Capitolo 38

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Finalmente era arrivato il giorno della prima ecografia. Io ero agitatissima e Justin non riusciva a smettere di sorridere, al pensiero che avremmo visto Jake per la prima volta. Nelle diciotto settimane passate, Justin era riuscito a prendere la patente e ad imparare a cucinare; si era messo in testa che doveva diventare l'uomo perfetto.

Dopo aver fatto una colazione abbondante, Justin mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò all'auto, ridendo.

"È colpa tua se sono in queste condizioni." Sbuffai, sistemandomi sul sedile del passeggero.

"Sì, enne vado molto fiero." Disse baciando dolcemente le mie labbra.

Una volta arrivati in ospedale e aver firmato qualche documento, entrammo in una stanza blu. Ci accolse una signora dai capelli neri sulla quarantina.

"Signor e signora Bieber?" Chiese. Io e Justin ci guardammo sorridendo. "Potete accomodarvi."

Mentre camminavamo verso un'altra stanza, sentimmo delle signore parlare di quanto eravamo adorabili e del fatto che avrebbero voluto che i loro mariti le trattassero come Justin trattava me. Sorrisi istintivamente e lanciai uno sguardo al profilo di Justin, pensando a cosa avevo mai fatto per meritarmi un ragazzo del genere.

"Allora, signora Bieber, come sta?" Sorrise la dottoressa, una volta seduta vicino al monitor.

"Sto bene, sono solo un po' agitata." Sorrisi timidamente e strinsi la mano di Justin.

"È normale, non si preoccupi di nulla. È il vostro primo bambino?" Chiese mettendosi i guardi e sistemando l'aggeggio con il gel.

"Sì, lo è." Rispose Justin, fissando ogni suo movimento. Semplicemente non si fidava ancora di lei e voleva proteggermi.

La dottoressa fece un grande sorriso e iniziò a spalmare il gel suo mio ventre, per poi passarci sopra il macchinario grigio.

"Eccolo qui, il nostro...?" Sentimmo il battito di un cuore riecheggiare in tutta la camera ed i miei occhi si riempirono di lacrime.

"Jake." Rispose lui, stringendomi là mano.

"Aspettare un momento... qui c'è un altro cuoricino palpitante!" Disse muovendo la bacchetta. Un altro battito veloce si fece spazio, nella camera. Justin spalancò la bocca ed io rimasi pietrificata. Gemelli?! Ed io che non pensavo di essere pronta per uno solo. Justin iniziò ballare e a esultare, per poi tornare da me e baciarmi. Io ero felice, davvero felice, ma la situazione mi sembrava tremendamente in verosimile.

"Ti amo piccola, ed amo anche voi." Baciò me ed il mio ventre, per poi ridere per via del gel.

"Ti amiamo anche noi, papi." Risposi ridendo.

"Puoi chiamarmi papi quando vuoi, bellezza." Mi fece l'occhiolino ed io gli diedi un colpetto sul braccio.

"Due gemelli non ti bastano?" Risi.
Entrambi ci voltammo vedendo la dottoressa rientrare nella stanza: non ci eravamo neanche accorti della sua assenza. Ci passò le foto dell'ecografia, ci fece gli auguri e ci disse di tornare tra quattro settimane.

Drama is coming ma shh, io non vi ho detto nulla.
Baci, Gaia💓

Alien (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora