

LUNEDÍ ASPETTATEVI UNA SORPRESA!



Scritto il:15/04/2017
Pubblicato il:15/04/2017

Stanza 365Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora