v e n t u n o

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Di colpo smise di stare male e di essere debole, era il momento di difendere i suoi amici.

Si alzò di scatto dal letto, fregandosene delle parole di Science, e afferrò il suo pennello.
Prese la fiala rossa, la fiala della rage-mode.
La fissò per un po', e poi la bevve tutta di un colpo deciso.
In lui si scatenarono emozioni come la rabbia e la tristezza, i suoi occhi cambiarono forma.

Creò un portale per l'anti-void con quest'ultimo e senza ripensamenti ci si buttò dentro.

Arrivò in quello spazio completamente bianco e cercò tra i vari AU i suoi amici, poi però ricordò della festa e si catapultò in Undertale.

Quando arrivò era più determinato che mai a trovare i suoi amici, ma tutta quella gente quasi lo soffocava, e lo mandava in confusione facendolo sentire perso.

Per miracolo intravide Fresh che rideva e scherzava con tutti e lo prese per il braccio.

-Inky! Sei venuto alla fine! Stai meglio?- chiese ridacchiando, forse era un po' ubriaco.

-Dove sono Dream e Blueberry?- chiese serio Ink.

-Dream è venuto senza Blueberry, comunque non lo so.- disse con una faccia da finto pensieroso rimettendosi a ridere.

Ink sospirò e lasciò Fresh, che fece finta di nulla e continuò a parlare con la gente intorno a lui, almeno Blueberry era salvo.

Si sentì un botto da fuori e Ink si preoccupò ancora di più quando la testa gli ricominciò a fare male.

-Dream!- urlò mentre correva verso il punto dove aveva sentito quel rumore.

Quando vide l'amico a terra dolorante realizzò in poco che era stato scaraventato sul muro.

A Ink salirono le lacrime.

-DREAM!- gridò ancora più forte e lo sollevò con le braccia.

Il ragazzo tossì e Ink aveva paura di fargli male, ma le lacrime non smettevano di scendere.

-CHE È SUCCESSO? DIMMI CHI TI HA FATTO QUESTO!- il respiro di Ink era irregolare.

-I-Ink...va via...o ti faranno del male...- il sognatore cerco di parlare ma tossì stelline.

[Nota autrice: a quanto ho saputo il "sangue" di Dream sono stelline. Non fate domande, non ne sono neanche sicura.]

-No, io non mi muovo di qui.- affermò deciso il creatore.

Dream stava per chiudere gli occhi, il suo respiro era debole.

-No Dream ti prego, non lasciarmi...resta sveglio, ti prego fallo per me!-

Il sognatore però non rispondeva.

Ink si avvicinò velocemente e con l'orecchio poggiato sul suo petto riuscì a sentire ancora qualche battito lento e flebile, e la speranza si rimpossessò di lui.

Doveva salvarlo al più presto, doveva fare qualcosa.

Dov'era Science quando per una volta non ne aveva bisogno lui ma Dream?

Fortunatamente lo scorse e gli andò contro.

-Ink! Ti avevo detto di stare a casa o sbaglio?- lo notò lo scienziato.

-NON È IL MOMENTO DELLA PREDICA DA DOTTORE SCIENCE, MI DEVI AIUTARE, DREAM NON STA AFFATTO BENE.- Ink lo trascinò dall'amico, e Science fece la cosa più intelligente, invece di rianimarlo in quel momento, cosa inutile, si accorse che poteva resistere ancora qualche minuto, così lo porto velocemente via, con l'aiuto di altri.

Ink seguì per poco i loro spostamenti, poi si guardò dietro.

Vide Nightmare ed Error, e la rabbia gli montò addosso.

Strinse i pugni e i denti.

-Bene bene, Ink, che piacere vederti.- disse Nightmare avvicinandosi con le mani in tasca.

-Brutto stronzo...hai finito di combattere con tuo fratello. Dream è al sicuro ora, e fidati, se solo ti venisse in mente di toccarlo di nuovo, dovrai passare sul mio copro.- Ink era più arrabbiato che mai.

Error non parlava, guardava stupito la scena.

-Wow, che paura!- lo prese in giro Nightmare.

-Adesso vattene da qui, hai creato abbastanza scompiglio oggi.- lo intimò Ink.

-Non credo proprio. Se non posso uccidere Dream, ucciderò te.- neanche il tempo di realizzare la frase che Ink venne attaccato da Gaster Blaster a raffica, faceva fatica a schivarli, si sentiva più pesante.

A un certo punto uno lo colpì alla spalla, e Ink cominciò a perdere inchiostro da quel punto.

Inchiostro a fiumi.

Aveva paura, aveva paura di non riuscire a difendere Dream, aveva paura che il suo bambino non stesse bene, aveva paura di morire.

Ma ciò che lo faceva stare peggio era che, ancora una volta, Error non faceva nulla.

Era rimasto immobile, non lo aveva aiutato.

Gli scese una lacrima prima di perdere i sensi.

One Night// Errorinkحيث تعيش القصص. اكتشف الآن