Il capitano Levi

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Un grido di dolore allarmò il capitano Levi, che seguita dalla sua squadra, si diresse verso quell' urlo, appartenente ad un soldato bloccato nella bocca di un gigante ; che nonostante tutto, continuava a lottare con le sue ultime forze. Senza pensarci un momento di più il capitano recise con grazia la nuca del mostro e fatto questo si mise sul tetto di una casa vicina ad esaminare la situazione.

- un esemplare a destra e due a sinistra

Disse mentre vide arrivare subito dopo con un elegante capriola in aria, un ragazzo dai capelli ramati, seguito a ruota dai sui tre compagni.

- capitano, ho radunato tutti i rinforzi

- molto bene. Pietro tu prenditi cura del soldato ferito, il resto della squadra si occupi del gigante di destra ... ed io sistemerò gli altri due

Annunciò solenne, attivando il dispositivo per la manovra tridimensionale .

- ma capitano ... sei sempre la solita testarda

Pensò il ragazzo dalla rossa chioma, mentre gli riaffiorava alla mente il giorno in cui l'aveva conosciuta

~ * ~

Quella spedizione era andata avanti senza troppe perdite e procedeva tutto per il meglio ; almeno fino a quando non arrivò un orda di giganti a circondare i gruppi della prima linea, ai quali le nuove reclute avevano appena preso parte. Per Pietro era il primo combattimento al di fuori delle mura e quella fu anche la prima volta che vide qualcuno morire, con in mente il pensiero che il prossimo potesse essere lui. In un primo momento non riusci a fare niente se non guardare i propri compagni cadere uno dopo l'altro, con i resti dei loro mantelli pregni di sangue adagiati sul suolo. Gli unici testimoni che potevano accertare che fino ad un secondo prima, quelle vite coraggiose, respiravano ancora. Subito dopo fu affiancato da un' altra squadra e mentre il loro capitano cercava di capire cosa fosse successo, un'altra orda di giganti gli accerchiò da ogni parte mettendoli in trappola. Il ragazzo pensava che quella fosse la sua fine, ma solo per un attimo. Non voleva morire e sopratutto non voleva farlo così.

- caposquadra, ho un piano

- soldato non perdere tempo, di quello che devi dire

- i giganti ci stanno circondando e se non facciamo qualcosa alla svelta moriremo divorati

- ma che grande scoperta, sei davvero un geniaccio mi complimento, senza di te non ci sarei mai arrivato

Il ragazzo ignorando il commento, continuò ad esporre la sua idea.

- però se ognuno di noi si dedicasse ad un titano forse potremmo uscirne vivi

- che intendi dire ? I giganti sono quindici e noi siamo solo in sei !

- intendo dire che se due di noi si dedicassero ai muscoli delle braccia, due a quelli delle gambe e due alla nuca con un sistema a rotazione, potremmo cavarcela

- e come ?

- semplice, i primi ad entrare in azione sarebbero quelli che recideranno i muscoli delle gambe. Uno dovrebbe agire in senso orario e l'altro in senso antiorario, in questo modo innescandosi un sistema a rotazione, per i giganti sarebbe quasi impossibile afferrarci. La stessa cosa vale per gli arti superiori, infine al punto debole di quei cosi abnormi ci penserebbero gli ultimi due, sempre con lo stesso sistema.

- e pensi che possa funzionare ?

- ne sono convinto, tra di loro non c'è neanche un anomalo e questo rende le cose più semplici e ... inoltre, dimentica una cosa caposquadra 

- cosa ?

- che stare qui a guardare è senza dubbio un idea peggiore della mia 

- ... ok ragazzo faremo come dici tu

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2017 ⏰

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