Appuntamento

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POV JIMIN

'Wow...' dissi per la centesima volta.

'La smetti? Abbiamo capito che ti piace' disse Yoongi

'Ma è troppo bello qui' dissi buttandomi sull'erba morbida.

'Già, ci vengo spesso'

'Come fai a conoscere un posto come questo? E' molto lontano dalla città'dissi io.

'Mi ci portava mio nonno' disse lui con un'aria triste, poi continuò 'Ora però è morto... e vengo qui quando voglio pensare o soltanto per sfogarmi'

Abbassai lo sguardo.

'Mi dispiace Yoongi io ...'

'Non ti preoccupare' disse per poi voltandosi.

'Deve essere stato un buon nonno'

Si girò verso di me e sorrise.

'Lo era fidati'

Si avvicino a me e si sedette e iniziò a raccontarmi di tutte le volte che era venuto in quel luogo con il suo nonno. Era così felice mentre ne parlava che non avevo intenzione di interromperlo.

A interrompere però fu la mia pancia che brontolò. Penso che anche in America l'abbiano sentita però dettagli.

'Penso che tu abbia fame' disse Yoongi ridendo.

'Giusto un pò' risposi sarcastico.

'Ho notato, comunque nella tenda c'è la borsa-frigo puoi andarla a predere ?'

'Ok'

Mi diressi nella tenda e presi la borsa-frigo rossa. Prima di uscire notai che c'era un solo sacco a pelo...Oh oh guai in vista mi sa... e guai piuttosto imbarazzanti aggiungerei...

Yoongi mi stava fissando e per non destare sospetti usci subito.

'Qualcosa non va ?' mi chiese lui.

'N-no'

CAZZO HO BALBETTATO. JIMIN NON TI CREDERA' NEANCHE SE LO PREGHI IN GINOCCHIO.

'Va bene, allora mangiamo no ?'

'Si si'

Per fortuna non si è accorto di nulla.

Aprì la borsa frigo e inziammo a mangiare. C'era la pasta, una torta e l'acqua.

'Scusa ma non sapendo cosa ti piacesse ho puntato sul semplice'

Sgranai gli occhi.

'Hai cucinato tu ?' dissi sorpreso.

'La pasta si, la torta no quella l'ha fatta mia madre'

'Uh capisco beh allora è buonissima'

'Grazie'

Ricominciammo a mangiare e dialogavamo del più e del meno.

Mi raccontò che lui abitava con la madre e il padre ed era figlio unico, ma che tra poco avrebbe fatto le valigie e sarebbe andato a vivere da solo. Non sopportava più i suoi genitori. Diceva che l' opprimevano.

A parte questo niente. Parlai un pò di me, ma su di me non c'è molto da dire quindi non durò molto.

Parlando parlando però si fecero le 22:30.

'Ok ora guarda la cosa più bella di questo posto' disse Yoongi.

Lo guardai perplesso.

Lui indicò il cielo e io alzai la testa.

Mi persi a guardare quella miriade di stelle. Essendo in aperta campagna, non ci sono palazzi o lo smog ad oscurare questa meraviglia.

'E' stupendo...'

'Mai quanto te'

Mi girai di scatto verso di lui. I nostri occhi si incontrarono e io arrossì.

Non risposi.

Lui si alzò e si avvicinò a me ... troppo.

'Mi piaci Jimin' mi disse per poi baciarmi.

All'inizio era un bacio casto poi la sua lingua iniziò a spingere sulle mie labbra chiedendo l'accesso.

Mi prese in braccio e io allacciai le gambe alla sua vita poi mi posò delicatamente sul tavolo tutto ciò continuando a baciarci.

Yoongi iniziò a toccarmi il petto alzandomi la maglietta. Rabbrividì al tocco di quelle mani gelide ma contemporaneamente gentili e delicate.

Mi tolsi la maglietta e feci lo stesso a lui.

Potevo ammirare finalmente la sua carnagione candida e il suo fisico magrolino. Iniziai ad assaporare quella carne che avevo desiderato così tanto lasciando macchie violacee su tutto il collo.

'H-hey andiamo in tenda o prendiamo freddo' disse lui in preda agli ansimi.

Entrammo dalla tenda e mi misi sopra di lui ricominciando a lascaire baci umidi sul suo collo, ad assaporare le sue labbra. Poi iniziai a muovere il bacino sul suo facendo scontrare le nostre sue erezioni abbastanza evidenti ormai.

Finchè lui non mi prese per i fianchi e ribaltò la situazione.

'Mi dispiace baby ma stai tu sotto' disse fecendomi l'occhiolino.

Indovinami, scoprimi, sappimi -yoomin-Where stories live. Discover now