Capitolo 9

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00.57

Mi sveglio di soprassalto, fuori è ricominciato il temporale.

Resto immobile con la testa appoggiata il cuscino e guardo la finestra. La vedo solo per metà perché la tenda del letto accanto copre quasi tutta la parete. La borsa non si è mossa di un centimetro da oggi pomeriggio, mi incanto a guardare quelle scarpe. 

Un flash.

Io quelle fottute Adidas le ho già viste e..e anche quella borsa da palestra!!

Dove diamine le avrò viste prima......aspetta.

Ricordo perfettamente che la borsa si trovava in fondo all'armadio di Daniel. Mi alzo, la testa mi gira, mi viene la nausea, ma sento il bisogno di guardare dietro quella tenda. Se ci fosse mio fratello? Se Daniel dopo l'incidente fosse stato ricoverato e in seguito trasferito in questo ospedale?

Dopo pochi metri che sono sembrati infiniti, arrivo alla tenda, mi faccio coraggio e la tiro verso destra. 

Sul letto c'era un corpo, il corpo di un ragazzo. Un bel ragazzo.

Mio fratello era li, steso su quel letto davanti ai miei occhi, come morto, con una flebo nel braccio e un sacco di tubi e cavi collegati a dei macchinari...la sua pelle era chiara e i suoi occhi chiusi.

Sapevo fosse in ospedale, ma non credevo fosse qui, credevo fosse dall'altra parte di Milano. 

Mi sento più tranquilla ora che so dov'è e che so che ancora vive, ma la paura che possa non svegliarsi persiste. Mi siedo sulla poltroncina accanto al suo letto e chiudo la tenda. Resto a guardarlo, le sue mani sono tiepide e il suo respiro è regolare. Era tanto tempo che non guardavo mio fratello da vicino. Il suo viso è molto più scavato di quanto lo ricordassi ed anche le mani sono quasi scheletriche. I suoi capelli sono spenti ma ancora morbidi e avvicinando il viso per dargli un bacio sulla fronte sento il suo profumo. Il profumo della sua pelle, un misto tra la pineta d'estate, resina e fiori. 

Mi incanto a osservare il suo torace alzarsi e abbassarsi.....alzarsi e abbassarsi lentamente, pregando che non si fermasse mai.

01.23      (*Din*)

Il suono del mio telefono mi riporta alla realtà. Lo tiro fuori dalla tasca della felpa e vedo un messaggio su Messanger. 

It's.just.Kyle : Cara come stai?

-Bene grazie 

-Sicura?

-Cos'è mi stai spiando? Magari se guardo fuori dalla finestra ti vedo nel giardino dell'ospedale! Smettila di seguirmi, chi sei?!

-Ospedale? Nemmeno sapevo fossi li. Che è successo?

-Si come no

-Giuro, non so nulla. Non farmi preoccupare che succede?

-Mah, nulla sono solo caduta e mi tengono rinchiusa qui per un po'

-E per una caduta ti ricoverano in un ospedale? Deve essere qualcosa di più grave, non prendermi in giro

Penso "questa persona effettivamente mi inquieta". La parte responsabile di me mi ordina di smettere di scrivergli e bloccarlo, ma l'altra è curiosa.

-Hai ragione. Troppo banale. Lieve trauma cranico ma nulla di che, sono scivolata da una scala bagnata.

-Accidenti! Stai a riposo mi raccomando.

-Non ho altro da fare che riposarmi qui, puoi starne certo, è solo una gran noia.

-Poverina..immagino, e di cosa avresti voglia?

-Bhe una bella fetta di torta al cioccolato non sarebbe male ahah

-Pesavo a qualcosa di più astratto, su Messanger non posso mandare torte al cioccolato, mi dispiace 

-Ahahah peccato!

-Dai piccola, vai a dormire, è tardi, buona notte!

-Buona notte Kyle

Rimescolo nella mente i pensieri, penso chi mai possa essere questa persona e resto impassibile assistendo al conflitto tra le mie due personalità.

Continuo a scrivergli per scoprire chi è o smetto e lo blocco perché potrebbe essere uno stalker?

Mi viene mal di testa, vado a letto, non riesco a chiudere gli occhi, continuo a guardare la tenda di Daniel, ma poco dopo le palpebre si fanno pesanti e il mondo diventa nero.

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