Niall si era buttato poche volte nella sua vita. Così poche che poteva contarle con le dita di una mano. E quella volta era decisamente una di quelle in cui lo aveva fatto senza pensarci e seguendo soltanto il suo istinto. Non sapeva neanche lui che cosa gli fosse passato per la testa, in realtà. Le labbra di Alexia erano lì, così vicine e lui le desiderava da quando aveva avuto quel minuscolo assaggio nella camera della ragazza, quando lei era ubriaca. Le aveva perfino sognate. E non poche notti.
E se Niall avesse solo pensato che Alexia avesse potuto non ricambiare il suo bacio, in quel momento dovette ricredersi, perché lei stava ricambiando eccome. Dopo un solo istante di sorpresa, gli passò le braccia intorno al collo, avvicinandolo ancora di più a sé e affondando le dita nei suoi capelli. Le mani di lui si posarono prima sui suoi fianchi e poi sulla sua schiena.
Era un bacio vorace, le loro labbra andavano a fuoco e quando Niall riuscì ad avere l'accesso alla bocca di lei senza la minima resistenza e poté sentire la lingua della ragazza contro la sua, una scossa fin troppo piacevole gli attraversò il basso ventre.
Niall emise un gemito di disapprovazione sulle sue labbra, quando lei si allontanò per riprendere fiato. I loro respiri, infatti, erano corti e pesanti. Si guardarono negli occhi per qualche secondo: Alexia poteva vedere perfettamente il languido desiderio in quelli del pilota e probabilmente lei non era messa tanto meglio. Le labbra sottili di Niall per di più, erano rosse e leggermente gonfie. Quella visione la stava facendo impazzire.
Non dissero una parola, perché non c'era effettivamente nulla da dire. Niall fece scorrere le mani verso il basso sul corpo di Alexia e si fermò sulle sue cosce, per poterla sollevare da terra. La ragazza intrecciò le gambe intorno alla sua vita e tornò a baciarlo. Il sapore del pilota era così buono che non poteva non tornare a provarlo. Niall indietreggiò e sbatté contro la porta. Si voltò verso di essa solo per far poggiare la schiena della ragazza contro il legno scuro. E per la prima volta da quando stava in giro per il mondo, allungò una mano e chiuse la porta a chiave. Alexia intanto gli stava torturando il labbro inferiore con i denti. Glielo morse così forte che poté sentire il sapore del sangue sulla lingua, ma non gli importava minimamente. Niall gemette, allontanandosi dalla porta e infilando le mani sotto alla maglia della ragazza. Le sue unghia lasciarono sicuramente dei segni sulla schiena bollente di Alexia. La poggiò finalmente sul letto e lei indietreggiò contro i cuscini, tenendo però la mano stretta sulla canottiera di lui e tirandolo con sé. Niall si sistemò sopra di lei, sorreggendosi con i gomiti. Le lasciò una scia di baci sulla mascella e giù lungo il collo, dove iniziò a succhiare e a leccare con la lingua. Voleva lasciarle un segno che sarebbe stato visibile a chiunque. Alexia aveva gettato la testa all'indietro per permettergli di continuare meglio il lavoro e gemette con gli occhi chiusi, mentre faceva scorrere le mani lungo il corpo sodo del ragazzo.
Alla fine non riuscì più a pazientare e lo staccò dal suo collo, tirandolo per i capelli. «Niall.» sussurrò, facendolo quasi uscire di testa solo per il modo bisognoso e desideroso con cui aveva pronunciato il suo nome. Era andata subito alla sua canottiera e aveva cercato di tirarla su. Il pilota si sollevò e aiutò la ragazza a sbarazzarsi del suo indumento, per poi fare la stessa cosa con lei. Niall la fissò come se non avesse mai visto una ragazza in intimo, le sue pupille erano molto dilatate.
«Baciami.» disse Alexia a quel punto e lui sorrise, prima di accontentarla con grande piacere. Mentre si baciavano la ragazza poteva sentire il rigonfiamento di Niall contro la coscia e come se fosse richiamata da quel particolare la sua mano scivolò tra di loro e cercò di infilarsi all'interno dei pantaloncini di lui. E fu proprio in quel momento che Niall fu come colpito da una secchiata d'acqua ghiacciata. Si allontanò dalle labbra di lei solo per parlare: «No, aspetta.»
La ragazza si fermò e lo guardò con gli occhi spalancati.
«Noi non possiamo.»
«Andiamo, non fare il moralista adesso. Con Zayn non ci ho fatto nulla. Mi ha solo baciato.»
«No, non è per que... aspetta, davvero lo hai solo baciato?» chiese, stupito da quella rivelazione.
Alexia sollevò gli occhi al cielo. «Sì, non ci ho fatto nulla, contento?»
Niall sorrise in modo luminoso. «Da morire.» disse soddisfatto, solo per far spegnere quella felicità subito dopo. «Ma non possiamo comunque.» borbottò, iniziando a ritrarsi, ma Alexia lo fermò passandogli un braccio intorno al collo e alle spalle.
«Perché no?»
E in quel momento Niall arrossì fin sulla punta delle orecchie. Alexia era sempre più sconvolta e lo guardava con le sopracciglia aggrottate. Perché era diventato tutto rosso adesso?
«Perché... perché, sì insomma... non ho un cazzo di preservativo.»
Le sopracciglia della ragazza si distesero improvvisamente e guizzarono verso l'alto, mentre i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa. «Mi prendi in giro?»
Niall sbuffò, allontanandosi dalla ragazza e lasciandosi cadere sul letto accanto a lei. «No. Sto dicendo sul serio. Non faccio sesso da...» e a quel punto si interruppe di colpo, dopo essersi reso conto di quello che stava per dire. «Insomma, quello che voglio dire è che se tu non ne hai uno qui da qualche parte non possiamo fare proprio nulla.»
Alexia stette per un secondo in silenzio, girandosi sul fianco proprio come Niall, poi scoppiò a ridere di gusto. Gli occhi del pilota si spalancarono per la sorpresa. «Che diavolo ridi? Non c'è niente di divertente.» borbottò, offendendosi e girandosi per darle le spalle.
Alexia non riusciva proprio a smettere, però. Passò un braccio intorno alla vita del pilota, sistemandosi a cucchiaio dietro di lui e avvicinò il viso al suo collo. Gli lasciò lì un bacio che lo fece rabbrividire. «Io lo trovo divertente, invece. E io che credevo che scopassi tutte le volte che uscivi.»
Niall sbuffò di nuovo. «Te l'avevo detto che non sono come tu credi.»
«Voglio scoprire come sei in realtà.» quella frase appena sussurrata fece venire a Niall la pelle d'oca. Era da troppo tempo che nessuno si interessava al suo vero sé. Guardò la mano della ragazza poggiata sul suo stomaco e intrecciò le loro dita istintivamente.
Alexia sorrise e ricambiò la stretta come si doveva, senza esitazioni o ripensamenti come era già successo in precedenza per ben due volte. Niall si sentì finalmente a posto, con il viso della ragazza premuto contro i suoi capelli e i loro corpi incollati.
«Niall?»
«Mmh?» il pilota aveva gli occhi chiusi e rischiava anche di addormentarsi.
«Non ti aspettavano per il pranzo?»
E il pilota aprì di nuovo gli occhi. Questa volta fu lui a scoppiare a ridere. «Non credo mi avranno aspettato.»
«Nessuno è salito a controllare se ci stessimo uccidendo a vicenda.»
Niall sorrise. «Penso che sapessero che sarebbe finita così.»
«Eravamo solo noi gli stupidi che non capivano, allora?» chiese la ragazza, lasciando un altro bacio alla base del collo del biondo.
«Già, credo di sì.»
Dopo qualche minuto di silenzio in cui solo i loro respiri quasi in sincrono facevano rumore, Alexia tornò a parlare: «Niall? E uhm... ora cosa siamo io e te? Insomma, come ci definiresti? E che cosa facciamo adesso?» chiese freneticamente, quasi spaventata da quei dubbi.
Il pilota sembrò pensarci un attimo, poi si voltò di nuovo verso di lei, girandosi sull'altro fianco. «Non lo so, in realtà. Ma di una cosa sono certo: tu devi chiudere con Zayn. Assolutamente.»
Lo sguardo autoritario che aveva Niall, fece ridere di gusto la ragazza. «Già.» lo baciò dolcemente sulle labbra. «Hai proprio ragione.»

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Ad Alta Velocità ||Niall Horan||
FanfictionAlexia Valery lavora come modella dall'età di sedici anni. È abituata a quella vita da riflettori, nonostante dietro il suo lavoro si nasconda una vita privata molto tranquilla, dove il centro del suo mondo resta la famiglia: suo fratello, sua sorel...